27 (Madelyn point of views)

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Fortunatamente mi ascolta e slaccia la cintura dopo essersi fermato «Respira» dico e lo guardo ancora preoccupata «Va tutto bene» in realtà un po' di merda, ma sono sicura che le cose si risolveranno, annuisce ad occhi chiusi e si porta le mani in faccia, le prendo e le sposto dal suo viso per abbracciarlo «Ehy» sussurro vicino al suo orecchio «Tu sei perfetto anche con loro in testa, sai?» gli accarezzo i capelli «Ma sai benissimo anche tu che non ne hai bisogno, tu sei forte, intelligente e so benissimo che puoi farcela» dico e continuo ad accarezzarlo «Non mi interessa se metterai su ciccia, se sarai taciturno più del solito, io ti troverò sempre perfetto» ammetto «Sarai sempre il mio moro preferito» tiro su con il naso, non sono brava con le parole ma mi viene da piangere sapendo che non posso aiutarlo come dovrei.

«Non ti lascerò, non sarai più solo e qualsiasi decisione prenderai io ci sarò»  lo bacio sulla fronte stringendolo più forte «Non posso farcela e sicuramente le odierò ogni giorno di più ma devo farlo, giusto? È meglio così per tutti se loro ne restano fuori...troverò il tempo per correre un po' e magari riesco a mantenermi stabile, mi sfogo un po' e poi torna tutto normale» dice ancora appoggiato a me e sorrido «Verrò anch'io» ridacchio «Almeno potrò romperti i coglioni» tiro ancora su con il naso e lo bacio sulla tempia, lui annuisce di nuovo e si stacca per riaccendere la macchina «Mi hai fatta preoccupare, Lou» sussurro avvicinandomi alla sua guancia per stampargli un piccolo bacio prima di tornare al mio posto, come avevo previsto, non sono stata arrabbiata con lui nemmeno per venti minuti, non ci riesco, lui ha bisogno di me ed io di lui.

«È che...mi hai mandato in confusione, fino a questa mattina volevi a tutti i costi che prendessi tutte le medicine ed ora arrivi e mi dici che posso non prenderne» dice guidando verso il bar «E la confusione mi fa venire gli attacchi di panico» sospiro «Scusa, avrei dovuto dirtelo quando stavamo uscendo di casa per evitare il litigio» controllo l'ora, manca poco e siamo quasi in ritardo, lui scuote la testa «No, voglio che mi dici sempre e solo quello che pensi, mai devi camuffare i tuoi pensieri, okay?» annuisco «Non l'ho mai fatto» ammetto «Solo che ero titubante» scuote ancora la testa «Non devi esserlo, io non lo sono se devo dirti qualcosa» annuisco arrossendo leggermente «Va bene, Lou» mordo il labbro e noto da lontano un piccolo bar «È qui?» fa cenno di si «Puoi andare a fare la spesa e poi vieni da me, okay?» mi raggiunge e mi fa una carezza sulla guancia, annuisco e mi allungo per baciargli la guancia «Bene» dico «Allora ci vediamo dopo» sussurro «Lasciami le chiavi» aggiungo.

Mi guarda corrucciato «Perché?» domanda «Per le buste della spesa, poi come faccio? Ti vengo a chiamare?» gli prendo una mano per stringerla leggermente con un sorriso, si stringe nelle spalle «Basta che da me poi ci vieni e non vai via» toglie la mano dalla mia e mi passa le chiavi «Non abbiamo un conto in sospeso io e te?» mordo il labbro infilando le chiavi in tasca mentre mi avvio «Si...ci vediamo dopo» lo noto avviarsi verso il bar e faccio un sorrisetto «Stai attenta, per favore» annuisco «Lou, aspetta» lo fermo «I soldi» lo guardo da lontano «Giuro che ti lascio andare poi» mi avvicino di nuovo, lui me li passa «Okay così?» annuisco «A dopo» gli tiro una pacca sul culo e mi avvio verso il supermercato infilando i soldi in tasca.

Attraverso la strada quando mi rendo conto di essere arrivata, Louis aveva ragione, qui ci sono tanti piccoli negozietti utili per le persone che abitano in questi palazzi, appena entro mi ritrovo disorientata, è davvero piccolo ma penso di poter trovare quello che mi serve, passo tra gli scaffali ed infilo tutto nel carrello, non vedo l'ora di tornare da lui, sono contenta che la questione sia risolta, devo ammettere, anche meglio del solito.

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Mi accorgo solo dopo che è il mio turno di mettere la spesa sul nastro, è passata un'ora, ho letto sull'orologio attaccato al muro, fa un rumore fastidioso, pago in fretta e con le buste mi avvio alla macchina per poterle caricare, la richiudo dopo un minuto e decido di entrare nel piccolo bar per chiedere di Lou, spero che gli piaccia questo lavoro...

𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora