Capitolo 6:Ho detto si ad Harry per domani.
Cioè per oggi ormai, visto che è passata la mezzanotte ma non pensavo a nulla quando glielo ho detto.
Ero stanca e avevo appena finito di farmi la doccia, non sapevo nemmeno che ore erano.
Adesso lo so.
Sono le 00:30 del primo Novembre e io non ho forze nemmeno per pensare.
Sono così arrabbiata e triste, mi fa male tutto, ogni osso, ogni centimetro di pelle, ogni organo.
Mi ritrovo in camera mia e tutto ciò mi fa schifo.
Che schifo.
La vita è totalmente ingiusta e io mi ritrovo sempre a stare male per qualsiasi cosa.
Tutte le cose che mi passano per le mani vengono distrutte. In questo momento soprattutto.
Tutte le foto, i testi per Mattew, viene tutto distrutto.
Tutte quelle cazzo di lettere, tutte quelle cazzo di foto schifose con la mia famiglia quando le cosa andavano ancora bene. Le cose di mia sorella che mi ostinavo a tenere.
Adesso era tutto rotto, a pezzi, sparso per la mia camera.
La cosa più a pezzi di tutti però sono io.
Non ha senso fare finta che le cose siano apposto, mi si legge in faccia che non è così. Per quanto io ci provi a non piangere,non ci riesco.
Fallisco sempre, fallisco in tutto.
Mi ritrovo in un angolo della stanza a piangere come non facevo da davvero troppo tempo e non riesco a smettere.
"Stronza" è l'unica cosa a cui riesco a pensare mentre ignoro la millesima chiamata di mia madre, probabilmente vuole semplicemente dirmi che lei sta bene, come fa ogni anno in questo giorno.
È una stronza.
Lei starà bene, sarà apposto ma io no.
HARRY'S POV:
Sono le 12:15 e lei non è uscita da scuola.
Vedo Niall all'uscita e gli vado incontro.
"Niall"
"Ehy Harry" mi saluta dandomi una pacca sulla spalla e mi offre la sua sigaretta.
Faccio qualche tiro e poi gliela ridò.
"Heisel non c'è?" Gli chiedo
"No, non è venuta a scuola. Nessuno l'ha vista"
Lo ringrazio e vado verso la macchina.
Resto seduto per interminabili minuti.
Non so cosa fare, sono furioso con lei. Non risponde alle chiamate e ai messaggi e non mi ha avvertito di niente.
Perché non è a scuola?
Non è di certo il tipo che evita gli argomenti. Almeno non sembra.
Sono davvero incazzato.
Dò un colpo contro il manubrio:In cosa mi sono messo?
Cosa me ne frega se lei non c'è, dovrei andare al bar e rilassarmi mentre una puttana si occupa di me.
Ma non lo faccio, per l'ennesima volta da quando la conosco, non me ne vado.
Preferisco lei.
Che merdata tutta questa storia.
Provo a richiamarla per l'ennesima volta ma non risponde. L'unica soluzione è andare all'appartamento anche se potrei sembrare un fottuto pazzo, non importa.
In parte lo sono.
E comunque sia ogni secondo che passa mi convinco che sia successo qualcosa.
"Non è quel tipo"Continuo a ripetermi.
Dopo qualche minuto arrivo all'appartamento ma lei al citofono non risponde.
Magari non c'è.
"O magari si" penso.
Mi ricordo di quando Louis mi aveva detto dove teneva le chiavi la prima sera che la portai a casa.
Avrei ringraziato Louis fino alla morte per avermelo detto.
Arrivo al terzo piano e busso.
Magari c'è ma non ha sentito il citofono principale.
Sento dei rumori ma comunque nessuno apre.
"Heisel cazzo, apri" Quasi urlo.
Sono davvero incazzato,dovrei prendermela a morte con lei.
Se è in casa perché non risponde?
Perché mi evita?
Oh Fanculo a tutta questa merda.
Basta davvero con tutto ciò.
Cerco nel mazzo delle chiavi quelle che aprono la porta dell'appartamento e dopo due o tre tentativi le trovo.
In casa c'è il silenzio, si sentono solo alcuni lamenti dalla camera di Heisel.
Quando entro nella camera quello che mi trovo davanti non è quello che mi aspettavo.
Ci sono foto, vestiti, fogli strappati, a pezzi, sparsi ovunque.
Il letto è sempre intatto.
Non dorme mai questa ragazza? Cosa ha che non va? Troppe domande, troppa confusione.
Sul pavimento ci sono pezzi di vetro di cornici rotte.
La prima che noto è una foto di un ragazzo strappata per metà.
Heisel è in un angolo della stanza con le ginocchia al petto e la testa nascosta tra le gambe.
Che cosa diamine sta succedendo?
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Gray
Fanfiction"L'amavo,non per il modo in cui ha ballato con i miei angeli,ma per il modo in cui il suono del suo nome potrebbe mettere a tacere i miei demoni"