2 (Madelyn point of views)

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Il giorno seguente mi risveglio e mi rendo conto di essere su un qualcosa di molto morbido, apro gli occhi e quando noto di essermi addormentata sul petto di Louis spalanco gli occhi, come ci sono finita qui? Sbadiglio, però è caldo e non ho freddo appiccicata a lui, è un'ottima stufa umana.

Mi fermo qualche secondo a guardarlo, le sue labbra sono unite e leggermente più gonfie di ieri, sembrano essere più invitanti, ma no, non posso pensare a questo, è pur sempre il mio rapitore.

I capelli sono sparsi sul cuscino e i suoi occhi, chiusi, lo rendono un angioletto, se lo avessi visto in queste condizioni probabilmente avrei pensato che fosse un normalissimo ragazzo.
Senza nemmeno rendermene conto mi sta guardando e inizio a sentire di nuovo quello stato di ansia, non voglio che mi faccia del male.

La sua mano si sposta sul mio sedere e non posso fare a meno di iniziare a tremare, cazzo, non me lo aspettavo.
Deglutisco «Sapevo che ti saresti svegliata qui su» caccia una mezza risata, la sua voce è più roca, non rispondo e cerco di spostarmi un po' verso il mio cuscino.

Lo noto alzare gli occhi al cielo «Oh avanti, è solo una toccata» borbotta tirandomi di nuovo vicina e decido di rimettermi appoggiata al suo petto per evitare che si arrabbi ancora di più rimanendo completamente in silenzio.

«Q-quanti anni hai, Madelyn?» domanda improvvisamente e mi stringo vicino al suo corpo spostando una mano sul suo petto «Diciannove» sussurro «Tu?» dico e chiudo gli occhi, è chiaramente in panico e anch'io lo sarei, se fossi stata minorenne sarebbe stato un gran casino.

«Cazzo, che liberazione... sei piccola per avere diciannove anni, lo sai?» dice senza rispondermi e mi acciglio, stronzo.
Non rispondo e mi metto seduta «Devo andare in bagno» borbotto infastidita e rabbrividisco quando sento di nuovo freddo, mi costa ammetterlo ma si stava bene lì sotto.

«Oh avanti, non offenderti» ride «Se ti rispondo resti qui un po'?» domanda e guardo a terra «Non mi interessa» dico, vorrei poter essere calda da sola, almeno non avrei bisogno di appiccicarmi a lui per non sentire freddo.

Mi alzo e mi avvio verso la porta del bagno, ho bisogno di una doccia, entro e quando mi rendo conto che non posso chiudermi a chiave sbuffo pesantemente, ha proprio pensato a tutto eh? «Non entrare» borbotto, troverò un modo per chiuderla.

Prima che io possa togliere qualcosa da dosso sento Louis richiamarmi piuttosto incazzato «Madelyn» la sua voce è dura «Vieni subito qui» entra in bagno e sussulto «Louis, per favore, posso fare una doccia?» lo guardo negli occhi con una espressione dolce, magari riesco a intenerirlo un po', ho bisogno di stare cinque minuti sola.

Quando mi accorgo che non funziona sospiro «Non potrai fare proprio un bel niente se non la smetti di essere così sfacciata» dice e si avvicina con i pugni serrati «Louis...ho soltanto detto...» cerco di dire ma decido che è meglio rimanere semplicemente zitta avvicinandomi a lui, okay, meglio fare quello che dice «Scusa» ripeto per la milionesima volta, è un giorno che sono qui e già mi sto pentendo di essere uscita di casa ieri.

«Torniamo a letto» sussurro abbassando lo sguardo a terra, se mi picchierà almeno sarò consapevole che è stata colpa mia e della mia risposta.

Quando mi rendo conto che non mi ha picchiata ma ha solamente poggiato una mano sulla mia guancia mi rilasso «Sei così bella, Madelyn» le sue labbra si poggiano sulla mia fronte e rabbrividisco «E sei tutta mia ora» mi stringe contro il suo petto nudo e non posso fare a meno di sentire il suo odore ancora una volta.

𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora