Sospiro aprendo la porta di casa, due settimane che continuiamo con le medicine e non saprei dire se le cose vanno meglio o peggio, dormo un po' di più, ho meno attacchi di panico e mangio almeno una volta al giorno ogni giorno, il che può sembrare normale ma in realtà per me non lo era, Madelyn è felicissima e crede che le cose vadano a gonfie vele ignorando il fatto che spesso lavorare mi è impossibile «Madelyn» la richiamo sospirando e noto che non mi viene incontro come fa di solito, ho un tuffo al cuore «Madelyn...» affretto il passo verso il soggiorno ma non la trovo «Madelyn» tiro un sospiro di sollievo quando la vedo in cucina «Ehy» mugugno.Si gira verso di me correndomi incontro e saltandomi in braccio «Come sta il mio moro preferito?» la prendo al volo e finisco per stamparle tutte e dieci le dita sul culo, se ci fossero state loro avrebbero fatto una battuta sarcastica, non le sento da un po'... «Se non mi rispondi niente bacio» mi dice ed io sussulto, non le ho risposto, cazzo «Uhm...bene...bene» annuisco mordendo le labbra. «Ho preparato la cena» scende allungando la gamba verso il pavimento «Che hai preparato?» mi siedo al tavolo guardandola «Carote e carne, va bene, signor Tomlinson?» mi dice sedendosi affianco a me «O non le piace?» mi bacia la spalla ed io mi stringo nelle spalle «È okay» mugugno prendendo la forchetta per mangiare qualcosa.
«È buona» mastico con gusto il pezzo di carne in bocca, voglio godermi i sapori finché le medicine non mi faranno diventare tutto odioso «Sono contenta che ti piaccia» poggio una mano sulla sua coscia «Sei davvero brava» mi faccio più vicino «Grazie, Tommo» faccio una smorfia al soprannome «Non mi hai mai chiamato così» mugugno «Hai ragione» annuisco, si lo so «Non ti piace?» mi stringo nelle spalle «Non ci sono abituato» ammetto «Ti ci abituerai» la sua piccola mano avvolge completamente la mia coscia e mi viene spontaneo muovermi sulla sedia e stringere le gambe «Guarda che puoi parlare, non ti mangio mica, Lou» dice con le labbra vicine al mio collo ed io mi sento avvampare «C-cosa vuoi che ti dica?» mugugno, Dio, da quando loro non ci sono mi sento così dannatamente nudo di fronte a lei, impacciato come se non avessi mai scopato in vita mia «L'inesperta dovrei essere io in questa situazione, non tu» ad essere sincero quando scopo sono loro a dirmi tutto quindi sono più inesperto di lei.
Poi si sposta dal mio collo, mi gira il viso e mi lascia un piccolo innocente bacio sulle labbra «Ciao, bellissimo» sorride ed io mi alzo «Io...vado in camera» anche se in realtà è solo una scusa per andare di là e fare mente locale di quante cose so fare senza il loro aiuto...poche, credo, il sesso è sempre stato il loro ambito, io mi limitavo a darci retta, ma da qualche parte nella mia testa devono essere no? decido che per oggi ho pensato abbastanza e senza pensarci due volte mi spoglio e mi metto a letto lasciando stare il sonnifero, spero che a Madelyn non venga voglia di controllare se l'ho preso o meno, il mio sonno con i sonniferi è completamente privo di sogni e a me piaceva sognare, mi sentivo normale lì.
Sussulto quando sento Madelyn sedersi sul letto «eccomi» si gira verso di me «Ehy» mordo nervosamente l'interno guancia, mi sembra di avere di nuovo sei anni e di nascondere a mia nonna che non prendevo le medicine «Hai preso il sonnifero?» dice allontanandosi «Si...» rispondo cercando di essere sicuro di me, cazzo, sono un casino «Se non la prendi poi non svegliarmi quando avrai un attacco di panico e loro di nuovo in testa» si gira, perchè diamine devo sentire la mancanza di quelle maledette voci? «Buonanotte» sussulto girandomi verso di lei «Non fare così...ti prego» sussurro facendo aderire perfettamente il petto alla sua schiena «E come dovrei comportarmi?» mi prende una mano e la posa sulla sua pancia «È difficile» ammetto calmo, gli stabilizzanti fanno il loro dovere «Lou, devi prenderle» si gira verso di me, perché devo farlo? Non le piaccio come sono sul serio? «Non stai meglio senza di loro che fanno confusione?» mi accarezza la guancia ed io sospiro «No, non sto meglio» mugugno.
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𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻
FanfictionIl suo profumo mi ricordava la mia infanzia, era un misto tra l'odore dei biscotti di mia madre e le rose che mio padre curava gelosamente in giardino. Poi mi ero accorto che i suoi occhi, così chiari, si guardavano attorno sempre spaesati e probabi...