Capitolo 9

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Capitolo 9:

Si è calmato, almeno un po'.

"Sono venuta qua sta sera Harry anche se non ne avevo voglia. Ma pensavo ci saresti stato tu, e non so perché, davvero non lo so,ma avevo voglia di vederti. Sono arrivata e ti ho visto che ti baciavi con una o comunque qualcosa del genere, sia chiaro, puoi fare quello che ti pare ma allora non sono venuta a disturbarti. Zack è arrivato e mi ha baciato e io avevo bisogno di distrarmi, lo sai che ne ho bisogno"

Sospiro esausta sedendomi sul muretto della casa.

Mi accendo un'altra sigaretta ma Harry me la toglie dalle labbra e la butta a terra.

"Basta fumare quando sei nervosa, smettila"

Sento il mio sguardo tornare di ghiaccio e non bado a quello che ha detto. Mi alzo e mi dirigo verso la strada.

"Andiamo Heisel, lo stai facendo davvero?" Chiede mentre mi segue.

"Stai davvero cercando di tornare a casa da sola, a piedi? Di nuovo?" Ridacchia e tutto ciò è davvero irritante.

"Sei irritante Harry. Dio santo smettila. Hai davvero qualche problema" mi giro verso di lui e lo spingo.

Ha la capacità di farmi cambiare stato d'animo nel giro di pochi minuti.

Mi afferra il polso e lo stringe come ha fatto altre volte.

"Ti accompagno a casa" dice.

Strano, ma è la frase che li sento dire più spesso.

"No Harry,no. Dico sul serio, torna dentro e finisci di scoparti quella ragazza. Fattene un'altra e un'altra ancora ma vai via"

Da un pugno all'albero vicino a noi due penso per scaricare la tensione e quel gesto mi fa paura, ma almeno sono sollevata dal fatto che non l'abbia dato a me.

Mi avvicino a lui e poggio una mano sul suo braccio.

Sospiro mentre lui si gira per guardarmi.

"Va bene, accompagnami a casa" sussurro.

Il suo corpo si rilassa, mi prende la mano e mi porta fino alla macchina.

In macchina è teso e le sue nocche sono arrossate e tagliate per via del pugno che ha dato.

Però ha sferrato quel pugno con una buona tecnica e forza, chissà quante volte ne ha dato uno.

"Ferma la macchina, Harry" gli dico calma. Non risponde nemmeno ma dopo poco, si ferma in uno spiazzo.

Scendo dall'auto per prendere un po' d'aria e aspetto che lui faccia lo stesso.

Esce con una felpa a me famigliare fra le mani.

Me la infila nel vero senso della parola e me la chiude anche.

Ridacchio mentre compie quel gesto.

La felpa è verde e ha lo stesso odore di Harry, penso che la terrò.

"Prendi freddo sennò" mi dice mentre sorride leggermente.

Annuisco in senso d'accordo.

"Perché hai voluto che fermassi la macchina?" Mi chiede.

"Eri teso e agitato e voglio anzi un Harry calmo mentre guida" gli dico mentre prendo la sua mano ferita e passo il pollice sulle sue nocche.

"Non ti accigliare, sono solo alcuni tagli" mi dice divertito.

"Non ti fa male?" I miei occhi incontrano i suoi. Sono davvero belli.

"No" alza le spalle.

Sembra esserci abituato.

Stringe la mano nella mia e mi attira verso di lui in quello che sembra un abbraccio.

Mi lascio andare nelle sue braccia e sento che lui adesso è più calmo. Menomale.

Non mi aspettavo questo ma sono felice che mi abbia abbracciato.

Sciolgo l'abbraccio e gli sorrido mentre salgo di nuovo in macchina.

Adesso è più tranquillo e guida fino a casa mia.

Si ferma davanti al portone ma non si slaccia la cintura.

"Entra" gli dico e lui annuisce.

--

"Harry, vieni qua" lo chiamo dal bagno dopo che ho preso le cose per disinfettarli i piccoli tagli che ha sulle nocche.

"Arrivo" mi dice, penso sia in sala.

Quando entra in bagno ha in mano la mia telecamera e sento il rumore dell'accensione,penso che gli piaccia.

Inizio a ridere mentre lui è intento a riprendermi.

"Harry smettila dai" ridacchio.

Lui ride e mi riprende mentre finisco di prendere le ultime cose.

"Saluta" mi dice.

Sventolo la mano verso la telecamera per salutare e poi la spegne.

Lo faccio sedere sulla tazza chiusa e inizio a tamponare le sue ferite.

"Sei carina mentre fai la dottoressa" scherza e io rido.

Mi sento tranquilla in questo momento e mi piace tutto ciò.

Non voglio vada via.

"Scusa per prima, non volevo farti male" sospira mentre io sciacquo sotto l'acqua del lavandino l'asciugamano sporco di sangue.

"Non fa niente" sospiro.

In effetti è un po' violento e si agita davvero velocemente ma ci deve essere una ragione. Ne sono sicura.

Metto a posto le cose usate per fare da infermiera e metto a posto la telecamera.

"Ti sta bene questo vestito" mi dice Harry mentre il suo sguardo viaggia sul mio corpo.

"È troppo corto" gli dico.

"Lo penso anche io" sorride.

"Mi aiuti ad aprire la cerniera?" La mia voce esce fuori abbastanza imbarazzata e lui ridacchia.

Annuisce si alza e si posiziona dietro di me.

Sento il suo respiro caldo sul mio collo e sento i brividi impossessarsi di ogni centimetro della mia pelle.

Sembra una tortura mentre le sue lunghe dita scendono lentamente sulla cerniera. Come se volesse vedere fino a che punto resisto senza che mi tremino le ginocchia.

È davvero da tanto tempo che il mio corpo non reagisce così sotto il tocco di qualcuno, anzi, ora che ci penso non l'ha mai fatto.

Il che è strano, Harry ed io passiamo dal discutere all'andare d'accordo in pochi secondi.

Finalmente tira giù tutta la cerniera e mi si intravede la schiena. Prendo la felpa che mi ha dato Harry in macchina, un paio di leggins neri e dei calzini puliti e mi chiudo in bagno.

HARRY'S POV:

Quasi tremavo mentre le abbassavo la zip del vestito.

Era così sexy, davvero troppo.

Tutto ciò che è successo sta sera è troppo.

Ma con lei le cose sono sempre nuove, diverse.

Mi siedo alla sedia della sua scrivania e la vedo uscire dal bagno. Ha indosso la felpa che le ho dato in macchina e dei leggins neri che mi fanno pensare a cose che non dovrei pensare.

Le stanno benissimo. Mettono in evidenza il suo lato B.

La felpa le sta davvero grande ma è bella. I capelli sono legati in una coda alta.

"La mia felpa?" Le chiedo mentre si siede sulla scrivania.

"Profuma" dice tranquillamente.

Le sorrido. Mi fa piacere che l'abbia lei.

"Posso tenerla?" Mi chiede.

"Devi"

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