Ci fosse stata una volta in cui alzandomi avevo qualcuno accanto. Invece cercando tra le coperte, mi trovavo sempre solo.
Vorrei vedere un film con lei, ma vederlo e non starle addosso sarebbe talmente deprimente che sembrerebbe di guardare un film senza audio, poi fa così freddo per uscire e non c'è lei a scaldarmi.
È vero potrei nascondermi nel giubbotto, ma non sarebbe lo stesso.
Non è lo stesso.
La mia testa è sottosopra, non mi fido più di chi mi dice 'ti amo'. Mi sento sottosopra scombussolato.
Era meglio quando ero solo con te.
Ora mi tocca stare solo con me.
È una bugia dire "non penso più a te".
Ma a te non te ne frega nulla, buon per te.
Io non chiedo nulla,
muoio sempre sul finale.
Tu non mi puoi capire.
Tu non vuoi capire.
Come gli altri che parlano solo.
Mai nessuno che mi ascolta.
Perché proprio a me doveva capitare, di innamorarmi e poi doverti lasciare andare? Il tuo nome lo sento ovunque.
Ti cerco senza volerlo tra la folla di persone. Scusami.
Esco fuori e accendo un'altra sigaretta, probabilmente mamma mi farebbe volare dal balcone direttamente, ma lei non c'è e Mara è a scuola.
Guardo il vuoto e penso a questo :
Mi chiedo se domani ci sarà ancora.
Mi guardo indietro e c'era.
La ho vicina e le vorrei dire "resta qui".
Ma lei domani non c'è.
Riguardo indietro, quanto tempo le ho dedicato. È un arco temporale talmente spaziato, che ho più frasi scritte che mi ricordano lei, che chiunque altro. E forse per lei non è così, forse lei hai più frasi che le ricordano qualcun altro. Mi dicono che sono forte, ne ho superate tante e allora perché a lei non la ho ancora superata?
Vorrei afferrarla, tenerla qui, ma non posso farlo e le se ne è andata. L'ho persa e fa male. Non glielo voglio dire. Mi dicono "poi passa" ma cosa cazzo vuoi che passa?
Come se si fosse di nuovo tutto capovolto.
L'incubo si ripete.
Sono di nuovo da solo.
O meglio mi sento di nuovo solo.
Resti in disparte, mi sento inferiore.
Mi sento nel luogo sbagliato, ma nessun luogo é quello giusto.
Ciclo di giorni vuoti.
Silenzio nei corridoi.
Urla nella testa.
Mi sembra di cadere.
Sento solo risate di sfondo.
Ridono di me.
"We sfigato che ci fai sul balconcino a fumare?"
"Lo hai detto te Matteo : sto fumando sul balconcino"
"E da quando fumi bimbo?"
"Da ora"
"Bimbo coraggioso, scendi e prova roba forte"
"Se non sbaglio pure te prima non fumavi, ora ti droghi?"
"Fatti i cazzi tuoi e muoviti a scendere"
"Okey"
"Beh bimbo che ti prende?"
"Sono turbato"
"Di cosa?"
"Di tante cose"
"Tipo?"
"Averla persa"
"Perché?"
"Non dovevo lasciarla andare"
"Sai che non me ne fotte un cazzo e non ti dirò le solite cazzate che dicono in questi casi?"
"Beh se mi dicessi 'sei una persona fantastica, lasciala perdere' mi verrebbe da riderti in faccia. Se fosse così semplice a quest'ora tutto questo manco esisterebbe, fidati. Quindi meglio così"
"Sono un buon amico quindi?"
"Non so manco perché ti conosco"
"Sei appena arrivato e già frequenti i miei posti e ovvio che ci siamo incontrati, beh dai bimbo per questa volta la roba forte passa, non voglio averti sulla coscenza. Puoi tornare a casa, ma non restare tranquillo perché un giorno dovrai visto che ormai essendo nel mio territorio, sei di mia proprietà"
"Odio questo posto, ciao"
Salgo su e mi sdraio sul letto.
Sto prendendo brutte abitudini e ho già una compagnia pessima, ma non so come uscirne.
Sarebbe da farla ad un adulto sta domanda : perché sono sempre triste?
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Addio fottuti pensieri
Storie d'amore[STORIA COMPLETATA] {Lesbian Story} [In questa storia sono presenti molti pensieri, spero non vi annoi] Beatrice é una ragazza che é stanca della sua vita, odia la sua solita monotonia, non sopporta la sua famiglia e la scuola che frequenta. Per s...