Quando la sveglia suona io ho già gli occhi aperti e guardo Madelyn addormentata contro di me, nuda, il suo respiro è regolare e sembra che stia facendo un bel sogno perchè sorride ogni tanto: ho passato una notte splendida con questa piccola ma non così fragile bambolina, è davvero incredibile vedere quanta forza posso usare su di lei senza spezzarla e la cosa mi piace molto.Passo le dita tra i suoi capelli mori godendomi il dolce profumo che emanano, ha detto che è mia ieri sera e questo mi basta per essere felice, mia, mi piace un sacco questa parola, niente è più stato mio dopo che i miei sono morti: dopo aver visto quella scena, sentito quel rumore, tutto mi è sembrato così scialbo, così lontano, ho perso interesse in tante cose e la parola 'mia' non m'importava più tanto dato che avevo perso ciò che di mio era più importante.
Mi alzo e decido che è il caso di fare una doccia perchè puzzo da morire, il Messico è troppo caldo, non appena si saranno calmate le acque la porterò in un bel posto freddo, lontano dalle persone, dove guardare le stelle e farlo come se non ci fosse un domani e poi se fa freddo lei non si stacca da me neanche un secondo.
Esco dalla doccia mezz'ora dopo, niente di più bello di una doccia fredda per rilassarmi, mi vesto velocemente ma in silenzio, non voglio svegliarla, non voglio neanche che se ne vada in giro quindi la chiudo in camera, ha tutto quello che le serve: cibo, acqua, riviste ed anche i fogli da disegno, gliene ho lasciato alcuni sulla scrivania, dovrebbe avere modo di passare il tempo.
Mi ritrovo a lavoro prima del previsto, oggi sono di buonumore e stranamente anche la mia testa non mi da troppo contro: spero che non sarà male come giornata «Ehy, Lou» Maria mi saluta ed io ricambio con un cenno del capo «Niente fidanzata oggi?» scuoto la testa «Era stanca» mordo le labbra infilando la giacca della divisa «Ah, chissà perché» faccio spallucce «Ci vediamo dopo» vado via, non voglio avere una conversazione con lei.
Salto la pausa pranzo, tanto non ho fame ed in ogni caso cerco di conservarla per quando sono davanti a Madelyn dato che ci tiene tanto che io mangi, dopo il pranzo la giornata finisce abbastanza in fretta e sono di nuovo in macchina diretto all'hotel, voglio vederla e devo sbrigarmi perchè avrà anche fame e sicuramente mi aspetterà per mangiare.
«Madelyn» apro la porta in fretta, non vedo l'ora che tutto questo finisca e che riesca a trovarmi una casa «Ehy» si alza e mi raggiunge goffamente, sorrido, ti ho sfondata per bene, eh? «Ciao, stallone» rido «Stallone?» mi avvicino a lei tirandola vicina dalla vita per baciarle le labbra lentamente.
«Oh si» mi lascia dei piccoli baci a stampo «Mi sei mancato» sorrido e la tiro in braccio «Anche tu, bambolina, anche tu» si, mi è mancata e non ci vedo niente di male dato che ora fa tutto quello che dico «Fai piano, che ho ancora tutto dolorante da ieri sera» mi fa un linguaccia ed io mi siedo sul letto «Quindi niente replay?» la prendo in giro «Che vuoi mangiare?» prendo un menù del servizio in camera.
«Ho voglia di carne» mi stendo con lei a cavalcioni «Dove possiamo mangiare qualcosa di diverso?» mordo le labbra guardando ancora il menu «Hai voglia di uscire?» chiedo cercando di mantenere un tono neutro «Non tanto» si, effettivamente neanch'io ho voglia «Ma possiamo rimanere qui» annuisco mentre lei si sistema con le mani sul mio petto, sorrido quando vedo che hanno l'insalata «Che prendi?» le giro il menù.
Lo prende «Mhhh vediamo» sposto le mani dietro la testa «Uhh della carne per me e dell'insalata per te» annuisco «Chiama» caccio un mugolio quando mi schiaccia con le sue tette: è senza reggiseno «Mh» si alza e mi guarda mentre parla a telefono, io chiudo gli occhi facendo un piccolo sorriso e spostando leggermente Madelyn, si era seduta dritta lì.
«Fatto» si toglie ed io annuisco girandomi a pancia sotto per affondare la faccia nel cuscino «Allora...come va?» la sento chiedere, questa domanda l'ho sempre detestata anche perché di solito me la rivolge il dottor Johnson ed io mento come quando mi chiede se le sento ancora: insomma cosa dovrei dire? Si, figlio di puttana, le sento ancora e non di certo perché tu vuoi solo infilarmi in gola quelle cazzo di medicine.
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𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻
FanfictionIl suo profumo mi ricordava la mia infanzia, era un misto tra l'odore dei biscotti di mia madre e le rose che mio padre curava gelosamente in giardino. Poi mi ero accorto che i suoi occhi, così chiari, si guardavano attorno sempre spaesati e probabi...