8 (Louis point of views)

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«Lo sai che puoi parlarmene, sono qui apposta» quasi rido, eccolo l'atteggiamento da strizzacervelli che mi ha fatto mandare a puttane le sedute con il dottor Johnson «Qualcuno ti ha fatto arrabbiare?»  chiede ed io sospiro «Se avessi voluto uno strizzacervelli avrei risposto al messaggio del dottor Johnson» le dico borbottando «Smettila di psicanalizzarmi».

«Chi è questo dottor Johnson?» chiede, Gesù, Louis, non riesci proprio a stare zitto eh? Mi pizzico il braccio nervosamente «Nessuno di importante» borbotto cercando di farle tacere anche se so bene che tutto quello che dicono è assolutamente vero, anche che sei un cazzo di coglione? Beh, non avete tutti i torti se la mettiamo così.

Si alza e penso che abbia semplicemente rinunciato a farmi parlare quando sento una sua mano poggiarsi sulla mia guancia «È tutto okay, sta tranquillo» mi accarezza lentamente mentre io la guardo attentamente cercano di convincermi che non scapperà alla prima occasione.

«Io direi...che forse è ancora presto per mangiare, magari possiamo andare in camera...» capisco al volo cosa intende ma sinceramente non ho neanche voglia di una sega per quanto sono nervoso «Anch'io ho pensato ad un regalino per te» mi dice  ma resto fermo facendo una smorfia «Lascia stare...non ho voglia di una sega» spengo la sigaretta ormai finita e rifletto sul fatto che magari potrei fumarne un'altra «Muoviti» dice «Non sai di cosa si tratta» mi tira per un braccio mentre io serro la mascella e poggio la mano sulla sua, devo davvero controllarmi ma lei non la rende un'impresa facile.

«Scusa» dice e mi molla mentre io mi tocco il polso, detesto che gli altri cerchino di imporsi ma lei vuole fare qualcosa di carino quindi salgo le scale «Volevo solo farti muovere» mi dice e una volta raggiunta la cima della scala le porgo la mano «Forza, portami dove vuoi andare» le dico, devo provare ad essere gentile no?

Mi tira fino alla sua camera e ringrazio il cielo che non sia voluta entrare nella mia «Non puoi nemmeno immaginare che sorpresa sto per farti» mi dice e non mi da il tempo di ribattere che mi sta già spogliando «Che cazzo stai facendo?» siamo ancora sulla porta ed io ho già quasi il cazzo fuori dai pantaloni.

Mi spinge sul letto e riesco a non caderci come un salame solo perché mi reggo con le mani «Siediti» mi dice ma lo sono già e noto anche di essere piacevolmente nudo dalla vita in giù.

Mentre lei procede con la maglia io tolgo anche le scarpe in modo da sfilare del tutto pantaloni e boxer, poi mi guarda negli occhi ed ho un brivido, cazzo, sono così famelici stasera, per la prima volta posso dire che la convincerei anche ad andare a letto insieme se mi impegnassi e se non fosse una psicologa del cazzo, mi fa un sorriso malizioso, stasera è tutta decisa, prende il mio cazzo in mano ed inizia a muoversi lentamente facendomi mordere le labbra «Poi mi chiederai di farlo ancora e ancora» capisco immediatamente cosa vuole e una scarica mi passa dritta per la schiena ed arriva in mezzo alle gambe, una frase e sono già di marmo, questa ragazzina ha fin troppo potere su di me.

Neanche mi accorgo che le sue labbra si sono posate sulle me per un istante e poi sono finite dritte sul mio collo cosa che mi fa gemere davvero senza contegno, ha già scoperto il mio punto più sensibile, cazzo, scende verso il petto dove fa un piccolo succhiotto, cazzo è davvero brava per non averlo mai fatto, magari mente e non è vergine, non è il momento di pensarci.

«Devi aiutarmi però» dice mentre scende sulla pancia e si inginocchia guardandomi rossa in faccia di eccitazione o imbarazzo, non lo so, sinceramente non m'interessa neppure, resto zitto per vedere cosa combina da sola, noto con piacere che toglie i capelli di mezzo e poi si avvicina alla mia erezione molto lentamente, troppo, zitte.

Caccio un sospiro di sollievo quando finalmente inizia a passarci la lingua e sposto d'istinto una mano nei suoi capelli per spingerla a prenderne di più in bocca, fa come le comando ma del tutto arbitrariamente inizia a passare la lingua mentre si muove lentamente «Oh cazzo si» mugugno mordendo le labbra e stringendo i suoi capelli più forte.

𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora