Leggete lo spazio autrice, it's important.
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Sospiro e guido velocemente verso l'hotel, Dio, detesto i suoi commenti del cazzo, mi fermo poco dopo passandomi una mano in faccia di nuovo, che faccio? Hanno ragione ma posso ignorarle se mi impegno un po', la vera domanda è, voglio farlo davvero?
«Perchè ti sei fermato?» chiede ed io sospiro «Senti...non lo so» che stai facendo? «Ti porto da qualche parte a comprare qualcosa...hai bisogno di vestiti» accendo di nuovo la macchina diretto al primo centro commerciale «Uhm...grazie» idiota, idiota, idiota «Non mi piace il fatto che tu spenda dei soldi per me, dovrei provare a cercare lavoro» stringo forte il volante «No...te lo puoi anche scordare» dovresti tornare in hotel, scopartela e poi fumarti una bella sigaretta.
«Okay, come non detto» sospiro cercando di rilassarmi un po', lo so io che mi ci vuole, un bel pompino e passa tutto, mi fermo al parcheggio del centro commerciale, davvero sto accompagnando una ragazza a comprare vestiti? Teso come sono? Gesù, la tirerò in un camerino per scopare «Sei proprio sicuro?» mi giro verso di lei che a quanto pare ha capito che sono molto nervoso «Mi fai un pompino?» le chiedo «Ehm...ti sembra il momento di chiedermene uno?» mi chiede ed io faccio spallucce «Se non vuoi va bene lo stesso...rimango stressato» mugugno.
«Non voglio averti stressato se devi aiutarmi con i vestiti» dice ed io faccio un sorrisino, non è male come metodo per farti fare un bel pompino «Ma spostiamoci in un posto dove nessuno può vederci» faccio una smorfia «Non ti vedrà nessuno e poi nessuno guarda nelle macchine di altri» cerco di convincerla, lei mi guarda, ha intenzione di farlo o no? «Non ci penso proprio qui, Tomlinson» dice facendomi fare una smorfia ma poi mi accorgo che è vicina al mio orecchio e sento immediatamente i pantaloni stringersi.
«Sei sempre il solito pigrone» dice, forse avrei dovuto chiedere una scopata ma temo che mi avrebbe preso a schiaffi e poi i preservativi sono a casa, la mano di Madelyn si strofina contro la mia coscia «Ma sappi che sono ancora arrabbiata con te» chiudo gli occhi «Puoi comprare tutto quello che vuoi» le dico ansimando «Ah si?» sfrega il naso contro la mia pelle «E nient'altro in cambio?» chiede, vuole un ditalino? Te la sei trovata masochista se le va di farsi toccare dopo che l'hai violentata.
«Come sei cattivo» la sua mano sposta la mia sulla sua coscia e mi abbassa la zip dei pantaloni facendomi rabbrividire «Ti ho dato una seconda possibilità, non la sprecare» dice ed io annuisco lentamente «Voglio solo fidarmi di te» la sua voce si spezza e poi si stacca «Che c'è?» domanda «Torniamo a casa» scoppia a piangere ed io la guardo incredulo, che cazzo le è preso?
«Cazzo, Madelyn» sbatto le mani sul volante e riaccendo la macchina per tornare in hotel, cazzo, cazzo, cazzo e ancora cazzo «S-scusami» dice ed io sbatto ancora le mani sul volante «Cazzo» ripeto accelerando, Pensavi davvero che avrebbe fatto qualcosa con te? Idiota, stringo le mani sul volante «Porca puttana, lo so che nessuno vorrebbe mai stare con me e indovinate di chi è la colpa?» sbotto superando una macchina anche se un'altra ci sta venendo contro.
Madelyn impreca «Sei impazzito?» borbotta «Scusa, ma non ci tengo a morire» sterza ed io sussulto «Sta ferma!» sbraito e la spingo via contro il suo sportello «Vaffanculo, Louis!» urla ma io la ignoro perchè tanto nessuno urla più forte di loro «Non puoi fare così» continua e giuro che se non la smette la picchio «Non voglio morire» a volte la vedo una fantastica alternativa.
«E muoviti a tornare in hotel, non voglio passare un altro minuto qui dentro» dice ed io rallento un po' solo perché davvero non riesco a concentrarmi sulla strada, appena parcheggio esce «Ti aspetto dentro» resto fermo in macchina e mi passo una mano in faccia, Gesù, non ce la faccio così, esco dopo un po' e noto che Madelyn sta parlando con un tizio.
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𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻
FanfictionIl suo profumo mi ricordava la mia infanzia, era un misto tra l'odore dei biscotti di mia madre e le rose che mio padre curava gelosamente in giardino. Poi mi ero accorto che i suoi occhi, così chiari, si guardavano attorno sempre spaesati e probabi...