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Mentre mi sto lavando i denti sento Madelyn urlare che il caffè è pronto, è passata una settimana dalla cena e lei mi sembra felice, le è tornato di nuovo il ciclo, le viene troppo spesso, le scaccio, e non stiamo facendo un granché perché sta veramente male «Non lo bevo» le rispondo mentre infilo i jeans, sono scomodi ma ho tutte le tute a lavare e devo mettere qualcosa «Non mi va, ho mal di stomaco» aggiungo mentre cammino per il corridoio fino alle scarpe «Mh, d'accordo, io sto bevendo il latte, sono tornati i dolori alla pancia» mi stringo nelle spalle «Hai bisogno di qualcosa?» le chiedo mugugnando «Non vengo con te?» si alza in fretta e mi raggiunge, noto un lampo nei suoi occhi e capisco che hai bisogno di attenzioni e di stare con me «Se lo desideri, si» le sorrido accarezzandole i capelli.

Mi abbraccia e mi bacia le labbra ed ho la conferma che quello che ho pensato è vero «Che c'è, bambolina?» sussurro sulle sue labbra «Ho solo voglia di coccole» mi stringe improvvisamente e resto per qualche secondo lì spiazzato poi però la stringo a mia volta, se ne ha bisogno...

«Sono qui» la rassicuro passando le dita sulla sua schiena «Ma siccome è tardi, andiamo» si stacca «Non importa» la ritiro vicina «Non è mai troppo tardi per far sentire meglio la mia bambina» la tiro velocemente in braccio iniziando ad accarezzarla dolcemente «Grazie, amore» noto che si sistema nel mio collo facendomi sorridere «Sta risuccedendo ancora» la sua voce si spezza ed io sento il mio cuore accelerare «Ehy, ehy» la stringo forte iniziando quasi a cullarla «Non c'è bisogno di piangere» passo le dita tra i suoi capelli lentamente.

«Mi dispiace» sussurra attaccandosi ancora di più a me, è davvero adorabile la mia bambolina anche se si comporta così «Non so cosa mi stia succedendo» mi stringe i capelli mentre io cerco di calmarla ancora, so cosa le succede, accade ogni tanto e so che alla fine le serve solo sfogarsi un po' e sentirmi vicino «Ho paura di perderti» scuoto la testa «Sono qui e non mi perderai mai, okay?» la stringo forte tra le braccia alzandole il viso per baciarla, lei ricambia facendomi sorridere «Amore...» la stringo forte «Ti amo» l'accarezzo ancora «Anch'io» passo le dita tra i suoi capelli.

«Sono così fortunata ad averti» mi bacia sulle labbra facendomi sorridere «Grazie per tutto quello che fai» mi guarda con quegli occhioni celesti pieni di lacrime e si asciuga le guance facendomi sorridere «Io sono così fortunato ad avere te» le bacio la punta del naso, ah come sei smielato, scopala a dovere e vedi come le passa tutto, chiudo un secondo gli occhi respirando a fondo «Tutto okay?» lei mi accarezza la guancia e mi bacia delicatamente «Solo le solite stronzate» la rassicuro, ah come se lo fossero davvero, si, lo sono «Ora andiamo o Nathan ci sgriderà» annuisco lasciandola a terra «Hai ragione» infilo le scarpe velocemente, sono un po' più calme, sembrano tacere per ora.

La vedo sfrecciare in camera mentre io recupero le chiavi ed il portafogli «Eccomi» mi bacia la guancia correndo verso di me «Ehy» le sorrido «Posso guidare io?» chiede ed io la guardo corrucciato «Si...se ha voglia» le passo le chiavi mordendo le labbra, forse pensa che sia nervoso e vuole evitare incidenti.

Corre dal suo lato facendomi ridacchiare «Piano che cadi» entro dal lato del passeggero iniziando a pizzicarmi le pellicine a disagio «Smettila» mi giro verso di lei per capire a cosa si riferisce «O finirà che ti stacchi le dita alla fine» esce dal vialetto di casa ed io mi stringo nelle spalle «Non si staccano» borbotto «Mi servono ancora le tue dita» ride ed io mi stringo nelle spalle, sembra tornata di buon'umore ed io mi sento a disagio «Uhm...scusami» caccio un sospiro «Scusami...non volevo rovinare il momento» mugugno pizzicandomi nervosamente un avambraccio.

«Shh, non è colpa tua, amore» mi rassicura ma io continuo a sentirmi a disagio, indovina di chi è la colpa? Cerco di ignorarle «È la mia, alcune volte esagero, lo ammetto» scuoto la testa ancora «Scusami» ripeto addossandomi al finestrino «Dammi un bacio» sposta i capelli da un lato e mi avvicino lentamente lasciandole un piccolo bacio sulla guancia «Così?» sussurro ancora vicino alla sua pelle morbida.

𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora