11 (Madelyn point of views)

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Fisso la strada per quelle che mi sembrano ore ma saranno passati a malapena pochi minuti «Dove andremo?» sta andando troppo veloce e non mi sento fottutamente tranquilla, lontano, ovviamente, sarebbe troppo rischioso rimanere qui e l'unica meta dove non saremmo ricercati è il Messico.

Quando mi ignora completamente caccio un sospiro «Okay, okay, mi dispiace» sussurro e decido di rimanere completamente in silenzio, mi sfilo le scarpe e mi raggomitolo sul sedile affianco al suo, sono in ansia e spero che non succederà nulla mentre siamo in viaggio, lui continua a non rispondermi e chiudo gli occhi appoggiandomi con la testa alle ginocchia, chissà dove alloggeremo, magari in qualche posto carino.

Non credo che riuscirò a chiudere occhio con Louis che guida, un bambino sarebbe più affidabile di lui in questo momento e, soprattutto, mentre è in queste condizioni.

Poche ore dopo mi rendo conto che sta ancora guidando, mi ero appisolata per un po' «Louis possiamo fermarci?» domando, non so dove siamo, ma devo andare in bagno e sgranchirmi le gambe, lo sento accelerare e caccio un sospiro «Devo andare in bagno» dico poggiandomi con la testa al sedile, se continua di questo passo ci fermeranno.

Si passa una mano in faccia «Non m'interessa un cazzo del fatto che devi pisciare, okay? Potevi pensarci prima di chiamare la fottuta polizia» dice e finalmente rallenta, prendo un grande respiro «Okay okay» dico e mi raggomitolo di nuovo per guardare fuori, è quasi mattina, guardo dietro di noi e non noto nessuno «Non c'è nessuno, puoi fermarti» decido di insistere, devo andare in bagno o rischio di farla qui dentro.

Sussulto quando frena improvvisamente «Devi smetterla» mi prende il viso con una mano e fisso i suoi occhi «Devo assolutamente andare in bagno» quasi lo prego «Va bene anche qui» aggiungo senza staccare lo sguardo dal suo.

Mi lascia «Un minuto, e se non ti muovi esco e ti scopo» borbotta ed io annuisco facendo in fretta, è imbarazzante ma è l'unico modo per farlo fermare un po'.

Dopo nemmeno un minuto ho finito, mi tiro su i pantaloni e mi stiracchio, sbaglio o mi stava praticamente fissando? Arrossisco e mi avvicino alla portiera per rientrare «Fatto, grazie» sussurro.

Riparte quando ancora mi sto mettendo la cinta «Sei stanco?» domando e mi tolgo di nuovo le scarpe, le avevo appena messe, non mi risponde così mi limito a sistemarmi meglio e a girarmi per guardare la strada «Devo sbrigarmi» borbotta ed io sospiro guardando la strada «Louis forse è meglio che ti fermi un po', non voglio fare un incidente» decido di parlare e mordo il labbro, abbiamo un sacco di ore ancora e potremmo benissimo fare qualcosa insieme, ma dubito, siccome ce l'ha a morte con me.

«Non provarci neanche, se davvero ne ho voglia mi lancio a duecento miglia orarie contro un muro e tu devi stare zitta, non prendo ordini da una puttanella come te» accelera ancora facendomi poggiare contro il sedile, decido di non parlare e accendo la radio per sentire qualche canzone, almeno questo dovrà lasciarmelo fare.

Ascolto la musica e chiudo gli occhi «Sai dirmi almeno dove vuoi andare?» domando sbuffando ed inizio a giocherellare con la felpa, sospira «Oltre il confine» borbotta, come previsto «Allora c'è molta strada da fare» sospiro e mi sistemo sul mio posto, tra di noi l'aria è tesa e se passo ancora un altro minuto qui dentro mi verrà voglia di buttarmi dal finestrino ed uccidermi, forse è meglio dormire, Madelyn.

Fa spallucce accelerando di poco e sospiro rimanendo completamente immobile, tra un paio d'ore inizierà a farmi male il sedere, a quanto leggo sui cartelli il Messico è veramente troppo troppo lontano.

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Sbadiglio quando mi rendo conto di essermi addormentata, mi stropiccio gli occhi e noto Louis ancora a guidare, alla stessa velocità.

𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora