Il caldo avvolgeva Approdo del Re come una bolla di sudore e umidità ma questo non aveva scoraggiato gli architetti, scalpellini e muratori a cui era stato affidato l'incarico di bonificare Fondo delle Pulci attraverso la costruzione di edifici stabili e soprattutto salubri. E, a discapito di tutti i suoi commenti sulla temperatura, nemmeno Jon Snow si era tirato indietro dinanzi a una tale impresa. I quei giorni baciati fin troppo dal sole, Daenerys si era abituata a svegliarsi in un letto occupato da soltanto da lei e da un vassoio colmo di squisite prelibatezze per iniziare la giornata. Ogni mattina, non appena il sole faceva capolino oltre una cortina di nubi rosate, Jon si destava, si vestiva, rompeva il suo digiuno e deponeva accanto al corpo addormentato della sua sposa la colazione con la quale il digiuno di lei sarebbe stato spezzato. Ciascun attimo delle sue gravidanze era sempre per Dany un idillio d'attenzione da parte di Jon, non che non apprezzasse già in pieno le mille attenzioni quotidiane di lui.
Con avendo un puledro vivace nel suo grembo, Dany non avrebbe rinunciato per nulla al mondo all' ammirare il suo re al lavoro. Inoltre le nuove opere edili le stavano dando modo di riempire le sue giornate con qualcosa in più di qualche festa al femminile o di una passeggiata nelle stalle. Siccome molte abitazioni ormai pericolanti erano state fatte radere al suolo, innumerevoli persone con poco conio nelle tasche si erano ritrovate di colpo senza una casa. L'avrebbero riavuta fra le mani non appena i lavori sarebbero terminati, ma fino ad allora, e quell'allora lo sapevano solo gli Dei quando sarebbe realmente giunto, non avrebbero avuto un tetto sopra la testa. Dany era venuta in loro soccorso, abilitando la Cripta delle Vergini e una serie di sale rimaste inutilizzate dal dominio Baratheon con giacigli, letti e una schiera di septe dedite alla cura di quegli indigenti. Ogni giorno, spesso con i bambini, Dany e le sue ancelle facevano loro visita, si fermavano ad ascoltare le loro storie e le loro richieste e fornivano loro nutrimento e istruzione. Questo non significava però che l'economia di mezza città si fosse bloccata. Grazie a qualche parola di Jon e Dany, le botteghe del resto della Capitale avevano accolto gli artigiani, i fornai, i macellai, le prostitute, gli apprendisti e i garzoni del loro quartiere più povero. Più mani all'opera aveva notevolmente ampliato la produzione e, di conseguenza, anche le tasche di molti. L'accordo con i capi delle corporazioni era che, una volta che il nuovo quartiere di Fondo delle Pulci sarebbe stato eretto, i loro concittadini meno abbienti sarebbero ritornati alle loro vecchie attività.
Per andare a trovare Jon, Dany, Rhaella ed Aemon viaggiavano sulla portantina. La gravidanza era in stato troppo avanzato perché Dany potesse ancora montare in sella e le strade di Approdo del Re ancora disperatamente un tranello di buche, acciottolati trasformati in scivoli dagli finti passi che su di essi si erano susseguiti nei secoli e pozze di fango perché le ruote della carrozza le percorressero. Sopportava già a sufficienza i calci di Jaehaerys dentro di lei, non le andava proprio di sperimentare anche gli scossoni delle strade. Per questo la portantina si era rivelata la scelta migliore. Caricata sulle spalle di due guerrieri dothraki e di due cappe dorate, la scatoletta lignea avanzava nelle vie della Capitale e il suo fresco riparo interno era assai gradito di suoi nobili passeggeri. Scendendo la Collina di Aegon, il corteo reale si dirigeva dritto verso quell'intricato insieme di vie, vicoli e stradine che si diramava al di sotto della Strada della Farina. La puzza era la prima cosa che ti accoglieva a Fondo delle Pulci e l'ultima a svanire dalla tua mente, anche se ciò era assai difficile dato quell'aria nauseante permeata di piscio, pesce, escrementi e porci rimaneva la maggior parte delle volte inciso nella mente del visitatore.
Quella mattina per poco non fece rigettare a Dany un conato di vomito, ma lei si sforzò di trattenerlo. Sbirciando fuori dalla finestrella, poté ammirare le rovine di quello che continuava malauguratamente a detenere il primato di quartiere più puzzolente di Approdo del Re. Essendo quasi tutti gli edifici stati eretti in legno, abbatterli si era rivelato piuttosto facile. Il legno era marcio, corroso dal tempo, dalla salsedine del porto e dagli incisivi aguzzi dei ratti, ma quelle poche travi che si erano rivelate ancora buone erano state stipate in attesa di essere riutilizzate. La bonifica non si era limitata solo alle case. Anche i canali di scolo scavati nel terreno, quelli che avevano l'ingrato compito di portare lontano l'urina e le feci degli abitanti, erano stati eliminati. Al loro posto tubi sotterranei si sarebbero propagati per le vie, partendo direttamente dai bagni pubblici. Non sarebbe cambiato tutto in un battito di ciglia, Daenerys lo sapeva, eppure si meravigliava sempre della velocità e della tranquillità con cui erano fluiti i lavori.

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A Love of Spring
FanfictionSequel di "A Love of Ice and Fire" La Primavera è arrivata e i draghi sono tornati al potere. Ecco a voi alcuni momenti della vita quotidiana di Jon e Daenerys come sovrani dei Sette Regni... e genitori!