Scuote la testa «Smettila di dirmi sempre grazie» lo guardo «No, puoi scordartelo, non sarà mai abbastanza, ti prendi cura di me più di quanto i miei genitori abbiano fatto» ci scherzo e poggio una mano sulla sua coscia per stringerla leggermente, lo noto arrossire «Mhh non dire cazzate» mugugna ed io ridacchio «Non è forse vero, Lou?» mi poggio alla sua spalla ed alzo leggermente la radio quando sento una canzone vecchia, iniziando a canticchiarla per lui che sorride in risposta «La conosci tu?» domando abbassando di nuovo la radio, ora che ci penso, non l'ho mai sentito cantare forse ha una bella voce.Annuisce «Ogni tanto Nathan ascolta la musica» annuisco anch'io «E allora cantamela» lo guardo stringendo leggermente la sua coscia, scuote la testa ride «Nono, meglio di no, se poi si mette a nevicare ti appiccichi ancora di più» mi prende in giro ed io stringo la coscia scuotendo la testa «Siamo arrivati?» domando ignorandolo, lui scuote la testa «Manca poco, ho degli oreo nel cruscotto, puoi mangiare quelli nel frattempo» scuoto la testa «Aspetto la pizza, non voglio mangiarli» ammetto e poi lo bacio sulla guancia «Come vuoi» mugugna e con le dita tamburella il volante facendomi sorridere, quando noto la pizzeria da lontano mi sistemo sul sedile e sposto i capelli dietro alle spalle «Devo scendere con te?» domando.
Si gira verso di me annuendo mentre slaccio la cintura «Menomale, almeno posso far vedere a tutti che sei mio» faccio spallucce scendendo per aspettarlo, si stringe nelle spalle «Non mi guarderà nessuno... fidati» chiude la macchina e si guarda intorno, afferro la sua mano e la stringo «Oh invece si» scuote la testa «Shh non mi guarderanno e lo sai» fa una smorfia «Alle ragazze faccio impressione» lo guardo male «Tu non fai impressione» borbotto come una bimba «Tu sei bellissimo e mio» entro nel locale, lui non mi contraddice facendomi fare un sorrisetto vittorioso «Mh, bene» mi avvicino «Tu che gusto la vuoi?» domando stringendo la sua mano ed aspettando in fila il mio turno dopo aver preso il numeretto «Oh...quella normale ma non la voglio intera» dice «Beh, allora ordiniamone una, possiamo fare a metà» sposto una mano sul suo sedere facendo un piccolo sorrisetto prima di avvicinare le labbra al suo collo.
Scuote la testa ed io metto il broncio «Devi mangiarla intera tu» mugugna, sospiro «No, non ho molta fame» ammetto, mi è passata un po', tiro leggermente tra le labbra la sua pelle e inizio a fargli un succhiotto fregandomene delle persone che ci guardano «Madelyn...» mi richiama e faccio un piccolo sorriso «Ho voglia» dico vicino al suo orecchio e prendo la sua mano per spostarla sul mio sedere prima di sentire il nostro numero essere chiamato «Noi» dico per rispondere ed ordino in fretta le nostre pizze, mi giro a guardare Louis e lo noto fissarmi con una espressione alquanto frastornata e sorrido «Arriva tra poco» annuisco.
Dopo più di dieci minuti ci ritroviamo fuori «Andiamo» mi avvicino alla macchina a passo svelto, prima mi ha lasciata con l'amaro in bocca, mi sarebbe piaciuto venire, cazzo «Piano» si lamenta «Cos'hai? Fretta per cosa?» si massaggia una spalla «Scusa, Lou» entro una volta che ha aperto la macchina «Ho fame» rispondo alla sua domanda, forse hai voglia di essere scopata, è diverso.
Venti minuti dopo finalmente arriviamo a casa e mi affretto a scendere «Sei così silenzioso» mordo le labbra «Ho fatto qualcosa che non andava?» domando mentre esco dalla macchina, lui scuote la testa «È tutto okay» lo guardo confusa e aspetto che lui apra «E allora perchè mi guardi così?» mordo il labbro mentre lui si stringe nelle spalle «È tutto okay» mi ripete «Andiamo, così mangiamo qualcosa» annuisco entrando per andare direttamente in cucina, lui sospira rumorosamente facendomi accigliare mentre lo aspetto notandolo spogliarsi «Che fai?» mi appoggio al muro della cucina per guardarlo con il labbro tra i denti, amo vederlo in questo stato, non c'è cosa più sexy e bella di questo mondo che guardare Louis Tomlinson togliersi la maglia davanti ai miei occhi.
Si gira verso di me e punta i suoi occhi tendenti al grigio nei miei facendomi perdere un battito, cazzo, quanto sono belli «Mi metto comodo» dice buttandosi sul divano con il labbro tra i denti «Per fare cosa eh?» lo sfotto continuando a guardarlo, se c'è una cosa che adoro è prenderlo in giro, amo vedere la sua reazione e amo vederlo ridere per quello che dico e rispondere con quel fare provocatorio che mi manda a puttane in cervello «Non vorrai mica dormire adesso» dico continuando a guardarlo e a passare la lingua sul labbro inferiore, ma lui non fa battute, scuote la testa e lo noto aprire il cartone della pizza per iniziare ad addentarla «Veramente starei mangiando» dice con la bocca piena e annuisco avvicinandomi a lui per sedermici affianco «Mhmh, fai» mi sfilo le scarpe assieme ai pantaloni.
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𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻
FanfictionIl suo profumo mi ricordava la mia infanzia, era un misto tra l'odore dei biscotti di mia madre e le rose che mio padre curava gelosamente in giardino. Poi mi ero accorto che i suoi occhi, così chiari, si guardavano attorno sempre spaesati e probabi...