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Cinque minuti dopo arriviamo al bar e appena Louis spegne la macchina mi attira in un abbraccio, che io definisco spacca ossa, sorrido e lo stringo respirando il suo odore «Io ti giuro che non c'ho pensato neanche per un istante» continua a rassicurarmi ed io lo bacio sulla guancia «Shh, lo so, scusa, sono troppo gelosa» aggiungo stringendolo prima di staccarmi.

Scuote la testa «No, io ti amo così come sei, non voglio che cambi» mi guarda «Oh beh, ai suoi ordini capo» gli faccio una linguaccia e scendo «Muoviti» no, forse è meglio che lui ti tenga, penso che farai fuori qualcuno oggi «Andiamo» chiude la macchina e mi raggiunge, sorrido e prendo la sua mano avviandomi verso la porta.

Appena entriamo mi guardo intorno e quando noto Liam salutarci ricambio cercando con lo sguardo la stronza, ma che ore sono? È in ritardo, pazienza, l'aspetterò qui, tanto l'unica cosa che voglio fare è scambiare due chiacchiere.

Mi giro verso Nathan appena lo sento parlare «Sei in ritardo» dice guardandoci, Louis risponde che abbiamo avuto un imprevisto e inizia a trascinarmi verso la porta dell'ufficio «Vieni?» annuisco seguendolo fino alla sua scrivania per sedermi sulle sue gambe dopo che si è seduto «Eccola qua» ride Louis e mi passa le cose da sistemare così inizio e cerco di sentire se quella è arrivata, Louis non se lo aspetterà mai, ma se lo merita, non si devono mai toccare le cose che sono mie, soprattutto Louis che è la persona più importante che ho «Puoi sistemarci dentro anche queste nuove pratiche?» annuisco sistemandomi meglio, mi giro a guardarlo e gli bacio la guancia «Lo sai che ti amo, si?» sussurro dolcemente e gli faccio una carezza sulla guancia, brava, meglio non destare sospetti.

«Umh anch'io, bambolina» sento finalmente la stronza entrare, da oggi in poi la chiamerai riccioli d'oro, certo, è bionda, ha i capelli ricci e sembra a vista innocente ma invece è una stronza «Vado in bagno» mi alzo notando Nathan uscire dall'ufficio per raggiungerla ed io non aspetto la risposta di Louis avviandomi fuori.

Appena mi rendo conto di averla a pochi metri la guardo così male che quasi mi evita «Oh ciao, ci sei anche tu» fa una smorfia ed io mi avvicino a lei «Si, qualche problema?» domando, sono nervosa «Whoa, whoa, che hai Madelyn?» sento Nathan parlare ma lo ignoro «Ho solo che questa stronza ci ha provato con il mio ragazzo» rispondo e la sento ridere «Sul serio? Ma non è vero!» dice così con una voce acuta che mi fa fare una smorfia «Louis è un bugiardo» aggiunge guardandomi e la noto fare un mezzo sorrisetto soddisfatto, vuole proprio essere picchiata...

«Tu sei una bugiarda» aggiungo e la spingo leggermente quando mi rendo conto di non aver più pazienza «E tu sei solo una bambina che non sa badare al suo ragazzo» mi spinge e sento i nervi a fior di pelle, vuole la guerra? «Non toccarmi mai più» se le do corda finisce che passo dalla parte del torto ed io non voglio «Altrimenti che fai eh? Mi picchi con le tue manine delicate?» mi sfotte e noto Liam guardarci preoccupato «Oh possono farti molto male» subito dopo sento la sua mano afferrarmi i capelli.

Subito due braccia la tirano via e capisco che è stato Liam «Sei impazzita?» domanda quest'ultimo alla bionda ed io rimango semplicemente ferma «Non provarci mai più con il mio ragazzo o ti spezzo le gambe» aggiungo «Fanculo, prima o poi riuscirò a scoparmelo» dice solo per infastidirmi e decido di andarmene sul serio in bagno per evitare il peggio, mi chiudo la porta alle spalle ed inizio a respirare profondamente, non posso credere che stavo per fare una rissa, non l'avrei mai pensato, è stata una bella sensazione però, ora capisco Louis «Bambolina, sono io» sento la voce di Louis dopo poco e respiro ancora profondamente «Ehy» apro la porta per lasciarlo entrare.

Me lo ritrovo con un sorriso sulla faccia «Tutto okay?» domanda allargando le braccia e non ci penso due volte affondando la faccia nel suo petto «Mi dispiace» dico solamente «Ma dovevo farlo» ammetto mugugnando a causa della sua felpa «È tutto okay» mi rassicura passando le dita tra i miei capelli mentre io respiro il suo odore sorridendo «Non sei arrabbiato con me?» domando alzando lo sguardo verso il suo «No, io sono molto più geloso di te e quindi non ho alcun diritto di dire nulla» gli stampo un bacio sulla labbra «Mhmh» sussurro «Ora torna a lavorare, non avrei dovuto fare di testa mia» prendo la sua mano «Ma lei mi ha provocato dicendo che ti avrebbe scopato e che sono una ragazzina» spiego.

𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora