▪Sabrina
Sono seduta su una panchina con un mio amico. Sto parlando di storia in previsione dell'interrogazione di domani e lui, seduto forse troppo vicino a me, mi fa "figlio dei dinosauri" Io non lo stavo ascoltando, pensavo ad altro.
"Come scusa?" gli faccio.
"No, niente" mi risponde.
"Avanti dimmi" insisto.
"Parlavi dei figli qua e la, e allora figli dei dinosauri"
"ah" sorrido.
Poi usciamo insieme, sotto la neve. "Piove acqua ghiacciata" lui fa per farmi sorridere.
"Piovono dinosauri" rispondo io. Sorridiamo.
Mi metto le cuffie per fare il tragitto verso casa e mi incammino.
La canzone parte non sai quanto fa male fa il ritornello.
Lui "che ascolti?"
"Cosa fai? Mi segui?"
"Non mi hai salutato e inoltre volevo accompagnarti a casa"
"Ah, scusa non me ne ero accorta"
"Ma ti posso accompagnare a casa?"
Penso a cosa rispondergli cordialmente.
Io non voglio che lui mi accompagni a casa.
Lui mi tocca i capelli e si avvicina.
Mo mi bacia.
Penso a quella volta a scuola che quando è arrivato per salutarmi e io ero seduta, mi ero alzata che mi sentivo a disagio e lui mi aveva dato una piccola spinta per farmi sedere.
Mo mi bacia, mo mi bacia.
Penso a quella volta in cui stava mangiando dei biscotti, gliene ho preso uno dalle mani che ero nervosa e dicendo "ho fame", lui poi aveva insistito a farmi mangiare anche l'altro.
Madonna, ma perché non si decide a baciarmi?
"Ritorno a casa da sola, ciao a domani"
Mi afferra il braccio e mi abbraccia da dietro.
"Che fai?"
"Scusa, volevo dirti che sto bene quando sto con te, grazie"
Mi giro verso di lui.
Io con lui provo disagio.
Nessuno si è mai interessato a me cosi tanto.
"Devo andare a casa, si sta facendo tardi".
Mi incammino, lasciandolo lì.
Non riesco a provare amore, questo è il mio problema. Non riesco a concedermi a nessuno, neppure chi potrebbe trattarmi da regina e farmi stare benissimo. Persone troppo buone, persone troppo violente, io troppo priva di amore da dare.
Non mi sono mai innamorata o almeno non di quei amori folli, dove per l'altro farei di tutto.
Non mi piace neppure che facciano tutto gli altri per me.
Non riesco a trovare un equilibrio, non riesco a stare davvero bene con nessuno, mi sento a disagio e mi pare l'amore sia un gioco, nulla di serio.
Mi pare di essere uno scherzo della natura, intorno a me tutti che pensano solo all'amore e a fidanzarsi.
L'amore per me sono come le pietre, nessuno si preoccupa mai di curarle quando sono a terra, piuttosto la prendono e la lanciano contro qualcosa per fare uno scherzo stupido. Oppure il gioco dei sassolini, queste pietre che vengono lanciate sempre più lontano, ma chi si preoccupa realmente di recuperarle?
Forse vedo sempre le persone intorno a me che stanno male sempre per una sola persona, quindi penso : chi me lo fa fare? Sto bene così.
Ho iniziato il gruppo psicoterapeutico pensando che forse mi aiuti a capire il motivo di questo mio rifiuto, che sia solo un capriccio o qualcosa di più serio e profondo, ma che non ricordo?
Qualcosa di cui non ho mai parlato con nessuno, qualcosa che mi fa tanto paura?
A casa credo vada tutto bene, rispetto a molti altri, ho un bel rapporto con i miei genitori, a scuola non ho nessuno che mi odi, anzi credo di stare simpatica a tutti senza far nulla di particolare.
Insomma, ho solo questo problema : l'amore per me è aprire una ferita e buttarci dentro chiunque provi ad amarmi.
Forse un giorno mi innamorerò davvero.
Forse un giorno saprò dare tutto l'amore che ho dentro a qualcuno.
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Addio fottuti pensieri
Romance[STORIA COMPLETATA] {Lesbian Story} [In questa storia sono presenti molti pensieri, spero non vi annoi] Beatrice é una ragazza che é stanca della sua vita, odia la sua solita monotonia, non sopporta la sua famiglia e la scuola che frequenta. Per s...