«Puoi ubriacarti se vuoi, posso guidare io» scuoto la testa «Non so se ho voglia» ammetto guardando il suo bel culo mentre cucina in adorazione «Mhh vedremo» si gira e mi ritrovo a guardare il davanti «Non guardarmi così» resto intento a fissare le sue belle forme «Mh così come?» alzo lo sguardo velocemente verso le sue tette e poi sul suo volto «In quel modo» arrossisce e si gira per non dovermi guardare e la cosa mi fa ridere, nonostante l'abbia scopata in tutti i modi possibili è ancora imbarazzata di fronte a me «Perchè ridi?» chiede iniziando ad apparecchiare «Perchè ti imbarazza il mio sguardo nonostante a letto l'abbiamo fatto in tutti i modi» mugugno «Non è la stessa cosa» la guardo corrucciato, è ancora impegnata con la tavola ma si prende la briga di farmi una linguaccia «Spiegami la differenza, allora, io non capisco».«Quando facciamo l'amore» Dio, non si dice più fare l'amore, chiudo gli occhi qualche istante per scacciarle dalla testa «È tutto diverso, è l'atmosfera giusta...ma quando siamo in questa situazione è completamente diversa, più giocosa...» non mi sta neanche guardando in faccia, si è inventata una balla e lo so «Ho capito: ti fa venire molta voglia» rido «Si» è rossissima e non potrei trovare la cosa più adorabile «Quando vuoi sono tutto tuo» mugugno.
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Guardo Madelyn che tenta di allacciare la zip del vestito e scuoto la testa, ha insistito per metterlo e per dimostrarle che non sono 'noioso' come lei sostiene glielo ho lasciato fare «Mi aiuti?» chiede alla fine e mi avvicino a lei allacciando la cintura, non sembrava il caso di mettere la tuta dato che lei ha addosso un vestito da paura, se l'avessi messa magari la gente avrebbe guardato te dato quanto sei ridicolo e non lei, sì, poteva essere una strategia «Ma quanto sei bello?» mi guarda dallo specchio con quello sguardo, è tutto il pomeriggio che mi guarda in quel modo, che mi tocca nei punti che sa mi eccitano e so che sotto ha un completo ma decido di ignorare la cosa e in due passi le sono dietro per tirarle su la zip, tirala giù, tirala giù, sorrido e le ignoro.
«Grazie» lascia cadere i capelli sulle spalle inondandomi di quel meraviglioso profumo di rose «Molto gentile» sussurra al mio orecchio e mi lascia un innocente bacio sulla guancia, nulla di ciò che proviene da quella bomba sexy è innocente, si forse avete ragione.
Infila le scarpe, ha insistito per mettere quelle alte ma so che sarà stanca dopo dieci secondi, poi afferra la giacca e si gira verso di me sorridente; sembra felice e la cosa stranamente non mi mette a disagio, lei non mi mette a disagio e la cosa è strana perché è una vita che mi sento a disagio col mondo intero «Andiamo» allungo la mano verso la sua, sempre piccola e con le unghie mangiucchiate, lo fa sempre mentre legge e studia quell'enorme libro di psicologia «Andiamo» mi stringe con un braccio «Devi ancora farmi sapere se vuoi ubriacarti, perchè altrimenti lo faccio io» dice stringendomi il sedere «Non credo sia il caso che lo faccia io...finirebbe male» mugugno andando verso la porta.
«In che senso?» chiede mentre io prendo le chiavi di casa per poter chiudere a chiave «Nel senso che...» dai, diglielo, rovina la serata, prendo un grande respiro, ha detto che devo essere sincero «Non le controllo da ubriaco e non voglio fare cazzate e poi, preferisco che ti diverta e se mi ubriaco passerai la sera a preoccuparti che potrei essere in bagno a farmi fare un pompino da una tizia a caso» noto che scuote la testa ed inizio a sentirmi a disagio «Beh per me non è un problema, sono abituata a prendermi cura di te, davvero» si, lo so, ma da ubriaco, cazzo, mi conosco troppo bene e so che per lei sarebbe orribile «Però non voglio obbligarti» scuoto la testa ed entro in macchina «Voglio che ti diverti» ripeto ed allaccio la cintura sei diventato proprio un fidanzato modello eh?
«Va bene, ma non lasciarmi sola» oh Cristo, piuttosto mi prendo un altro proiettile «L'ultima volta che mi sono ubriacata quando ero sola sono rimasta chiusa nel bagno ed è venuta una ragazza a salvarmi» scuoto la testa «Non succederà» dico semplicemente «Mhh va bene» sposta la mano sulla mia coscia, sono nervoso adesso, mi sento a disagio «Va bene, tranquillo» si poggia a me, si è accorto che sono a disagio, sta cercando di mettere a posto le cose a quanto pare «Dai, amore, va bene, non è successo nulla» si stacca «non fare così» stringo ancora il volante «Sto bene, è tutto okay» poggio la mano sulla sua coscia scoperta.
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𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻
FanfictionIl suo profumo mi ricordava la mia infanzia, era un misto tra l'odore dei biscotti di mia madre e le rose che mio padre curava gelosamente in giardino. Poi mi ero accorto che i suoi occhi, così chiari, si guardavano attorno sempre spaesati e probabi...