P.O.V.
WilliamGodo delle sue urla di dolore mentre nel resto della casa serpeggia la preoccupazione.
<Avanti, forza! Portatemi degli stracci puliti e una bacinella con dell'acqua calda, un bisturi e qualcosa con cui afferrare il proiettile. Veloci!>, urla la voce preoccupata di Monty sopra il corpo, steso sul tavolo della sala, di mio padre mentre urla e perde sangue.
La sua mano ormai è intinta di rosso mentre preme, per salvarsi in una strada di puro egoismo, sulla ferita a quanto pare nemmeno troppo profonda.
<Si può sapere che vuoi fare, William? Te ne starai lì impalato?>, domanda quindi sempre la snervante ed ogni presente voce di Monty al di sotto di quei comici occhiali.
<Proprio così. Sono stato attirato dalle grida ed ero venuto a vedere quanto il capo famiglia stesse male: sinceramente, pensavo peggio. Quindi ... direi che è ora di andarmene>, commento, ritrovando la presa persa con la sigaretta ed aspirandone avaro il fumo.
Monty mi osserva con sdegno prima di tornare alle sue operazione di salvataggio ma sinceramente me ne frego della sua opinione, avendo una situazione ben più grave da dover sistemare.
So anche già dove trovarla.
Le stanze per quell'uccellino in gabbia sono divenute veramente poche.Dafne sta curando i fiori del soggiorno, al piano superiore. È voltata di schiena, ed ha i capelli raccolti, un paio di pantaloni stretti con sopra un maglione particolarmente largo che mi fa venir voglia di nasconderci le mani dentro ma non posso farlo, non ancora, direi ... che in base alla risposta che mi offre posso concederglielo ma che per ora mi basta riassaporare il suo profumo tramite quest'abbraccio che le strappo, braccando su di lei da dietro e provocandole una risata, mentre sprofondo il naso contro il suo collo.
<Che fai?>
<Non lo vedi? Mi occupo dei fiori!>, mi fa notare, sollevando il secchiello in una mano, poi torna a farsi seria. <Ho sentito delle urla poco fa>
<Come di un cane che latrava?>
<Era tuo padre?>
Però ... l'angelo mi conosce proprio bene.
<Si era lui>
<Che gli è successo?>
<Ha ricevuto un colpo di pistola>
Il suo silenzio mi da da pensare. <Sei stato tu a farlo?>, mi chiede infatti, ed io mi avvicino al suo orecchio per poterle rivelare la verità.
<Se così fosse ... allora non avrei mancato il colpo>, faccio notare e alle mie parole, inevitabilmente, Dafne rabbrividisce, portandomi alla questione da prendere in analisi.
<Come stava Alhena?>
<Alhena?>
<Ho saputo che sei andata da lei due giorni fa>
E quindi da lui, ovviamente.<Stava bene, l'ho portata a fare una corsa>
<Ed eri da sola?>
<Che intendi?>
<C'era qualcuno al maneggio con te?>, le domando più specificatamente e grazie al cielo Dafne ha capito una cosa molto importante: non bisogna mentirmi, mai, principalmente perché odio le bugie ma anche perché conosco quasi sempre la verità delle azioni, quindi sarebbe inutile storcerla in qualsiasi modo.
<C'era Ian>
<E avete parlato?>
<Si>
![](https://img.wattpad.com/cover/180409492-288-k650968.jpg)
STAI LEGGENDO
Ali di farfalla
Romantizm[COMPLETO] *Tutti i diritti riservati* (Certificazione Patamu) Tre amici, fin dall'infanzia. Megan, Caleb, ed Ian. Tre amici, si, ma totalmente differenti di carattere, di cuore, con una vita vissuta in comune sulle strade sporche di povertà dell'o...