34 Tremendamente piccolo

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Lui finisce la sigaretta e io penso che si sente grande solo se sta con i più grandi, ma se fa le cose dei grandi poi si sente tremendamente piccolo.
Io pensavo che si faceva sempre tante tipe, ma ho capito che non riesce a trovare qualcuna che lo prenda sul serio.
Io avevo lei e mi bastava.
Era tutto ciò che volevo.
Forse troverà la sua persona.
Io invece ho perso lei.
Siamo rimasti così distanti.
Sto sempre male senza un cazzo di motivo.
"Ok, finita"
"Okay rinizia'
"Mi ricordo la terza superiore, nuova scuola accoglienza spettacolare. Quando mai? Vivo in una favola? Nessun giudizio, interesse. Non ero solo. Non potevo chiedere di più, ma poi le crisi, il disinteresse di tutto. Andavo a scuola, testa sul banco, 3 sul registro, urla a casa. 'Sei un disastro di figlio'
'Lo so mamma'
Bocciato.
Mi chiedo perché ora sono triste."
"Voglio che mi parli fino alla tua partenza"
"Estate, che restare a morire di caldo era il minimo, mentre lei si divertiva.
Leggere libri fino alla nausea, finché non l'ho dimenticata.
Ma la verità è che non l'ho dimenticata, l'ho lasciato lì sottolineata.
Tra quelle pagine da bruciare, tra quelle pagine da rileggere ancora una volta.
Il libro Cercando Alaska che mesi prima era stato una salvezza e lo sarà sempre.
Quelle solite canzoni che solo a sentirle gli occhi si riempivano di lacrime.
Non piango più.
Forse solo a volte.
Mi chiedo perché ora sono triste."
"Quanti anni avevi?"
"16"
"La mia età.. 7 anni fa"
"Già, abbiamo 7 anni di differenza ed è come se avessimo vissuto le stesse cose in due mondi paralleli."
"Esatto"
"Vado avanti?"
"Si"
"Nuova scuola, un po' per solitudine, un po' per le troppe aspettative di essere il migliore, i peggio pensieri. Ho iniziato a conoscere persone, tante persone.
E mi sono ritrovato a stare bene solo quando ero con loro. Poi a stare bene da solo tra tante persone. A casa invece i weekend, le notti e i pomeriggi sono diventati un suicidio. Nessun messaggio.
Le crisi di panico. Psicologa chiedeva 'come stai?'
Io 'Tutto bene'
E se mai mi avesse chiesto perché continuavo ad andare se stavo così bene, avrei risposto 'non so, mi chiedo perché sono sempre triste'.
"Cazzo"
"Questo è stata la mia vita.
Ti ho raccontanto i ricordi più importanti.
Cioè quelli più tristi.
Non ho ricordi belli.
O forse li ho avuti,
ma non me li ricordo.
Adesso puoi farci una costellazione.
Anzi facci un aeroplano di carta e lancialo lontano.
Ti prego, tanto lontano da me.
Lasciami vivere almeno un po'.
Lasciami respirare."
"Per questo sei scappato?"
"Si, per respirare"
"Ho capito, avevi tutte le ragioni per andare a vivere con tuo padre lontano da casa nostra"
"Si, le avevo. E te? Perché sei triste?"
"Sono stufo di ascoltare le solite canzoni tristi. Sono triste a rincorrere sempre le stesse persone vuote.
Bolle di sapone.
Da bambino ci giocavo.
Ora mi sento trasparente come loro.
Fotogrammi, foto sparse, ricordi, testi, parole, gesti, canzoni. Sono ancora convinto di ritrovarla tra di essi. Spero solo di ritrovare le mie emozioni.
Non so mai se dire :
É la ragazza di cui sono innamorato.
È la ragione per cui sto male.
Ma non dirò mai 'è nessuno', forse solo lei sa dirlo.
Mi ricordo tutto di lei, ma lei non si ricorda mai di me.
Ora nevica fuori, la gente apre le finestre e si stupisce della neve. Io mi stupisco se ho 5 minuti in cui sono felice senza motivo."
"Come era lei?
"Era bella, si tanto. Se sorrideva era ipotizzante, non l'avevo mai vista una così. Faceva quel che voleva, non riusciva mai stare a ferma e non si riusciva mai a fermarla."
"Ti manca ancora?
"Mi manca ancora.
Eppure le scrivo.
Mi risponde si, ma non è più lo stesso."
"Qual'è il tuo desiderio più grande?"
"Vorrei mi amasse.
Non sa quanto fa male.
Mi chiedo dove abbia gettato il mio cuore."
"Ritrovare il tuo cuore è il tuo desiderio?"
"Averla è il mio desiderio, il mio cuore ormai non so dove l'abbia gettato"

Addio fottuti pensieriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora