27 (Louis point of views)

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«Respira» la voce di Madelyn mi arriva alle orecchie ma a me sembra sinceramente lontanissima «Va tutto bene» annuisco ad occhi chiusi portandomi le mani in faccia, perchè deve sempre essere tutto così complicato? Vorrei tanto che le cose con Madelyn fossero diverse, io vorrei essere diverso, ma non posso «Ehy» mi toglie le mani dal viso, si avvicina al mio orecchio ed io mi rilasso un po' «Tu sei perfetto anche con loro in testa, sai?» caccio un sospiro, non lo pensa altrimenti non avrebbe mai pensato di farmi riprendere le medicine dato quanto sono pesanti.

«Ma sai benissimo anche tu che non ne hai bisogno, sei forte, intelligente e so benissimo che puoi farcela» la sua mano tra i capelli mi fa chiudere gli occhi e sono quasi vicino ad addormentarmi «Non mi interessa se metterai su ciccia, se sarai taciturno più del solito, io ti troverò sempre perfetto» riapro gli occhi guardando fisso di fronte a me «Sarai sempre il mio moro preferito» vorrei che fosse così, che andasse sempre tutto per il verso giusto ma forse non siamo fatti per andare dritti, dobbiamo sbandare ogni tanto «Non ti lascerò, non sarai più solo e qualsiasi decisione prenderai io ci sarò» se fa così non riesco a dirle no, non riesco a deluderla se mi dice queste cose «Non posso farcela e sicuramente le odierò ogni giorno di più ma devo farlo, giusto? È meglio così per tutti se loro ne restano fuori...troverò il tempo per correre un po' e magari riesco a mantenermi stabile, mi sfogo un po' e poi torna tutto normale» non riesco a guardarla anche se lei li è così vicina che fra poco scavalcherà il sedile per venire da me.

«Verrò anch'io» ride «Almeno potrò romperti i coglioni» annuisco e mi stacco per riaccendere la macchina, le cose andranno bene davvero? Non lo so, so solo che per Madelyn sento cose mai provate prime, mai sentite per nessun essere vivente, so che mi conosce, so che posso essere me stesso «Mi hai fatta preoccupare, Lou» mi stringo nelle spalle «È che...mi hai mandato in confusione, fino a questa mattina volevo a tutti i costi che prendessi tutte le medicine ed ora arrivi e mi dici che posso non prenderne» guido verso il bar, sono quasi in ritardo, cazzo «E la confusione mi fa venire gli attacchi di panico».

«Scusa, avrei dovuto dirtelo quando stavamo uscendo di casa per evitare il litigio» scuoto la testa «No, voglio che mi dici sempre e solo quello che pensi, mai devi camuffare i tuoi pensieri, okay?» se inizia a farlo prima o poi si sentirà in gabbia e scapperà via «Non l'ho mai fatto» scuoto la testa «Solo che ero titubante» scuoto ancora la testa «Non devi esserlo, io non lo sono se devo dirti qualcosa» ammetto «Va bene, Lou» mi dice e finalmente vedo il bar «È qui?» annuisco mordendo le labbra «Posso venire con te o devi aspettare?» scuoto la testa «Puoi andare a fare la spesa e poi vieni da me, okay?» chiudo la macchina e mi avvicino a lei accarezzandole una guancia.

Si allunga per baciare la mia «Bene, allora ci vediamo dopo» annuisco mordendo le labbra «Lasciami le chiavi» la guardo corrucciato, le lascio le chiavi? E se le prende e scappa? Non dovrei più pensare queste cose, no? Stringo le chiavi tra le dita «Perchè?» domando «Per le buste delle spesa, poi come faccio? Ti vengo a chiamare?» mi stringo nelle spalle «Basta che da me poi ci vieni e non vai via» tolgo la mano dalla sua per darle le chiavi «Non abbiamo un conto in sospeso io e te?» annuisco lentamente «Si...ci vediamo dopo» sorrido andando verso il bar «Stai attenta, per favore».

«Lou, aspetta» mi dice ed io mi giro di scatto «I soldi» cazzo, è vero, prendo il portafogli «Solo questo e ti lascio andare» faccio spallucce e le do quello che le serve «Okay così?» aggiungo «A dopo» mi tira una pacca sul culo facendomi sussultare ma non mi giro e continuo a camminare verso il bar «Ehy» Nathan mi saluta ed io faccio un cenno del capo «Tutto okay? Ho sentito che c'era parecchio traffico e ammenoché non hai dormito tutta la notte direi che ci sei rimasto imbottigliato dentro» ride, sembro troppo sfigato se gli dico che sono successe entrambe le cose? «Si...traffico» taglio corto e mi siedo alla scrivania, lui capisce e tace, in queste settimane ha imparato a capire quando non sono in vena di cavolate fraterne, non sono proprio il tipo.

𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora