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Mi bacia la fronte «Mhh dove vai?» biascico allungando il braccio verso di lei e sistemandomi a pancia sotto «Mi vesto» mi lamento perché non ho alcuna intenzione di alzarmi «muoviti» mi tira una pacca sul sedere facendomi ridacchiare «Ti piace?».

«Tanto» piace a molti, ad essere sinceri «Sei andato  in palestra per caso?» mi sale sulla schiena mentre io rido «Mi ci vedi a parlare con loro tra una ventina di persone?» rido «Nah, ma potevi creartela a casa» mi lascia un piccolo bacio sulla schiena «Ho altri hobbies» ammetto «Ah si? Quello di rapire ragazze?» borbotto delle cose incomprensibili «Sto scherzando» si certo «Muoviti» si alza ed io borbotto ancora «No...dipingo».

«Davvero?» come se non lo sapesse, ha rovistato nella tua roba «Che cosa dipingi?» mi stringo nelle spalle «Lo sai già: hai rovistato nelle mie cose e alcuni disegni erano appesi nella tua camera... a mia nonna piacevano».

«Oh Lou, queste rose sono davvero meravigliose, credo proprio che le metterò in un quadro» sorrido «Stanotte non...riuscivo a prendere sonno» ammetto e lei mi guarda seria, come se volesse rimproverarmi ma poi sorride «Non fa nulla...puoi riposare un po' dopo pranzo, okay?» annuisco mentre lei sistema il disegno in cornice.

«Hanno un significato particolare?» sento il cuore accelerare «Io non...saprei» mento anche se un significato particolare ce l'hanno sicuramente «Mhh qualcosa devono pur sempre rappresentare, no?» posso raccontarle quello che significano o mi tradirà di nuovo? Devo fidarmi di lei se voglio che le cose funzionino, no? «Prendi i disegni e chiedi» le dico cacciando un sospiro «Questo» alzo la testa e noto il disegno della rosa con le spine insanguinate «Mio padre le coltivava in giardino e sul balcone della camera, dopo che è morto non sono più riuscito a disegnarle senza sangue» mugugno girandomi di nuovo al ricordo di mio padre che tagliava le rose e le curava mentre io lo guardavo.

«Lo sai che le rose sono il mio fiore preferito?» mi accarezza i capelli ed io faccio un mezzo sorriso «Ah si, bambolina?» domando «Si, ma nessuno me ne hai mai regalate» devo ricordarmi,  così se mai dovesse arrabbiarsi con me potrei farmi perdonare «Questo?» mi giro ancora e noto quella specie di uomo che mi ritrovo spesso nei sogni con attorno delle rose «È davvero bello» mordo le labbra, nessuno l'ha mai pensato dei miei disegni apparte mia nonna «Puoi prenderlo» le dico sistemandomi meglio «A volte mi sveglio abbastanza confuso...quando disegno dopo un incubo a volte i ricordi e i sogni si mescolano» immagini dei miei incubi mi passano per la testa «Quell'uomo è nei miei sogni...le rose già sai».

«Ti fa del male?» domanda ed io non rispondo, pensa che un uomo del genere possa farmi del bene? 

Si stende affianco a me e mi tira sul suo petto accarezzandomi, mi rilasso al suo tocco stringendola con un braccio «Sai...vorrei per un attimo prendermi tutti i tuoi problemi per farti provare la sensazione di libertà» sento il cuore accelerare «Ma penso che non si possa ancora fare» la stringo forte tirando su col naso «Hai mai immaginato un mondo senza loro?» mi chiede ed io sospiro «A volte sembrano sparire, non le sento per un po' e penso che non torneranno ma poi ci sono sempre» a volte quasi mi spavento se non le sento, senza di loro sono definitivamente solo.

«Mi ricordano che inferno di vita vivo, quanto è incasinata la mia mente e quanto solo sono e sarò per sempre» mi passo una mano in faccia quando mi rendo conto di avere gli occhi lucidi «Ma tu non sei solo» infatti avrai sempre noi, lo sai già, deglutisco perché effettivamente lo so benissimo «Tu hai me, lo sai, vero?» mi accarezza ed io annuisco lentamente anche se non ne sono per niente sicuro.

«Ora andiamo?» mi sposto mettendomi seduto, è meglio andare «Non pensarci» beh, se loro non parlassero sempre sarebbe più facile «O stasera non faremo niente» mi giro verso di lei guardandola corrucciato, vuole scopare di nuovo dopo che il vicino si è lamentato dei rumori durati tutta la mattina? «Che c'è? Devo imparare solo ad essere più silenziosa e poi questi affianco non c'erano prima» incrocia le braccia al petto e mi guarda con il labbro tra i denti.

𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora