Capitolo 61
HARRY'S POV:
"Davvero verrai?" Mi chiede Heisel mentre andiamo in camera sua. Prende un borsone dall'armadio e inizia a sistemare i vestiti per quei quattro giorni che passeremo lontano da Londra. A Manchester.
"Si" le dico. Mi soffermo a guardare il foglio che ha incorniciato alla parete e sento una scossa dentro di me nel leggere quelle parole. Lei è la mia Abby e io sono il suo Travis, almeno spero.
Mi allungo verso lo stereo che tiene in camera e inserisco uno dei CD dei Coldplay che tiene sulla mensola.
"Prima o poi ti porterò ad un loro concerto" le dico. Lei sorride mentre mette un'altra felpa nel borsone.
"No non mi ci porteresti" mi dice ridacchiando "c'è pieno di persone a quei concerti, avresti paura di perdermi" mi dice scherzando. Oh, ha completamente ragione.
"Probabilmente" rido e lei mi lancia una felpa. È verde, enorme ed è mia.
"Te la ricordi?" Mi chiede
Merda, certo che me la ricordo. Ovvio.
"Si, eri sempre mezza nuda infreddolita e ubriaca" la prendo in giro ricordando la sera in cui le diedi la mia felpa. Non stavamo nemmeno insieme, ma lei aveva freddo e mi dispiaceva vederla in quel modo. In più era bellissima e tremendamente ubriaca.
Lei ride e si sistema i capelli sulle spalle. È stupenda.
"Hai intenzione di ridarmela?" Le chiedo spostando il tessuto dal mio petto e mettendolo sul letto accanto a me.
"Scordatelo" mi fa la linguaccia e si lascia cadere su di me. Dalle mie labbra esce un verso di mix fra dolore e divertimento.
Non perché lei sia pesante ma per come si è buttata. Ride e ride e ride mentre non ha intenzione di spostarsi da me. Una sua gamba è intorno al mio bacino mentre l'altra è sul letto, il suo viso sul mio petto, le sue mani nei miei riccioli e mi lascia dei baci sul collo. Mi piace quando scherza così con me.
Porto le mie braccia intorno al suo corpo e la stringo a me.
"È un periodo che non discutiamo" mi dice mentre continua a dare dei morsetti sulla pelle arrossata del mio collo.
"Quindi?" Le chiedo.
Scrolla le spalle e alza gli occhi verso di me per guardarmi. Mi prendo un secondo per guardarla meglio, per guardare i suoi occhi. In questo momento, mentre la guardo mi rendo conto che lei mi fa vedere le cose in modo diverso. La prospettiva che ho sempre avuto della vita cambia completamente quando c'è lei accanto a me. Vorrei che non finisse mai di amarmi.
"Quindi sono felice e mi sento stupida per essere così dannatamente felice" mi dice. Mi regala uno di quei sorrisi che mi mostra solo quando il ghiaccio se ne va completamente dal suo corpo e la sua mente non sta facendo a botte con tutto il resto, quindi quasi mai.
Le sorriso mentre porto le mie labbra sulle sue in un bacio urgente. La sua lingua preme contro le mie labbra e le sue mani giocano con i miei riccioli. Amo come le sue labbra si incastrino con le mie e come le nostre lingue giochino perfettamente. Sembra davvero che la sua bocca sia fatta apposta per la mia, o almeno, mi piace pensarlo.
Merda, come cazzo mi sono ridotto. Ho la testa completamente fottuta da questa ragazza.
"Si, anche io sono felice" le dico quando si stacca dalle mie labbra per riprendere fiato.Sorride di nuovo in modo sghembo e rotola giù dal mio corpo. Peccato.
"Voglio fare una cosa con te" mi dice. La mia schiena scatta in posizione eretta e la guardo interessato mentre lei continua a sorridere.
"Si, voglio che mi fai delle foto. Me l'avevi detto tu, qualche tempo fa.."
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Gray
Fanfiction"L'amavo,non per il modo in cui ha ballato con i miei angeli,ma per il modo in cui il suono del suo nome potrebbe mettere a tacere i miei demoni"