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Quando Nathan arriva io sono completamente immerso nel mio lavoro e neanche mi accorgo che è entrato «Che ci fai tu qui?» alzo lo sguardo e lo noto fissarmi corrucciato «Ho pensato che fosse il caso di arrivare in orario» taglio corto e mi sistemo meglio sulla sedia, lui non mi chiede niente, sa meglio di me che quando sono poco di buonumore è meglio lasciarmi perdere ed è quello che fa finché fuori è completamente buio ed è ora di andare a casa «Dovresti andare e fare pace con la tua ragazza» dice ed io alzo lo sguardo verso di lui «Non ti immischiare» borbotto mentre mi alzo dalla sedia «La tua barista ci ha provato...spero non mi crei altri problemi» già la situazione con Madelyn non è delle più felici.

«Oh...non preoccuparti, ci parlo io» annuisco prima di uscire dalla porta ed avviarmi verso casa, Madelyn mi manca e non riesco a non pensarci, sono fin troppo abituato ad averla addosso che quando non la sento vicina, non sento il suo odore e il suo calore, mi sento male quasi, Siete diventati davvero schifosamente sdolcinati, mi stringo nelle spalle, ormai è tardi per rifletterci su.

Quando apro la porta di casa né vedo nessuno né sento niente e sospiro, di solito a quest'ora è indaffarata in giro e mi corre incontro «Lou?» la sua voce roca mi fa capire che ha dormito tutto il pomeriggio e sospiro, mi avvio verso la camera e la guardo raggomitolata al mio posto nel letto «eEy» mugugno, mi piace anche quando mi fa incazzare, lo so ho problemi, potete anche non dirlo, ah bene.

«Ehy, amore» noto che stringe il mio cuscino ancora «Tutto bene?» annuisco lentamente «Devo dirti una cosa» voglio dirle subito della tizia del bar, non voglio che venga a scoprirlo e si faccia mille paranoie «Cos'è successo?» lascia il cuscino ed io vado a sedermi affianco a lei «La barista ha provato a baciarmi...» non la guardo neanche in faccia «Però io non gliel'ho lasciato fare perché non volevo fare cazzate e perché mi piacciono solo le tue labbra» mi pizzico nervosamente le pellicine «Domani mi sente quella» mi allontano leggermente quando sento il suo tono «Non ce n'è bisogno...ho reso chiaro che non sono interessato e che mi piaci solo tu, che non sono più lo stesso».

«Grazie» mi giro verso di lei mordendo le labbra «Per essere stato fedele» mi sorride «Io ti amo e non voglio ferirti, sono un disastro e lo so ma per te farei di tutto» ammetto «Anch'io non lo farei mai» sento il suo corpo avvicinarsi a me «Tu sei l'unico» si poggia alla mia spalla ed io chiudo gli occhi, non mi sarei mai fatta una barista del cazzo, tra l'altro Madelyn è già sufficientemente focosa.

Sussulto quando maldestra come al suo solito mi stampa un braccio contro la guancia per salirmi a cavalcioni ed iniziare a baciarmi «Mi sei mancato» ridacchio poggiando le mani sui suoi fianchi «Anche tu, mi sei mancata» il suo profumo di rose e biscotti mi arriva ai polmoni e improvvisamente tutto tace nella mia testa «Quanto?» Inizia baciarmi le labbra ed io sorrido «Più di quanto ti manca il tuo latte quando la mattina non hai tempo di prepararlo» ridacchio.

Ride anche lei e si sposta affianco a me «ho inteso» mi pizzica un fianco e si alza «Dove vai?» la tiro di nuovo vicina da un braccio «Volevo andare a preparare la cena» mi dice dopo essermi letteralmente caduta addosso «No...resti qui perché è tutto il pomeriggio che non ti annuso e ti voglio intorno» mugugno «Ad una condizione» mi dice baciandomi ancora «Che condizione, baby?» la prendo in giro affondando il naso nelle piccole pieghette sul suo collo, mi piacciono «Voglio le coccole» annuisco mentre lei mi accarezza, questa è la parte preferita della mia giornata «E tanti bacini» mi fa spazio spostando la testa «C'è silenzio» sussurro baciandole il collo lentamente «Ne sono felice» la stringo forte «Ti amo così tanto, non ho mai provato niente così» continuo con dei piccoli baci lenti e morbidi.

Mi stringe i capelli «Ogni giorno che passa ho sempre più l'impressione di averti aspettata tutta la vita» inizio a farle un piccolo succhiotto, come piacciono a lei «Ah si?» si sposta i capelli di lato e sento il suo bacino entrare in contatto con il mio «Tu sei speciale per me...» dice facendomi sorridere «Tanto» mi stacco per riprendere fiato «Ne sono molto felice» mi gira il viso e mi bacia le labbra con foga «Mh ho le spalle di marmo» ammetto mugugnando «È stata una giornata così orribile».

𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora