Le dita dell'aurora oltrepassarono le cortine del letto a baldacchino e scivolarono dolcemente sulla pelle di Dany. Lei si crogiolò nella morbidezza delle lenzuola, le prime che, dopo notti intere passate su una stuoia, accoglievano il suo corpo. Aldilà delle tende della finestra le famosissime campane di Norvos sparsero il loro armonioso suono per tutta la città. Meno di tre giorni prima, quando lei, Jon e il resto del khalasar erano giunti lì ad accoglierli avevano trovato i magistri della città, abbaglianti nelle loro stoffe dorate e argentee e nelle loro collane adornate da pietre grosse quanto un uovo. E non stati gli unici a rivolgere profonde riverenze alla coppia imperiale. I preti barbuti, agitando le loro asce giganti, erano discesi in fila dalla Città Alta, una processione nera e solenne.
Buongiorno mio piccolo khalakka. Si accarezzò il ventre, beandosi dei calcetti di Jaehaerys. La seconda luna era arrivata, maestosa e carica di belle novità, come la diminuzione delle nausee mattutine e del vomito. Abbandonò la testa all'indietro nel morbido cuscino, chiudendo gli occhi e sorridendo. Jaehaerys muoveva le gambine felice, vivace come lo stalloncino che era. Dany si passò la mano sul lino sottile della camicia da notte, ricevendo un calcio minuscolo nel palmo. La tranquillità del palazzo del magistro era qualcosa di sublime.
Un altro rintocco rimbombò nell'aria. Le campane di Norvos erano attive ogni ora e regolavano la vita degli abitanti, annunciandolo loro quando era ora di destarsi, di mangiare, di lavorare e di compiere molte altre mansioni. Riaprendo gli occhi e girando il viso, Dany vide Jon intento a coprirsi il capo sotto il cuscino, stringendoselo ancor di più contro le orecchie.
"Jon?"
Come l'ebbe richiamato, Jon Snow balzò a sedere sul letto, sveglio e scattante come una lepre e con i capelli per arruffati che gli Dei avessero mai voluto concedere a un essere umano. Come vide la sua sposa sorrise smagliante e le fece il baciamano. "Dany! Ben svegliata amore mio! Hai dormito bene?"
"Benissimo, Jae non mi ha disturbato. Ha deciso di fare la nanna pure lui. Tu invece?"
Jon si chinò su di lei e le baciò il collo, lasciandole poi un rosso marchio. Dany emise gridolini eccitati, serrando il collo di Jon con le sue braccia e attirandolo a sé. La lingua di lui le solleticò il mento, facendola ridere mentre la sua mano discese lungo il corpo di Jon fino a giungere lì dove i suoi calzoni notturni sorvegliavano la gabbia del suo uccello. Uccello che Dany liberò, stringendolo e facendo sì che Jon emettesse grida di gioia.
"Oh Dany..."
Posò la fronte contro la sua, sprofondando in quelle piogge cinerine che erano le iridi del suo amore. "Ti ho fatto una domanda, mio piccolo draghetto di neve, ed esigo una risposta. Hai dormito bene questa notte?"
"Con accanto una donna meravigliosa come te? Benissimo mia Khaleesi... Yawn!" Uno sbadiglio lo tradì e Jon discese dal suo corpo, deponendosi al suo fianco. Jon sfregò il capo contro il suo seno, per poi recarvi sopra un tenero bacio. "Beh, diciamo che sono ancora un po' stanco, ma tu e una frugale colazione mi sveglierete del tutto, non è vero?"
No, non era vero, almeno non completamente. I servi del magistro servirono loro una colazione privata, intima, a base di mirtilli, lamponi, crema e pane zuppo di latte, il tutto adornato da uno splendido bouquet floreale al centro del tavolo. Dany, come ormai era da prassi per tutte le sue gravidanze, mangiò per due. Di recente continuava ad avere una voglia matta di quaglie e di... asparagi, piatti che mai erano entrati a far parte dei suoi preferiti.
"Oggi ci attende una visita presso il tempio dei preti barbuti, una gita nei bazar e un banchetto con alcuni rinomati mercanti. Dopodiché per questa sera Magistro Zosar ha organizzato un ballo in nostro onore, ma francamente non so se accettare o desinare l'invito e... ma... Jon? Mi stai ascoltando?"
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A Love of Spring
FanfictionSequel di "A Love of Ice and Fire" La Primavera è arrivata e i draghi sono tornati al potere. Ecco a voi alcuni momenti della vita quotidiana di Jon e Daenerys come sovrani dei Sette Regni... e genitori!