Tra di noi cala il silenzio ed io inizio a sentirmi fuori posto «Non lo so, sento qualcosa nella testa...» il cuore mi sprofonda sotto i piedi, anzi lo sento cadere direttamente sotto le fondamenta della casa «Sento delle...voci» cazzo, no, non può dire sul serio, non le sente sul serio, siamo anche nella sua testa ora e indovina di chi è la colpa? «Forse è perché sto dormendo poco, è da un po' che continuo a fare incubi» incubi? Non mi sembra che dorma così male, no? Quanto cazzo sei disattento? Per favore, datemi tregua voi lí dentro «Le sento da stasera» lei si allontana ed io sento che le ginocchia mi tremano, non mi reggono e sono costretto a sedermi sul letto, con il cuore in gola e gli occhi spalancati tanto che mi dimentico di sbattere le palpebre, cazzo, è tutta colpa mia, lei sta male solo perché deve starmi dietro.
Sento che si avvicina a me ma resto immobile, le spalle pesanti come non le ho mai sentite mentre lei mi abbraccia da dietro «Va tutto bene» sussurra al mio orecchio «Ho bisogno solo di dormire un po', tutto qui» ha bisogno di starti lontana, senti un po' «Forse non dovrei più bere, mi fa degli strani effetti» mi stringe più forte e mi si mozza il fiato, mi dimentico anche come si respira, l'unica cosa a cui riesco a pensare è che se hanno ragione più mi sta vicina più si avvicina all'autodistruzione.
Si muove e mi rendo conto che si è arrampicata su di me solo quando mi ritrovo il suo viso di fronte «Guardami» ci provo ma la mia testa va oltre e alla fine la guardo senza vederla «Per favore» ripete, il tono è quello di una supplica, le sue dita si insinuano velocemente tra i miei capelli ed iniziano ad accarezzarmi la nuca, cazzo, non mi basta neanche questo per calmarmi «Non è colpa tua, ti conosco e so già che te ne stai facendo un colpa» ha imparato a capirmi la mia bambolina «Ora stammi vicino, baciami e stringimi, è tutto quello di cui ho bisogno stasera» dice ma io semplicemente non posso, sono un male per lei «Oltre alla tua presenza affianco alla mia, le tue possenti braccia che mi stringono e il tocco delicato delle tue mani che mi manda in paradiso» mi bacia le guance, io non riesco a muovere un muscolo, sento solo che mi trema tutto e non posso fare niente per fermarlo.
«Ti prego» stringe così forte che mi toglie il respiro «Non fare così, passerà, è solo temporaneo, domani non ci sarà più niente» la sua voce si spezza e lo stesso fa ogni frammento rimasto della mia anima mentre affonda il viso nel mio collo e prende un grande respiro, il suo odore è contaminato dall'alcol ma in lontananza sento ancora il familiare profumo di rose arrivarmi alle narici «É solo la mia stupida coscienza, fa brutti scherzi a volte» scuoto la testa velocemente «No» sussurro «Si» mi spinge steso e sono costretto ad impegnarmi per non scattare di nuovo seduto come una molla, rilassati, non c'è bisogno di essere teso, ti avevamo detto che prima o poi saremmo arrivate anche nella testa di Madelyn, le loro risate mi riecheggiano nella testa mentre Madelyn mi parla «non le sento già più, non ci sono» si aggrappa a me, dille che è di notte che diamo il nostro meglio, ho la pelle d'oca cazzo.
Riprende ad accarezzarmi la guancia «Mi dispiace tanto...la prossima volta mi terrò tutto dentro» scatto e giro in fretta la testa verso di lei afferrando la sua mano «No» sussurro «Non voglio che ti tieni tutto dentro» se lo farà impazzirà ancora prima, allora lo sai che sta impazzendo eh? «Non importa» dice «Sto bene, era solo un momento di debolezza, sono ancora brilla» io non la prenderei così alla leggera, non è per niente poco grave come lei pensa di farmi credere «Non ci sarà una prossima volta» sposto una mano sul suo volto «É tutta colpa mia» sussurro chiudendo gli occhi, non riesco neanche a guardarla «No, affatto, non è colpa tua, amore» mi bacia le labbra e mi stringe forte come fa quando mi sveglio dopo un incubo e si mette a rassicurarmi «Ora stringimi forte» inizia a baciarmi prima il collo e poi le labbra mentre io faccio come mi chiede e la stringo forte.
«Lo sai che ti amo tanto?» annuisco «Anch'io, moltissimo» sussurro accarezzandole una guancia «Ora mi alzo» l'avverto «Io vado a fare un bagno in vasca» dice mentre io mi rinfilo i boxer e in silenzio mi sistemo sul letto con l'album per disegnare qualcosa; Madelyn mi passa affianco afferrando un libro dal comodino prima di andare verso il bagno, noto che lascia la porta aperta e mi viene spontaneo sorridere, so che vuole che vada lì ma ora non ci riesco, ho bisogno di sgombrare la testa prima di fare qualunque cosa.
STAI LEGGENDO
𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻
FanfictionIl suo profumo mi ricordava la mia infanzia, era un misto tra l'odore dei biscotti di mia madre e le rose che mio padre curava gelosamente in giardino. Poi mi ero accorto che i suoi occhi, così chiari, si guardavano attorno sempre spaesati e probabi...