Suona il telefono.
Tommy.
Rispondo.
"Hey ciao, come mai hai chiamato?"
"Niente volevo sapere come stavi"
"Una merda come al solito."
"Pure oggi con la testa incasinata?"
"Già"
"Dovresti fare qualcosa"
"Secondo te cosa dovrei fare? Slegare i fili dei gomitoli, per caso?"
"Be fare un bel maglioncino peró ci starebbe, hai una buona probabilità di imparare prima di Natale"
"Peró io non voglio imparare a fare quello nella vita"
"E cosa vuoi imparare?"
"A fregarmene"
"E perché vuoi imparare proprio questo, tra le tante cose?"
"Perché forse se imparo a fregarmene delle persone ricomincierei a respirare normalmente, hai presente quando devi fare bella figura e quindi sei agitato? Ecco a me sembra di vivere così, ogni respiro devo pensare se farlo o no."
"Chiudi gli occhi"
"Non serve"
"Perché?"
"La sento dentro"
"Non pensarla più."
Nel frattempo che parlo con Tommy al telefono guarfo il cestino ancora una volta.
Quante cose sono cambiate dentro di me, strappo pagine a tutto andare. Guarda che casino.
È tutto inutile.
"Hey ci sei? Mi stai ascoltando?"
"Si, ci sono."
"Ma non mi stavi ascoltando?"
"Esatto. Puoi ripetere?"
"Ti stavo dicendo che qualcuno ti amerà veramente un giorno. Lei è stata solo un'anteprima con un finale tragico. Lei é stata la dimostrazione di cosa non è l'amore. Ora promettimi che non scriverai mai più di lei. Ricorda cosa ti ha fatto. Ti ha fatto stare male, se ne fregata di te anche se a te importava di lei più di quanto ti importasse di te stessa. Ora basta, è il tuo turno. Lasciala andare. Tu sei diversa dalle altre, sei un puzzle irrisolvibile. Un'immagine incompleta. E sei molto meglio di quelli con la vita facile che hanno tutti i pezzi giusti. Te, ti arrangi e li vai a cercare i pezzi mancanti. E sai cosa hai in più degli altri?"
"Onestamente no"
"Te scrivi tanto e non ti importa nulla se altri con i tuoi testi provino a capirti, perché tanto te vivi in un mondo tutto tuo, a volte sembri vivi su un altro pianeta ed è vero. A te non interessa nulla che gli altri ti guardino o che ti capiscono, tu vuoi solo avere una compagnia in quelle giornate così vuote, che ti pare che il tuo respiro spezzi la stanza"
"Più il tempo passa, più mi accorgo che sto sparendo e credo di aver sbagliato tutto, credo sia stata mia la colpa"
"Non è vero. Ricorda : sei sopravissuta"
"Solo ai brutti pensieri"
"È già tanto"
"Ti ricordi quando casa era luogo da cui fuggire?"
"Me lo ricordo"
"Ti ricordi quando scuola equivaleva all'autodistruzione?"
"Me lo ricordo"
"Te le ricordi tutte quelle persone che prima dicevano che sarebbero restate e poi se ne sono andate?"
"Me le ricordo"
"Ti ricordi quando eri sempre da sola e ti sentivi così anche tra tante persone?"
"Me lo ricordo"
"Ti ricordi.."
"Basta ti prego, ho capito e non puoi neanche usare ciò che ti ho raccontato come aiuto. Dico solo che mi sento così diversa, non è come sempre stato. Ora casa è il posto dove passo più tempo. La scuola, ho cambiato classe talmente tante volte che ormai mi sono abituata che se le cose non vanno, non andranno mai. Quelle persone non sono restate e lo so io il perché, ammettiamolo chi mai riuscirebbe a capirmi davvero? Chi mai riuscirebbe a sopportarmi quando sparisco, quando ho le crisi e quando vedo tutto nero? E sentirmi sola? Ormai sono abituata , quando vedo che gli altri mi ignorano io mi isolo di più e solo così sto meglio. Insomma sarò pure sopravissuta, ma sono ancora triste. Sono ancora quella ragazza che non sa dove sbattere la testa, sono ancora quella che corre a duemila allora mentre gli altri solo camminano e saró sempre così. Nessuno puó cambiarmi, possono solo aiutarmi a non sparire davvero. Ma io come posso andare avanti senza lei?"
"Ci riuscirai."
Stacco il telefono.
Non sarà facile.

STAI LEGGENDO
Addio fottuti pensieri
Roman d'amour[STORIA COMPLETATA] {Lesbian Story} [In questa storia sono presenti molti pensieri, spero non vi annoi] Beatrice é una ragazza che é stanca della sua vita, odia la sua solita monotonia, non sopporta la sua famiglia e la scuola che frequenta. Per s...