Mi passo una mano in faccia, non ho dormito, è notte, sono ricercato e corro a centocinquanta miglia orarie con una pistola nei pantaloni, però potrebbe andare peggio, potresti dover andare in bagno, decido di ignorarle perchè in questo preciso istante mi sarebbe più utile una padella piuttosto che avere loro in testa, mi limito a correre più veloce che posso si strade buie e deserte con la testa piena di pensieri del tipo «Mal che vada puoi sempre schiantarti contro un muro».«Dove andremo?» mi chiede ma la ignoro del tutto continuando a guidare in fretta «Okay, okay, mi dispiace» dice ed io sospiro, la sento muoversi sul sedile, non possiamo fermarci e significa che non posso dormire stanotte, almeno non finché abbiamo passato il confine.
///
Mi passo una mano in faccia quando due ore dopo sto guidando alla stessa maniera ma che ho molto più sonno di prima, non posso rallentare ma non ho voglia di schiantarmi da qualche parte, non so in che stato dell'America siamo, so solo che devo arrivare in Messico il prima possibile.
«Louis, possiamo fermarci?» chiede ma in risposta accelero, non possiamo fermarci anche se sto per crollare dal sonno e sto correndo ben oltre il limite consentito, la prima fermata che fai la scopi senza pietà, annuisco.
«Devo andare in bagno» dice ed io mi passo esasperato una mano in faccia «Non m'interessa un cazzo del fatto che devi pisciare, okay? Potevi pensarci prima di chiamare la fottuta polizia» rallento un po' perchè mi accorgo che le ruote iniziano a slittare e l'ultima cosa che voglio è perdere il controllo dell'auto, Beh dai a questa velocità potrebbero ritrovare un tuo orecchio, guarda il lato positivo, scuoto la testa per scacciarle via.
Risponde ma la ignoro di nuovo, sono stanco, non pensarci, se vi fermate siete fregati «Sono» le correggo sospirando «Non c'è nessuno, puoi fermarti» insiste ed io inchiodo, calmo, ora devi restare calmo «Devi smetterla» le prendo il viso in una mano e la guardo fisso negli occhi «Devo assolutamente andare in bagno» mi prega «Va bene anche qui» la lascio «Un minuto, e se non ti muovi esco e ti scopo» borbotto spingendola.
Esce velocemente, la guardo mentre si sistema e fa quello che deve fare, effettivamente ci mette meno di un minuto e risale in macchina, effettivamente potresti uscire e fartela, scuoto la testa «Non è il momento» appena chiude la porta riparto velocemente, prima passiamo il confine, prima mi sentirò meglio.
«Sei stanco?» domanda ma la ignoro del tutto «Devo sbrigarmi» borbotto correndo verso il prossimo stato ancora ed ancora «Louis forse è meglio che ti fermi un po', non voglio fare un incidente» dice, ora ti dà anche ordini eh? «Non provarci neanche, se davvero ne ho voglia mi lancio a duecento miglia orarie contro un muro e tu devi stare zitta. Non prendo ordini da una puttanella come te» accelero ancora.
Accende la radio ed io sospiro, non so in che cazzo di stato siamo, so solo che non ho la minima voglia di guidare per tutto il giorno «Sai dirmi almeno dove vuoi andare?» chiede ed io sospiro «Oltre il confine» borbotto, non eri tenuto a dirlo «Allora c'è molta strada da fare» dice ed io faccio spallucce accelerando di poco quando mi accorgo che siamo ormai fuori città in una strada deserta.
Mi passo una mano in faccia quando mi accorgo che per poco non do una testata al volante, ho davvero sonno e fuori è di nuovo buio, se non arriviamo subito alla dogana la notizia si spargerà ovunque e non riuscirò ad attraversare il confine «Ehy» sussulto quando dopo qualche instante Madelyn si stiracchia «Quello è il confine?» ho un sussulto al cuore quando vedo il casello della dogana, cazzo, sono talmente assonnato che non me sono neanche reso conto «Tutto okay?» mi guarda ed io mi giro a guardarla un secondo prima di fermarmi.
«Non fare scherzi» le metto la mano sulla tasca dei miei pantaloni per farle notare la pistola, Se ti scoprono un colpo in testa e via, tanto non c'è niente da perdere, annuisco «Buonasera, signore» il poliziotto mi guarda ed io sforzo un sorriso, lascia perdere non hai un bell'aspetto, effettivamente devo avere gli occhi rossi e cerchiati «Come mai viaggiate di notte?» chiede ed io cerco una scusa plausibile.
STAI LEGGENDO
𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻
FanfictionIl suo profumo mi ricordava la mia infanzia, era un misto tra l'odore dei biscotti di mia madre e le rose che mio padre curava gelosamente in giardino. Poi mi ero accorto che i suoi occhi, così chiari, si guardavano attorno sempre spaesati e probabi...