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Un ballo.

Era questo ciò che Jon e Dany avevano deciso di organizzare per festeggiare il secondo compleanno di Rhaella e il di lì a poco seguente primo compleanno di Aemon. Ma sarebbe stata una cosa semplice, senza fronzoli inutili o decorazioni gigantesche. E per le vie di Approdo del Re sarebbe stato servito cibo gratuito al popolo: torte, pane, birra e vino. Tutto per festeggiare i lieti eventi.

Così come il torneo aveva rimpinguato non di poco le casse dello stato anche questo ballo avrebbe portato con sé grande beneficio economico. Con l'arrivo effettivo della Primavera i raccolti che gli Uomini di Ferro e i Dorniani avevano distrutto durante il regno di Bran erano ritornati a crescere. Nelle campagne si potevano ammirare distese a perdita d'occhio di campi di grano dorato, granoturco e orti. Il bestiame era sano e grasso e il terreno fertile, pronto per far nascere nuovi frutti dalla terra.

La carestia e gli attacchi del dominio di Bran sembravano essere stati dimenticati e adesso si cercava di guardare al futuro. Un futuro che appariva verde e rigoglioso proprio come quella Primavera.

Quindi vi era forse un momento migliore per decidere di organizzare un ballo?

La maggior parte dei Lord dei Sette Regni vi avrebbero preso parte, senza contare i delegati del Continente Orientale. Ambasciatori di Braavos, Pentos, Myr, Tyrosh, Qarth, Volantis, Lys, Qohor, Lorath e Norvos sarebbero giunti in città a bordo delle loro navi esotiche. Perfino dalla Baia degli Schiavisti dei messi avrebbero attraversato il Mare Stretto per prendere parte a quella colorata e viva celebrazione. Approdo del Re si sarebbe trasformata in un crogiolo di suoni, profumi e visioni, un mosaico dai tasselli di ogni forma e provenienza.

Proprio per questo la Fortezza Rossa era in fermento da giorni. Bisognava prepararsi all'arrIvo di tutti quegli ospiti, rendere pronto il castello ad accoglierli pulendolo da cima a fondo.

Anche Daenerys e Jon cercavano di dare una mano come potevano e nel corso di quelle offerte d'aiuto scoprirono una cosa che non avrebbero mai immaginato di poter trovare.

Una macchia di sangue secco.

Se ne stava nascosta dietro una mensola di una delle innumerevoli sale di rappresentanza e nello spostare il vecchio mobile consumato dai tarli era venuta alla luce. Era un fiore rosso che quasi si mimetizzava sulla parete corrosa dall'umidità e inghirlandata dalla polvere. Un sottile filo pendeva da quel macabro sole insanguinato e scendeva giù, fino al pavimento, terminando con una minuscola goccia, quasi come un pendente.

Doveva essere lì da anni perché le unghie di Dany lo grattarono via un pochino e neri brandelli svolazzarono subito nell'aria andando a unirsi alla danza della polvere nei tagli di luce che facevano capolino dalle tende.

Jon e Dany si guardarono l'un l'altra preoccupati prima di rivolgere, attraverso la voce di lei, la fatidica domanda al trio di servette che avevano deciso di aiutare: "Perché vi è qui del sangue?"

Fu la più anziana delle tre a rispondere, una donna dai capelli color della nebbia e con una ragnatela di rughe in viso: "Questa era la nursery dei figli del Principe Rhaegar Vostre Grazie. Oggi non lo è più."

"E con ciò?" Domandò Dany.

"Beh Vostra Grazia..." La donna mosse agitata lo spolverino da una mano all'altra. "Voi sapete cosa è successo ai vostri nipoti, o almeno ai figli che il Principe ebbe da Elia Martell..."

Sì lo so. Un'onda di tristezza investì Dany e un groppo alla gola giunse a far pesare ancora più quella tristezza. Viserys gliela aveva raccontata centinaia di volte quella storia e nel farlo i suoi occhi avevano sempre fiammeggiato di vendetta e rabbia. I pidocchiosi leoni Lannister facevano irruzione negli appartamenti reali e ne uscivano poco dopo con le spade gocciolanti del sangue degli ultimi Eredi del Drago. La principessina Rhaenys veniva tirata fuori urlante da sotto il letto di suo padre, dove si era andata a rifugiare, e veniva messa a tacere dalle coltellate inflitte da Ser Armory Lorch.

A Love of SpringDove le storie prendono vita. Scoprilo ora