Chiacchere di prima mattina

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Sotto le coperte dominava un delizioso calore. Sbattendo le palpebre per svegliarsi, Daenerys si girò dall'altra parte e si ritrovò faccia a faccia con un addormentato e sbavante Jon Snow. Sorrise alla vista del suo amore ancora immerso nel mondo dei sogni. Con metà del viso affondato nel cuscino e i capelli più spettinati che gli Dei avessero mai potuto donare a un essere umano, Jon stava lasciando un ricordo bavoso sulla candida superficie del cuscino. Dany gli spostò una ciocca dagli occhi e si avvicinò per sentire il calore che emanava il suo corpo.

Jon era un camino scoppiettante calore. Dany si strinse a lui e inspirò il profumo della sua maglia notturna. Era ancora permeata dell'aroma pungente dei pini e delle nevi perenni delle Terre Oltre la Barriera. Sfregò il viso contro il petto di Jon, percependo così sia la morbidezza della maglia che i suoi rilassati e ritmici respiri di addormentato. Oh, il suo Jon... quante ne aveva passate con lui in quegli anni. Quando l'allora Re del Nord era giunto a Roccia del Drago per richiedere un'alleanza, Dany non avrebbe mai potuto immaginare quanto avrebbe cambiato la sua vita. E adesso? Cosa avrebbe portato loro il futuro?

Si portò istintivamente una mano al grembo, a quello scrigno di carne e tessuti dove dimorava il loro bambino. Chissà come sarebbe stato...

Dany decise di riaffiorare in superficie e, quando il suo capo ebbe ripreso posto sul cuscino, ritornò a contemplare il viso sonnolento del suo sposo. Dopo gli incubi alle Isole di Ferro Jon era ritornato a dormire tranquillo e Dany di ciò si era rallegrata. Voleva dire che si era lasciato definitivamente alle spalle il passato e i suoi demoni e aveva deciso di volgere uno sguardo al presente e al futuro. Dopo tutto quello che aveva vissuto, una notte di pacifico sonno era il minimo che Jon potesse meritarsi.

È l'alba. Sbirciando oltre il cespuglio riccioluto di Jon, Daenerys ne ebbe la conferma. È l'alba di un nuovo giorno da vivere con coloro che amo. Con Jon e con i nostri figli, con Drogon, Spettro e gli altri draghi, con la nostra corte e con il nostro popolo.

E con un bambino affamato. Una serie di scalci le fece capire che al suo piccolino non interessava che ora fosse ma piuttosto avere qualcosa nel pancino. Sospirando divertita, Dany decise di alzarsi. Prima di farlo però, si congedò momentaneamente da Jon con un tenero bacio sulla fronte. La risposta che ottenne fu un mugolio assonato.

Dormi amore mio, è ancora presto e il sonno ti fa solo bene. Lo ricoprì fino al naso con l'ormai famosa coperta rossa. Sepolto com'era sotto tutte quelle coltri, Jon assomigliava a un lupo in letargo nella sua tana. Oppure a un drago acquietato nella sua grotta di fuoco e di cenere. Sorridendogli dolcemente, Dany si alzò, calzò le sue pantofole e indossò immediatamente la vestaglia per proteggersi dal freddo che ancora regnava nell'aria. Fuori dalle finestre ad arco il mondo appariva sospeso, immobile nel tempo. La bruma mattutina aleggiava sul mare e il cielo era stato dipinto con sfumature color pesca e color panna. L'alba si mostrava in tutto il suo etereo e silente splendore.

Ma dal pavimento di Roccia del Drago salivano caldi fumi vulcanici e Dany si prese un attimo per lasciarsi accarezzare da essi. Prima di richiudere la porta alle sue spalle degnò di un'ultima occhiata il suo amato marito e si lasciò sfuggire un sorriso quando lui cominciò a russare.

Le cucine erano già in fermento e spiedi carichi di quaglie, maiali e altra carne stavano girando sul fuoco. Dopo aver destato la sorpresa dei cuochi e degli inservienti per l'arrivo improvviso, Daenerys si prese come spuntino mattutino uno cesto pieno di fichi e qualche acino d'uva. Mangiò silenziosa nella sala da pranzo di Roccia del Drago e dopodiché decise di girovagare un po' per gli appartamenti suoi e di Jon.

Prima di tutto fece una fugace visita alla nursery. Rhaella e Aemon dormivano pacati nei loro lettini, i pollici ficcati in bocca e dei pupazzetti stretti al petto. Tra non molto sarebbe giunto il terzo compleanno di Rhaella, seguito filato di pochi mesi dal secondo di Aemon. Per gli Dei, quanto erano cresciuti i suoi bambini.... Li baciò teneramente sulla fronte e rimboccò loro bene le coperte. Erano i pezzettini del suo cuore, quei due pargoletti che adesso giacevano addormentati, i suoi gioielli e le sue gioie.

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