"Promettimi che farai attenzione."
"Ma certo che lo farò amore mio! E nel tardo pomeriggio ritornerò da te con tutta la selvaggina di quel dannato bosco."
Il porticato e il cortile interno del castello di Crakehall erano un focolaio di rumori, odori e uomini. Cavalieri in cotta di maglia di ferro stavano montando sui loro destrieri bardati di raffinati tessuti colorati. Falchi dagli occhi neri come macchie d'inchiostro se ne stavano appollaiati sulle braccia protette da cuoio di quegli uomini possenti e un gruppo di cani si muoveva latrando animatamente fra gli zoccoli dei cavalli, un mare maculato di code e denti.
Daenerys osservò tutto ciò con attenzione, focalizzandosi particolarmente sullo squadrato Lord Roland Crakehall. Il vessillo della sua Casata, un cinghiale pezzato marrone e bianco su sfondo marrone, garriva al vento ben stretto nelle mani del suo vessillifero. Lui e gli altri stavano aspettando il loro Re ma quest'ultimo sembrava non voler abbandonare la sua Regina.
"Ci conto, ma stai comunque attento, i cinghiali hanno le zanne. Ti devono riportare a me senza neanche un graffio."
Dany prese il suo viso fra le mani, gustando con gli occhi il sorriso del suo Jon Snow. "Da quando sei diventata così protettiva nei miei confronti?"
"Da quando ti conosco e, soprattutto, da quando sei diventato mio marito. Tutto il mondo sa che tu sei un impetuoso cretino che si getta subito nella mischia."
Lui rise e la punta del suo naso andò a sfregarsi contro quella di Dany. "Ma sono il tuo cretino, dico bene?"
Quelle carezze facevano andare il cervello in pappa a Daenerys e nella mente le balenò per un secondo l'idea di sbattere il suo amato contro una colonna del porticato e possederlo lì, in una danza di baci e di pelli. Ma si ricompose subito. Lei era la regina dei Sette Regni in visita nelle Terre dell'Ovest, non una fanciullina in balia dei sentimenti. Eppure sapeva benissimo che quella sera, quando tutti si sarebbero coricati e le candele avrebbero smesso di tremolare, lo sarebbe diventata.
Erano arrivati nelle Terre dell'Ovest meno di cinque giorni prima, ma la loro prima tappa non era stata Crakehall. Era stata Castel Granito, l'ancestrale sede della Casata Lannister, con l'unica pecca di non poter gioire della presenza del suo legittimo proprietario. Tyrion era infatti rimasto ad Approdo del Re ad occuparsi delle questioni di stato che, in assenza dei sovrani e in qualità di Primo Cavaliere, ricadevano su di lui. Il corteo reale aveva sostato in quella fortezza scavata nella roccia per quattro giorni prima di riprendere il viaggio. Daenerys ricordava ancora le alte mura e le pepite dorate che luccicavano nelle profondità delle caverne sottostanti il castello come gli occhi di un leone.
E Castel Granito stesso sembrava un leone, una gigantesca bestia di pietra che se ne stava ferma sulle sponde del mare con una criniera di merli e di torri, pronta a mostrare gli artigli se qualcuno avesse osato privarla del tesoro che dimorava nelle sue viscere. Ma dal leone erano presto passati al cinghiale e la sera precedente un banchetto si era tenuto nella sala grande di Crakehall per festeggiare l'arrivo dei sovrani.
"Certamente." Confermò Dany, ritornando al presente. "Il mio cretino, mio e solo mio. Ma adesso spero che non ne combini un'altra delle sue in questa battuta di caccia."
Jon rise ancora prima di sbaciucchiarla teneramente lungo il collo. Dany fremette di gioia a quel tatto. "E io spero che il tuo pomeriggio si riveli assai gradito. Hai Spettro con te, non dimenticarlo."
All'udire il suo nome il metalupo albino si alzò dal terreno dove fino a quel momento era stato accucciato e sfregò la testa candida contro la gonna di Daenerys, voglioso di carezze. Jon e Dany se l'erano ritrovati nella propria stanza una sera, quando erano ancora nelle Terre della Corona e si erano fermati per la notte in una locanda. Perché non erano solo i Lord a godere del soggiorno delle Loro Grazie presso i propri feudi, ma anche la gente comune. Piccoli villaggi e locande erano le loro fermate preferite e adoravano ascoltare le storie dei loro sudditi. Erano diverse e tantissime come le stelle del firmamento.
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A Love of Spring
FanfictionSequel di "A Love of Ice and Fire" La Primavera è arrivata e i draghi sono tornati al potere. Ecco a voi alcuni momenti della vita quotidiana di Jon e Daenerys come sovrani dei Sette Regni... e genitori!