"Ed io ti sento amore,
Ti sento nel mio cuore,
Stai riprendendo il posto che
Tu non avevi perso mai "La voce del silenzio- Ranieri
P.O.V.
NicolasPerso dentro un'inspiegabile vuoto ascolto solo il rumore di una vergogna che non conosce confine, e che non dimentica l'errore commesso in una notte.
Braiany non si era fatta più vedere, io non l'ho riaccompagnata a scuola ma, per questa volta, la mia mente è spinta a non cercarla. Lasciare a entrambi il tempo che serve per riflettere, se solo questo bastasse.
Afferro la testa con entrambe le mani, cercando di intrappolare i miei pensieri, e poi le spingo via, preso dall'esasperazione ... ma senza essere riuscito a raggiungere il livello massimo, prima di vedere Nicole passare per la porta del mio negozio.
Rimaniamo con gli occhi inchiodati tra di noi, entrambi caparbi di un'idea che sosteniamo con fermezza, e di cui non ci vergognamo.
Lei dovrebbe farlo, sul serio, nonostante fosse stata mia la colpa di averla considerata come migliore amica.<Possiamo parlare o hai dei clienti in programma?> Domanda, sfacciata nella sua impertinenza, facendomi tornare in me e privandomi dei problemi.
<Parla se vuoi, ti ascolto ma fai presto>, la rimbecco, guadagnandomi come è giusto che sia un'occhiataccia dalla sua parte.
<Fai sul serio?>
Come a confermarlo non le rispondo, e lei sbuffa sonoramente.
<Sono venuta qui per questo, Nicolas. Deve finire, sul serio, mi sono stancata>
Forse non si rende conto della gravità delle sue scelte, ma non la facevo tanto ingenua.
Pensavo fosse una donna che le sopravvaluta, ma probabilmente la teoria è applicabile solo nell'ambito dell'amore.<Gli ho parlato. D'accordo? L'ho fatto! Ian è un mio amico e io non devo giustificarmi di niente. Quale colpa ha avuto? Era vittima di un sistema più grande!> Esordisce, con una vocalità piuttosto alta.
<Non ho voglia di parlarne, Nic, sai bene quale è il problema. Avrebbe potuto aiutarla e ha deciso di non farlo. In compenso, però, la sua nuova auto va che è una meraviglia>
<Sei ipocrita, l'ha presa dopo>
<Non è più importante, ormai>
Pulisco una serie di aghi e metto in ordine i colori nei vasetti dell'inchiostro per sfuggire momentaneamente al suo sguardo.
<Non è stato Ian a uccidere Lorelan, Nicolas. E' stato Will>
<Solo in maniera diretta>
<Vorrei che vi chiariste. Eravate amici un tempo, stavi sempre dalla sua parte, senza mai sostenere Caleb nelle discussioni. Dimmi come un evento del genere possa modificare anni di intramontabile amicizia. Nemmeno lei lo vorrebbe>
<Ti sei fatta portavoce dei morti, adesso?>
<Nicolas, ti prego>
<Ho da fare>
E per evidenziarlo afferro una serie di attrezzi incamminandomi nell'altra stanza, ma non basta ad allontanarla, almeno non con la vista.
Nicole rimane immobile a poca distanza dall'entrata a vetri, attraverso la quale si riesce a vedere la confusione della città.
<Ti è successo qualcosa, non è vero?>
<Che cosa vuoi sentirti dire, Nic?> Chiedo pieno di esasperazione e ruotandomi con il busto verso di lei.
Sollevo le mani come a chiarire ogni dubbio, prima di poterlo fare con le parole. <D'accordo, ti ho perdonata per avergli parlato. Amici come prima>
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Ali di farfalla
Romance[COMPLETO] *Tutti i diritti riservati* (Certificazione Patamu) Tre amici, fin dall'infanzia. Megan, Caleb, ed Ian. Tre amici, si, ma totalmente differenti di carattere, di cuore, con una vita vissuta in comune sulle strade sporche di povertà dell'o...