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Sussulto al suono della sveglia e girandomi noto Madelyn sistemarsi sul mio petto, i capelli sparsi ovunque, come sempre, e gli occhi ancora chiusi, oggi la mia bambolina raggiunge i venti, sorrido accarezzandole una guancia «Dio, quanto sei preziosa per me» sussurro baciandole la fronte dolcemente, in genere parlo poco, in genere dimostro poco quello che sento però con lei è tutto diverso, sento di poterle raccontare di tutto, la vedo agitarsi un po' e mi stacco leggermente ma lei si affretta a ritornarmi vicina «buongiorno» sorrido «tanti auguri, bambolina» sussurro accarezzandole ancora il viso lentamente.

«Grazie, Louis» si poggia al mio petto come quando vuole vedere se sono calmo e non teso, non le piace mai quando sono agitato «Hai dormito bene?» mi bacia sul collo ed io mi stringo nelle spalle «È okay» le dico anche se in realtà senza sonniferi ho lo stesso gli incubi nonostante le altre medicine «Sicuro sicuro?» Insiste, è propria una psicologa eh «Non voglio che stai male, mh?» mi guarda negli occhi ed io annuisco «È tutto okay, d'accordo? Sto bene ed averti al mio fianco mi fa stare anche meglio».

«Anche a me rende felice averti affianco» si stacca leggermente ed io la guardo corrucciato «Sai una cosa?» mi guarda negli occhi ed io scuoto la testa per farle capire che non la seguo «Non potevo desiderare un compleanno migliore, solo io e te» si sistema a pancia su mentre io mi giro verso di lei con un sorriso ebete in faccia «Io...te...e il cibo» scuoto la testa ridendo «La solita» mi giro a pancia sotto, lei mi sale sulla schiena facendomi cacciare un mugolio di disapprovazione «Tu lo sai che amo mangiare» scuoto la testa «Forse anche più che scopare con me» mi sistemo meglio «Oh fare l'amore con te è meglio, fidati» sorrido, sono felice che lo pensi, cioè non mi aspettavo che le piacesse tanto «Gra-» non faccio in tempo a finire che le sue magnifiche mani iniziano a massaggiarmi la schiena «Mhh cazzo si».

«Sei così teso, Lou» mugugno delle cose incomprensibili, chissà per quale motivo eh...in realtà credo di essere teso più o meno dal momento stesso in cui sono nato «È la vita che è troppo stressante» ammetto «Anch'io sono stressante mh?» mi bacia la schiena facendomi rabbrividire «Mhh no...lo sai che non lo penso» biascico rilassandomi al suo tocco «Devi andare a lavoro?» annuisco anche se non sono così convinto di volermi staccare da lei e smettere di farmi massaggiare «Anche oggi?» caccio un sospiro, dovrei chiedere un giorno di riposo e Nathan? «Speravo di rimanere con te da soli» mordo le labbra quando la sento poggiarsi alla mia schiena «Chiamerò Nathan e gli dirò che non posso andare» decido di cedere, infondo non le ho regalato niente.

«Grazie, moro» le sue mani si fanno spazio sotto di me per abbracciarmi «Peso?» quasi rido «No, pesi davvero poco» meno delle altre che si sono sedute su di te prima di lei? Nessuna l'ha mai fatto, allungo il braccio verso il comodino e senza neanche bisogno di guardare prendo le scatole che ormai conosco a memoria e le tiro sul letto per cacciarne le pasticche della mattina «Come farai a chiamare Nathan se non abbiamo un telefono?» mordo le labbra «Cazzo» a malincuore credo che dovrò chiedere a quel disgustoso vicino che si diverte a fissare la mia bambolina, che se ne trovi una invece di rompere i coglioni «Chiederò al vicino» mi giro a pancia su per mettermi seduto ed ingoiare le pillole «Mh vuoi che vada io?» per poco non mi strizzo con le pillole ed inizio a tossire «No» riesco a dire tra un colpo di tosse e l'altro, come diavolo le vengono in mente certe idee malsane?

«Tutto okay?» E me lo chiedi anche? Prendo un po' d'acqua e riesco finalmente a smettere di tossire «Perché non è una buona idea? Alla fine lo conosco io e non tu» raccolgo tutto il mio autocontrollo, riesco a non tirarle un ceffone ma mi limito a girarmi verso di lei «Stai scherzando, vero, bambolina?» sforzo un sorriso che a me sembra più una smorfia però, si sposta a cavalcioni «Secondo te?» si morde le labbra e il mio cattivo umore sparisce improvvisamente «Dio, se sei bella» poggio una mano sulla sua guancia, mi piace un sacco quando si morde le labbra «E tu non puoi nemmeno immaginare quanto tu sia bello» prende le mie mani sistemandole ai lati del suo bacino «E puoi stare tranquillo, non esiste nessun altro» inizia ad accarezzarmi la nuca con il pollice e sento i miei muscoli rilassarsi «Tranquillo» biascico «Mia» caccio un mezzo sbadiglio.

𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora