Quando mi rendo conto che qualcosa si è posato sulla mia fronte apro gli occhi lentamente trovando il moro a guardarmi «Buongiorno» mi stiracchio e allargo le braccia con un piccolo sorriso, oggi compio vent'anni e non posso ancora credere che io sia con Louis, è la cosa più bella che mi potesse capitare, per gli altri potrebbe essere un po' macabra l'idea, ma devo ammettere che in un certo senso ha dato una svolta alla mia vita, sia negativa che positiva, lui sorride «Tanti auguri, bambolina» sussurra accarezzandomi il viso «Grazie, Louis» sussurro dolcemente e mi appoggio al suo petto.Ieri abbiamo fatto tardi, con la cena e tutto e mi sono addormentata quasi subito quando mi ha appoggiata sul letto e non ho avuto modo di coccolarlo «Hai dormito bene?» domando sussurrando e mi allungo per lasciargli un bacio sul collo «È okay» scuoto la testa «Sicuro sicuro?» sfrego il naso contro il suo petto «Non voglio che stai male, mh?» alzo il viso per guardarlo negli occhi «È tutto okay, d'accordo? Sto bene e averti al mio fianco mi fa stare anche meglio» faccio un sorriso da ebete «Anche a me rende felice averti affianco» ammetto sussurrando e mi stacco leggermente «Sai una cosa?» lo guardo negli occhi dopo essermi staccata.
Scuote la testa «Non potevo desiderare un compleanno migliore, solo io e te» mi sistemo a pancia sopra spostando le mani dietro alla testa «Io...te...e il cibo» aggiungo ridacchiando, lui scuote la testa ridendo «La solita» si gira a pancia sotto e ne approfitto per salirgli sulla schiena «Tu lo sai che amo mangiare» anche se è un po' di tempo che ho limitato le schifezze, scuote ancora la testa «Forse anche più che scopare con me» dice facendomi ridacchiare, scuoto la testa anch'io «Oh fare l'amore con te è meglio, fidati» ammetto sedendomi sul suo sedere per iniziare a fargli dei massaggi sulla schiena «Gra-» si interrompe facendomi ridere «Mhh cazzo si» mugola ed io mi sposto sulle spalle «Sei così teso, Lou» sussurro e scendo verso il sedere lentamente facendo dei piccoli cerchi immaginari con i pollici lentamente.
Mugugna delle cose incomprensibili facendomi ancora ridere «È la vita che è troppo stressante» ammette ed io mi avvicino al suo orecchio «Anche io sono stressante, mh?» inizio a lasciargli una scia di baci sulla schiena lentamente, rabbrividisce «Mhh no...lo sai che non lo penso» biascica rilassandosi al mio tocco ed annuisco continuando a massaggiarlo «Devi andare a lavoro?» mi sposto sulle spalle ancora una volta, quando annuisce metto il broncio «Anche oggi?» domando «Speravo di rimanere con te da soli» mi appoggio a lui che caccia un sospiro «Chiamerò Nathan e gli dirò che non posso andare» faccio un sorriso «Grazie, moro» sussurro dolcemente e lo stringo tra le mie braccia «Peso?» sono contenta che si sia preso il giorno solo per stare con me, davvero tanto.
Solo che dovrò organizzare la giornata in modo da non annoiarci, magari possiamo preparare un dolce insieme «No, pesi davvero poco» lo noto allungare il braccio fino al comodino per prendere le medicine e decido di spostarmi e stendermi affianco «Come farai a chiamare Nathan se non abbiamo un telefono?» domando ridacchiando, ammenoché non ne abbia comprato uno, non lo so, sul serio «Cazzo» impreca «Chiederò al vicino» si gira a pancia su e si mette seduto per prendere le medicine «Mh, vuoi che vada io?» domando sospirando, anche se so, che alla fine non è una buona idea, si arrabbierebbe solamente e l'ultima volta che era davvero arrabbiato ne ha risentito la mia amichetta.
Tossisce e scatto seduta «No» dice a fatica tra i colpi di tosse e gli do una pacca sulla schiena «Tutto okay?» domando «Perché non è una buona idea? Alla fine lo conosco io e non tu» lo prendo in giro con fare serio, voglio vedere cosa fa: si gira verso di me e noto il suo sguardo cambiare completamente, è forse arrabbiato «Stai scherzando, vero, bambolina?» domanda ed io mi sposto a cavalcioni su di lui «Secondo te?» domando stavolta io e prendo il labbro inferiore tra i denti, ovviamente si, sto scherzando, non vorrei mai che si vendicasse a letto di nuovo, mi sto ancora riprendendo da ieri.
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𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻
FanfictionIl suo profumo mi ricordava la mia infanzia, era un misto tra l'odore dei biscotti di mia madre e le rose che mio padre curava gelosamente in giardino. Poi mi ero accorto che i suoi occhi, così chiari, si guardavano attorno sempre spaesati e probabi...