27- Una giornata al mare

972 49 149
                                    

P.O.V.
Caleb

Tengo la mano ferma sul volante mentre con l'altra mi torturo il labbro. Megan è seduta al mio fianco dal lato del passeggero, con il sole a illuminarle i capelli e nel silenzio che avvolge l'abitacolo la mia mente corre agli eventi di questa mattina, riportandoli a galla.

Le chiavi della macchina oscillano nell'altalena creata dalle sue dita, in un moto lento di divertimento misto a rimprovero, non appena scopre a cosa servono. Da che era partito per la città non avevamo avuto più modo di parlare, ma indipendentemente da questo è comunque il primo dei nostri amici a scoprire che io e Megan stiamo insieme: i miei occhi lo avevano rivelato, precedendo parole che non avrei mai voluto esprimere, ma Kevin è sempre stato bravo a interpretare, specialmente me, ed è forse per questo che la mia mente lo considera alla pari di un fratello maggiore, di Francis, in modo da offrirmi una seconda possibilità nel donare quell'amore che, un tempo, non ero stato in grado di esprimere. Ma non era solo Megan la novità: la felicità mi aveva trascinato nelle sue acque ma la preoccupazione era corsa a macchiarle di petrolio, togliendomi l'aria, e neanche questa apnea era passata inosservata. La presenza di Richard e William nella nostra città mi tormentava i pensieri, e mi rende irrequieto di fronte alle richieste di Kevin in merito a ulteriori dettagli ma lo aggiorno ugualmente, fino a deformargli il viso in una glaciale espressione di passività.

<Richard Lee, eh? Un pezzo grosso ...>

<Lo conosci?>

<C'è qualcuno che non lo conosce? Caleb ... è un uomo importante, un boss nel vero senso del termine, un mafioso, e se veramente l'ultimo caso di tuo fratello lo riguardava allora capirai da solo che la sua morte può non essere stata una semplice coincidenza>

<C'è dell'altro. Abbiamo conosciuto un uomo. Sembra far parte del suo passato e cerca giustizia. Ha detto di volerci aiutare>

<Per cosa?>

<Per incastrarlo ... Ian dovrà entrare nelle sue grazie mentre io prenderò il posto di Francis alla centrale>

<Basta così. Tutto questo è assurdo Caleb, non siamo in un film, perché lo vuoi fare?>

Alzo gli occhi di scatto al suono di quella domanda. <Non lo sai?>

<Francis è morto da tempo, ti voleva bene e avrebbe voluto che tu fossi felice con la donna che ami>

<Posso vendicarlo>

<Caleb...>

<Posso farlo! Posso rimediare ai suoi passi falsi, e riuscire dove lui ha fallito>

<Questa non è l'ennesima sfida per decretare il migliore tra di voi, lo capisci? Si tratta di mettere in gioco la propria vita, e rischiare di perderla. E' questo che vuoi, dopo aver avuto Megan?>

<Non si tratta di una gara, Kevin ... in realtà non lo è mai stata>, confesso, nonostante costi una fatica immane. Io voglio bene a mio fratello. Da sempre. Tanto da bambino quanto da uomo, adesso. Carlail lo aveva capito molto tempo fa. Prima ancora, forse, di quando potessimo farlo noi due. <Si tratta di far risorgere gli ideali di giustizia per cui mio fratello ha dato la vita, e farli risalire da questo mare di bugie. Non lascerò ad altri il potere di distorcere la verità>

Non concederò nuove omissioni. Non permetterò che l'ignoranza di persone semplici possa continuare ad essere uno strumento per altri.

<Dio, tutto questo è assurdo ...>

Ali di farfallaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora