Quando mi sveglio mi rendo coto che Louis non c'è, sono sfinita e mi fa male un po' tutto, i ricordi di ieri sera mi passano per la mente e arrossisco, ci siamo divertiti molto, abbiamo usato diverse posizioni, ma devo dire che ci sono alcune che sono davvero le mie preferite.Mordo il labbro e mi stropiccio gli occhi, Louis è stato dolce alcune volte e mi ha stupito davvero tanto, cerco di alzarmi per fare una doccia, ne ho bisogno, ho veramente sudato tanto, sbadiglio, mi dispiace di non essermi svegliata con lui, avrei potuto ricevere il bacio del buongiorno, sorrido, devo ammettere che sto davvero bene.
Improvvisamente Harry mi passa per la testa e sbarro gli occhi, cazzo, mi sono completamente dimenticata di lui, cerco di alzarmi ma me ne pento quando sento una fitta tra le gambe, _fottuto Tomlinson, però dai, Madelyn, non puoi dire che non hai goduto, posso quasi sentire la mia coscienza e rimango sbalordita, da quanto faccio questi pensieri? Beh, penso che dopo ieri tutto è consentito siccome ti ha letteralmente consumata, faccio spallucce e leggermente piegata mi avvio in bagno.
Mezz'ora dopo, anche se con un po' di fatica, esco dal bagno completamente asciutta e pulita, ora mi sento decisamente meglio, mi stiracchio e sussulto improvvisamente quando sento qualcuno bussare alla porta, Louis è a lavoro e penso abbia riportato le chiavi in reception «Madelyn» la voce di Harry mi richiama e sento praticamente il cuore nelle orecchie «Harry» sussurro «Ho le chiavi» dice e lo sento sbloccare la porta «Finalmente possiamo parlare» dice e la apre, mi abbasso la felpa per coprirmi «Ehy» dico e rimango completamente ferma in imbarazzo.
«Tutto okay?» domanda e richiude la porta dietro di sé, annuisco sedendomi sul letto e sospirando «Si» dico «Ti ho disturbata?» domanda, scuoto la testa facendogli cenno di sedersi affianco a me «Sono curiosa di sapere perchè ti preoccupi così tanto per me, dato che sto bene» dico e incrocio le gambe sul letto.
Si siede dopo essersi passato una mano nei capelli ricci e inizia col dire «Non ti ho mai vista così fottutamente felice da quando sei con lui» dice riferendosi a Lou ed io deglutisco, io fossi in lui non vorrei sapere nulla «Non sono cose che ti riguardano» dico stringendomi nelle spalle «Mi dispiace vedere una ragazza così bella essere triste» dice ed io mordo il labbro alzando lo sguardo nel suo, è così...dolce.
Faccio una smorfia, non sono per niente abituata siccome Louis lo è poche volte «Ti ripeto che sono felicissima con il mio ragazzo» dico, penso che si capisca benissimo il fatto che lui non debba intromettersi in tutto questo, non voglio trascinare altre persone in questa storia, sembra un ragazzo apposto e preferisco che stia lontano.
Ride «Non sono cieco» dice e si alza «Non puoi stare con una persona del genere» aggiunge e lo noto afferrarsi il labbro inferiore con due dita nervoso, si sta incazzando per me e neanche mi conosce? Sono assolutamente sbalordita, penso che nessuno mai si sia preoccupato così tanto «Non capisco dove sia il problema, se noi ci amiamo...» dico leggermente titubante, non succederà mai e lo sai meglio di me, Madelyn «Non ti credo» dice duro «Smettila di mentire, hai chiaramente bisogno di aiuto, guarda che cazzo ti ha fatto» dice e mi indica il collo, arrossisco, sicuramente non sono lividi, ma succhiotti, viola.
«Quelli sono per altro» lo guardo male e mi alzo «Smettila di preoccuparti ed è meglio che non parliamo più» dico dura «Lasciami in pace» aggiungo e lo noto scuotere la testa mentre va via «Non è finita qui, ci rivedremo» dice, sospiro chiudendo la porta quando esce.
Mi poggio alla porta e prendo un grande respiro, ci mancava solo lui in questo casino, non posso dirgli tutto, non posso «Fanculo» borbotto, o la mia vita è noiosa o incredibilmente piena di avvenimenti che mai avrei immaginato, mi avvicino al comò e quando mi rendo conto che c'è dal cibo lo prendo, per iniziare a mangiare, mi basterà per il resto della giornata, non ho molta fame stamattina, sono ancora stanca da ieri.
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𝗧𝗵𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘆 » 𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀 𝗧𝗼𝗺𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻
FanfictionIl suo profumo mi ricordava la mia infanzia, era un misto tra l'odore dei biscotti di mia madre e le rose che mio padre curava gelosamente in giardino. Poi mi ero accorto che i suoi occhi, così chiari, si guardavano attorno sempre spaesati e probabi...