61- Vantaggiose alleanze

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P.O.V.
William

<Il carico è stato controllato, signore, mancano trenta bottiglie di liquori>, mi informa uno dei miei uomini ed io annuisco rimanendo ad osservare la rotazione del mio coltellino svizzero, studiandolo compiere il suo giro mentre è imprigionato tra le mie dita senza far sgorgare una goccia di sangue.

<Trova il colpevole e poi pensa a come punirlo>

<Certo signore>

<Zeineb ...>, richiamo l'uomo in piedi alle mie spalle, ed il sottoposto mi raggiunge.

<Si signore?>

<Novità su Lorelan?>

<Si, signore, la ragazza sta facendo il suo lavoro>

Che piacevole sorpresa.

<Ha avuto dei guadagni?>

<Si, signore, è Natalie ad occuparsene>

<Perfetto>

Qualcosa almeno va secondo i piani, chissà se potremmo dire lo stesso di questi aristocratici signori che ci vengono incontro.

<Signor Davies>, usando il cognome di mia madre l'uomo in questione, vestito in alta sartoria, si guadagna quanto meno la mia attenzione. Per il rispetto immagino occorra ancora del tempo.

<Avete richiesto questa riunione per la corte di cassazione?>

<È così, il caso non cade in prescrizione>

<Cosa sappiamo del procuratore generale?>, domando a Zeineb rimasto al mio fianco.

<Non siamo riusciti ad ottenere informazioni>

<Scavate più a fondo, cercate quei benedetti scheletri. Ogni persona nasconde qualcosa. Portate tutto alla luce e vedremo cosa riusciamo ad utilizzare>

<La ringrazio, signore>

<Non ringrazi me ma mio padre>, dico in una frase divenuta ormai di congedo, e l'uomo come me sottostà alle leggi che ci vengono imposte dalla grande figura che serpeggia sopra tutti noi.

Chiudo in uno scatto il serramanico vedendo i clienti andarsene, avendo posto in esame la loro critica situazione e non possedendo ormai alcun ruolo se non quello di lasciarci soli a passeggiare all'interno di questo capanno male organizzato, spoglio e degradato in più parti, ricavando il tempo per pensare.

<Allora?>, chiedo, in direzione dell'uomo che poco prima aveva effettuato la chiamata in merito al nostro carico.

<Ancora niente, signore>

<Chi può essere stato?>, domanda un altro ed io sospiro di fronte all'inevitabile moltiplicarsi dei problemi.

<Chiunque sia non la passerà liscia>, emetto in un fiato digrignando i denti infastidito, quando una voce ci raggiunge dall'entrata.

<Sono venuta a scontare la condanna>

I miei uomini agguantano i loro ferri, voltandosi in direzione della donna che ha osato raggiungermi, ma io la vedo comparire dal buio dell'ingresso per raggiungere il chiarore di questo locale e non posso essere più sorpreso della visita.
I revolver rimangono nelle fondine ascellari mentre questa elegante donna avanza nella sua perfetta pelliccia, osservandomi con lo sguardo di chi sa cosa vuole, ed è venuta a prenderselo.

<Benvenuta, non sapevo saresti stata dei nostri ma prego, accomodati ... raccontami dei tuoi furti>

<Un modo come un altro per attirare la tua attenzione ... ci sono riuscita?>

Ali di farfallaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora