«Mhh questo mi era mancato tanto» sorride «Tanto» ripete e si avvicina per annusarmi, ridacchio «E a me eri mancato tu» sussurro unendo le nostre labbra dopo avergli girato il viso tirando il suo labbro inferiore lentamente «Alex voleva conoscerti» ammetto «È mio fratello» mi affretto a dire e il suo sorriso svanisce sotto i miei occhi «Lui non ti odia» sussurro «Gli ho spiegato tutta la situazione, ho omesso alcuni particolari ovviamente» lo rassicuro «Lui ci appoggia e prima di venire qui mi ha augurato di trovarti, perchè sapeva che con te sarei stata felice» non so cosa spero di fare dicendo queste cose «E ho convinto i miei a ritirare la denuncia, ma il Dottor Johnson non ha ritirato la sua...sai per il fatto di Liam» dico accarezzandogli lo zigomo.Distoglie lo sguardo e io caccio un sospiro «E sono successe tante altre cose in tua assenza» sussurro «Ma non voglio dirle ora, non voglio che ti arrabbi» mi appoggio alla sua spalla e guardo fuori, magari siamo quasi arrivati e io non me ne sono neanche accorta «Perchè so effettivamente che lo faresti se te lo dicessi» mi avvicino al suo collo per fargli una pernacchia giocosa e farlo ridere «Cosa è successo? Voglio sapere» mi fa cenno di smetterla e lo accontento «Sicuro sicuro?» domando «Ma poi non voglio che mi tieni il broncio, come al tuo solito» lo bacio sulla guancia ed inizio dalla cosa che, secondo me, lo farà dare più di matto, meglio togliersi il pensiero prima «Ho incontrato Harry al supermercato, voleva che io uscissi con lui per un appuntamento ma l'ho esplicitamente mandato a fanculo» mi guardo le dita, non posso dirgli della casa al lago o la mia sorpresa andrà a puttane.
Ridacchia «Questa è la mia bambolina» mi bacia il collo con un sorriso e lo stringo «Non sei arrabbiato?» domando stupita «Wow, hai fatto grandi progressi con la rabbia, Tomlinson» mi alzo quando mi rendo conto che siamo praticamente arrivati «Ora possiamo andare» scendo e lo aspetto guardandolo dal marciapiede, comunque sono passate quasi tre settimane ed è diventato ancora più bello del solito «Non chiamarmi con il mio vecchio cognome» si stringe nella felpa ed io cammino affianco a lui «Non posso?» domando «Non mi piace chiamarti William» ammetto entrando prima di salutare il tipo alla reception «E poi non ricordo il tuo cognome falso» prendo le chiavi e noto il signore farci un sorriso «Buongiorno» saluta Louis ed io allungo la mano verso la sua.
La afferra ed io apro immediatamente la porta appena arriviamo, è quasi ora di cena e fuori è decisamente buio «Stasera stiamo qui? O vuoi andare a casa tua?» domando e gli faccio spazio per entrare richiudendo la porta subito dopo, mi avvicino subito alla valigia e la poggio sulla sedia che è vicino al comò «Sei pronto per il tuo regalo?» sorrido e afferro il piccolo pacchetto incartato da me prima di girarmi verso di lui e porgerglielo con un sorriso a trentadue denti.
Si avvicina a me in una velocità supersonica «Si» dice entusiasta «Cioè...come vuoi» mugugna ed io sorrido, è adorabile quando si comporta così «Oh dai, aprilo, non vedo l'ora di fartele vedere» sorrido come un ebete e mi siedo sul letto picchiettando il posto affianco a me che lui occupa subito per scartare la confezione ed aprire l'album rimanendo a fissare con una espressione indecifrabile la prima foto «Sono belle» sussurro «E ho pensato che le volessi tenere come ricordo» mi stringo nelle spalle «E poi non erano molte, ho pensato che potremmo costruire e immortalare i ricordi più belli per aggiungerli» mi sfilo le scarpe e incrocio le gambe «Però se non ti piace puoi dirlo» ammetto.
Le fissa senza dire niente ed io mordo il labbro, forse ho sbagliato, non avrei dovuto portargliele, troppi ricordi, poi alza lo sguardo dopo averle viste e annuisce leggermente, ha gli occhi lucidi, mi allungo e lo bacio dolcemente sulle labbra «Ora hai me ed io non ti lascerò mai più, mai» gli faccio una carezza sullo zigomo sorridendo subito dopo.
Apre la bocca per dire qualcosa ma ne esce un suono strozzato «Grazie» sussurra poi «Mi mancavano» ammette ed io passo le dita sulla sua nuca «Vieni qui» dico tirandolo in un abbraccio «Loro ti amavano e ti volevano tanto bene, Louis, ricordatelo» sussurro «Anche tua nonna te ne voleva» lo stringo contro il mio petto e gli accarezzo i capelli «Ho trovato anche delle altre cose, sai?» gli bacio la testa lentamente.
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𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻
FanfictionIl suo profumo mi ricordava la mia infanzia, era un misto tra l'odore dei biscotti di mia madre e le rose che mio padre curava gelosamente in giardino. Poi mi ero accorto che i suoi occhi, così chiari, si guardavano attorno sempre spaesati e probabi...