Acqua e sapone

512 17 6
                                    

Il sole stava tramontando.

Daenerys alzò un attimo il capo e lasciò che l'aria fresca della sera le investisse il viso. Portava con sé i profumi del mercato di Approdo del Re, del mare salato e dei giardini della Fortezza Rossa.

Lo spettacolo che si ammirava oltre il parapetto del balcone era quello di un grande disco infuocato che stava lentamente scendendo per abbracciare il mare, ornato di sfumature rosee e arancioni.

Dany tornò con lo sguardo a concentrasi su un altro mare: quello fatto dai documenti e dalle lettere che erano sparse di fronte a lei sulla tavolino di legno portatile.

Governare non significava solo sedute del Concilio Ristretto, ma anche pile e pile di documenti da leggere, approvare o no e firmare.

La maggior parte delle volte lei e Jon lo facevano insieme, ma quella sera il suo consorte stava prendendo parte a un incontro importante.

Da lì a poco infatti, il Concilio Ristretto non sarebbe stato composto solo dai soliti membri, ma anche da un lord o una lady provenienti da ciascuna delle Grandi Casate dei Sette Regni.

In quel modo avrebbero potuto discutere insieme delle decisioni dei sovrani e valutare se sarebbero valse anche per la loro regione.

La maggior parte delle Casate aveva già scelto il proprio inviato e l'ultima che mancava era Casa Greyjoy con un qualcuno che rappresentasse le Isole di Ferro nel Concilio Ristretto.

Jon ora stava discutendo in riunione proprio di questo.

Dany impresse per l'ennesima volta il sigillo reale nella ceralacca alla fine di un documento e ammirò il compiuto.

La rossa sostanza risaltava sul giallo della pergamena e con lei lo stemma Targaryen.

Lo stemma mio e di Jon. Pensò Dany orgogliosa. Il nostro stemma, il nostro drago, come...

Decise di fare una pausa e, alzatasi dal tavolino, rientrò nella sua stanza.

Le tende di lino che decoravano le porte ad arco del balcone frusciavano delicatamente fra di loro creando una musica tranquilla, a tratti rilassante.

Dany si diresse verso la tana del drago.

Del drago suo e di Jon.

La culla in legno della piccola Rhaella.

Quando lei si avvicinò, Spettro, che ne stava accoccolato ai piedi della culla, alzò la testa e la guardò con i grandi occhi rossi che scintillavano alla luce del tramonto come due rubini.

"Buonasera Spettro." Gli disse Dany con un sorriso. "Hai vegliato anche oggi sul mio sogno di primavera?"

Spettro la guardò ancora un attimo per poi ritornare con la testa posata sulle zampe.

Dany lo accarezzò fra le orecchie e si affacciò sul bordo della culla per osservare la creaturina che vi dimorava all'interno.

Quasi sommersa da copertine di raso e con accanto un uovo di drago viola grande quasi quanto lei, la Principessina Ereditaria sonnecchiava.

I suoi piccoli pugni erano chiusi, i suoi pochi capelli riccioluti e neri come quelli del padre già spettinati.

Quando però vide la familiare presenza della sua mamma, si svegliò del tutto e la chiamò con infantili gorgoglii e muovendo le manine.

A Love of SpringDove le storie prendono vita. Scoprilo ora