È passato quasi un anno da quando viviamo qui e ormai mi sono abituata a vivere al freddo, in questi mesi sono tornata a Jacksonville per poter prendere tutto il necessario da portare qui, in Norvegia, non sono potuta andare con Louis, per ovvi motivi, per fortuna non è successo niente di grave, sono tornata dai miei e loro hanno accettato la cosa e ovviamente ogni tanto ci sentiamo per sapere le novità, Louis era spaventato, pensava che non sarei più tornata e invece sono qui, affianco a lui in questo letto meraviglioso.Ricordo ancora la prima volta che sono entrata qui dentro: non potevo crederci, non potevo credere che avesse trovato una casa così maledettamente bella, era come la volevamo «Sveglia pigrone» sussurro avvicinandomi al suo orecchio quando mi rendo conto dalla sveglia che è tardi, oggi Louis ha il giorno libero, Hans, il suo capo, ha deciso così, me l'ha presentato e loro mi hanno accolto come se fossi loro figlia, ho imparato anche il norvegese stando qui e ogni volta trovo sempre più facile parlarlo.
Mi appoggio con la testa al petto di Lou e respiro il suo buon odore, ho sentito dalla televisione che oggi ci sarà l'aurora boreale, io e Louis siamo eccitati al solo pensiero, l'aspettavamo da tempo, non vedo l'ora di poterla osservare con lui, in questi giorni poi, lui si comporta in modo strano, è come se mi nascondesse qualcosa ma puntualmente, ogni volta che voglio chiedere cosa mi nasconde lui cambia discorso o riesce a distrarmi, purtroppo Louis per me è un libro aperto e riesco veramente a capire tutto.
Sorride leggermente ed io alzo il viso allungandomi per baciarlo sulle labbra «Buongiorno, stallone» lo sfotto spostandomi più in alto per sfregare il naso contro la sua guancia, se c'è una cosa che amo è farlo, ora che la sua barba è più lunga trovo piacere nel farlo, apre gli occhi e cerca le mie labbra unendole subito dopo «Pronta per oggi?» annuisco, non vedevo l'ora «Sarà una giornata molto eccitante, bambolina» dice chiudendo di nuovo gli occhi «Eccitante in che senso, eh?» in questi ultimi mesi ci stiamo capendo di più, siamo molto più intimi e tra di noi va tutto divinamente, Louis qualche volta ha le sue ricadute ma sono qui apposta per farlo sentire bene, devo anche ammettere di essere diventata un po' più spinta, perchè abbiamo sperimentato cose nuove di cui ormai non posso fare a meno.
Mordo il suo labbro inferiore giocosamente e mi sposto meglio per poterlo stringere tra le mie braccia e riempirlo di baci lenti e dolci, privi di malizia «Mhh dovrai aspettare per mostrarmi quanto sei diventata ninfomane» ride facendomi ridacchiare a mia volta e passo le dita tra i suoi capelli per scompigliarli «Oh sh, so che sotto sotto ti piace» gli faccio una linguaccia e mi sposto da lui per alzarmi «Andiamo a fare colazione, amore» lo guardo.
Si gira a pancia sotto per infilarsi sotto al mio cuscino, metto il broncio «Non ho mai detto il contrario e non ho fame quindi la colazione non la voglio» dice con le parole distorte a causa del cuscino «Devi mangiare e non farmi incazzare» è stata dura farlo riabituare a mangiare, un incubo direi, non si sa le volte che ho litigato con lui per questo, mi fa fottutamente incazzare quando si comporta così, io ci provo e ci metto tutta la buona volontà ma quando vedo che non viene rispettata mando a fanculo tutto «Va bene, è avanzato il dolce al latte di ieri sera?» annuisco «Sì, e bravo, alza il tuo bel culo» dico, oggi ho deciso che non andrò all'università, voglio dedicare il mio intero weekend al mio bellissimo fidanzato, è da tempo che non mi prendo qualche giorno di pausa.Louis ha insistito che io mi iscrivessi di nuovo alla facoltà di psicologia per prendere finalmente la laurea ed io non ho potuto fare altro che accettare, mi ha praticamente costretta, sono contenta però che non mi faccia storie sul fatto di fare nuove amicizie e che non è geloso a tal punto di non lasciarmi uscire di casa, come accadeva quando ci siamo conosciuti, mi infilo i calzini in fretta e soltanto con la felpa di Lou mi avvio in cucina, so che lo fa impazzire quando lascio le cosce scoperte per andare in giro per casa ma oggi ho voglia così e mi piace troppo vedere la sua espressione contemplativa nei miei confronti mentre osserva ogni minimo dettaglio, anche se ormai conosce già tutto alla perfezione.
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𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻
FanfictionIl suo profumo mi ricordava la mia infanzia, era un misto tra l'odore dei biscotti di mia madre e le rose che mio padre curava gelosamente in giardino. Poi mi ero accorto che i suoi occhi, così chiari, si guardavano attorno sempre spaesati e probabi...