«Ahh mi sento decisamente meglio» rido mentre parto velocemente verso il bar di Nathan, ammetto che quell'uomo sopporta anche troppo e queste cose di mattina succedono in continuazione, come anche dopo pranzo, o come anche nel suo ufficio, anche se lui non lo sa...magari dovrei imparare a tenerlo più tempo chiuso nei pantaloni...«Sei rilassato?» annuisco poggiando una mano su une delle sue cosce «Sto benissimo» la spalla non mi da più molto fastidio e non potrei essere più felice per questo «Più tardi devo prendere l'antibiotico, ricordati» mugugno «L'hai presa?» assumo un espressione corrucciata «No, ho solo la scatola, per prenderla dopo, questa mattina ho dovuto prendere le medicine» le ricordo «Mi riferivo a quello» poggia la mano sulla mia mentre io continuo a guidare verso il bar abbastanza velocemente per non fare tardi, non voglio casini con Nathan.
Quando parcheggio guardo Madelyn «Penso che dovrebbero fare Nathan santo» si, non ha tutti i torti, è molto paziente e penso che sia così solo perché ho davvero molta esperienza «Una sera di queste potremmo invitarlo a cena per scusarci, assieme alla sua famiglia» per poco non mi affogo con la mia stessa saliva pensando all'enorme quantità di medicine, armi e disegni ambigui che ci sono a casa nostra «Potremmo sistemare casa» esce ed io la seguo stringendomi nelle spalle, non sono per niente abituato ad avere ospiti a casa però se lei ci tiene «Facciamo come vuoi tu» mi avvicino a lei mugugnando «Allora lo facciamo venire domani sera» annuisco «Almeno è sabato e possiamo fare tardi» annuisco ancora senza troppo entusiasmo, se la rende felice farò uno sforzo.
Saluto la tizia al bar e raggiungo Nathan in ufficio «Ehy» mugugno mentre lui risponde con un sorriso a trentadue denti, è sempre così orribilmente di buonumore...cosa diavolo mette nel caffè? «Buongiorno, stamattina in anticipo?» ci sfotte mentre io mi siedo «Cinque minuti in ritardo» fa notare Madelyn mentre ridono entrambi, okay, sono diventato particolarmente apatico.
Mi viene spontaneo sospirare quando noto Nathan avvicinarsi a me «Tutto okay? Come va il dolore alla spalla?» chiede, non mi tocca e già questo è tanto «Meglio...sta guarendo in fretta» sforzo un sorriso e riporto l'attenzione sui fogli, lo sento ridere mentre torna alla sua scrivania «Cosa ci trovi in lui, Madelyn?» mi prende in giro ed io alzo gli occhi al cielo, non ha pensato al fatto che magari non ho grande interesse nel mostrarmi simpatico con qualcuno che non sia lei?
«Lo amo e mi piace cose com'è» sento le guance diventare rosse immediatamente «Cazzo» mormoro, è così strano sentirlo dire davanti a qualcun altro, cazzo «Beh, credo che avesse bisogno di una come te, sembra sempre così ingessato» parlano come se non ci fossi «Madelyn, vieni qui» attiro la sua attenzione «Che c'è?» chiede ed io mi stringo nelle spalle «Ci vieni in braccio?» non capisco perché si sia messa così lontana da me «Scusa, pensavo fossi arrabbiato» si siede su di me ed io faccio un mezzo sorriso «No» annuso i suoi capelli «La prima volta che ti ho incontrato sapevi anche di biscotti» borbotto con il broncio «Biscotti?» chiede confusa, se non lo sa lei...
«Forse era il mio profumo» affondo il naso nel suo collo sorridendo «È a casa mia» caccio un lamento «Lo compriamo...voglio il tuo profumo come la prima volta che ti ho incontrato» ammetto «Lo andremo a comprare» sorrido staccandomi soddisfatto «Mi piace come idea» riprendo a lavorare più tranquillo di prima tirandola più vicina a me con un sorriso «Ho un altro schedario per te se ti annoi, bambolina» l'avverto ridacchiando «Allora dammelo» almeno non si annoierà e mi darà anche una mano «Ci penso io» lo prendo da sotto la scrivania e glielo sistemo in mano.
Si concentra sul raccoglitore e non mi dice nulla per il resto della mattinata «Lou, andiamo a casa?» alzo lo guardo e mi rendo conto che è l'una passata «Uhm...si certo» mi bacia la guancia e si alza «Ci rivediamo più tardi, Nathan» mi alzo chiudendo la penna e sistemandola al lato del fogli perfettamente dritta «Nathan» Madelyn lo richiama ed io sospiro «Ti va di venire a casa nostra domani sera? Preparo la cena, è invitata tutta la tua famiglia» non ho mai parlato con Nathan della sua famiglia ma porta la fede quindi a quanto pare è sposato «Ne parlerò con mia moglie e vi farò sapere» dice mentre io mi avvicino a Madelyn «A dopo» penso a tutti gli oggetti compromettenti che ci sono in giro per casa e che devo far assolutamente far sparire mentre Madelyn mi tira fuori dal polso.
STAI LEGGENDO
𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻
FanfictionIl suo profumo mi ricordava la mia infanzia, era un misto tra l'odore dei biscotti di mia madre e le rose che mio padre curava gelosamente in giardino. Poi mi ero accorto che i suoi occhi, così chiari, si guardavano attorno sempre spaesati e probabi...