Capitolo 1788

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Continua ancora per qualche secondo a mandargli dei bacini poi mi rida il cellulare,ma lo prende Luís mettendo il viva voce: anche lui ha un bel rapporto con i miei,in particolare con papà perché hanno lo stesso carattere per certi aspetti.

Lu: ehy! Metti strane idee in testa alla mia bambina?

B: ti restituisco il favore hombre... - si mette a ridere - A parte gli scherzi,come va?

Lu: tutto bene grazie.

C: te l'avevo detto nonno che stiamo bene.

B: lo so ciotolina,ma chiedo per sicurezza: sembra un secolo che non ti sento.

Camila si mette a ridere,divertita dal tono scherzoso e nello stesso tempo dolce di papà,ma essendo una bambina non si rende conto fino in fondo di quanto sia vero: questa distanza ha reso le giornate lunghe cento ore.

Lu: stiamo bene tranquillo. La mia suocera preferita?

B: ora lavora,ma sta benone vi manda un bacio,però non usare quel tono verso mia moglie spagnolo.

Li: eccolo qua che arriva il gelosone.

B: non è gelosia: gli spagnoli fanno troppo i seduttori.

Lu: io stavo seducendo te in realtà.

B: allora mi hai conquistato da molto ormai.

Si mettono a ridere,mentre Camila si viene a sedere sulle mie gambe curiosa di sentire ancora il suo nonno parlare. Quando papà e Luís si uniscono,sono una coppia davvero esilarante perché si punzecchiano come due bambini.

Lu: beh ora ti lascio,che devo portare la signorina a fare il bagno.

C: nooo...

B: sì invece altrimenti diventi tutta sporca.

C: ma sono pulita nonno,non sono una sporcacciona io.

B: lo so ciotolina,ma sarai ancora più profumata.

C: va bene,ma ti mando un altro bacio gigante. Per te,la nonna,Gaia e Scotty!

Lei e papà si scambiano ancora molti rumorosi baci e saluti,tra una risata ed un'altra,così come poi anche Luís che saluta mio padre per poi caricarsi Camila sulla spalla e portarla in bagno. Ormai sapeva fare tutto da sola,ma le serviva qualcuno che le preparasse le cose.

Li: ehy grazie.

B: dillo un'altra volta e ti lascio.

Li: mi lasci!? - mi metto a ridere - Sul serio?!

B: cavolo.... quando lo dite voi,funziona.

Li: papà siamo donne,a noi basta poco.

B: purtroppo è vero: non so nemmeno perché dopo tanti anni continuo a provarci.

Il suo tono abbattuto,ma ovviamente con un velo scherzoso,mi fa sorridere come sempre. Se ci fosse stata mamma lì di fianco l'avrei sentita ridere da qui,anche se probabilmente papà non avrebbe nemmeno fatto questa battuta.

Li: ora ti lascio io... ti ho rubato fin troppo tempo.

B: non pensarci nemmeno,non sai quando mi fa piacere sentirvi. Ho detto a Cami che domani,ti chiamerà mamma.

Li: va bene,dille comunque che le mando un bacio.

B: certo e tu ricordati sempre che non siamo noi a cercare...

Li: a cercare l'amore,ma lui a trovare noi. Lo so papà,lo so bene.

B: bene.

Mentre lo ascolto,mi sfioro la parte alta del braccio,ora coperto dalla maglietta ma sul quale avevo addirittura tatuato quella frase anni fa. Me la ripetevano sempre per farmi capire che ero stata io a portare felicità nella loro vita,quando per me è stato l'inverso. Lo saluto di nuovo,ma sorrido ripensando a tutto quello che ci siamo detti. Non avevo trovato solo una famiglia,ma molto di più,perché so che su di loro posso sempre contare. Non ti aiutano soltanto,ma sono due genitori che sanno ascoltare e questa è una qualità molto rara. Poso il cellulare e raggiungo poi Luís e Camila per vedere quello che stanno combinando,visto che insieme sono nucleari quando si tratta di combinare disastri. Sono già le cinque e mezza di pomeriggio e tra una cosa ed un'altra il tempo passa velocemente. Mentre Camila si fa il suo bagno,io e Luís ci mettiamo a sistemare alcune cose in casa. Io vado poi da lei per aiutarla a vestirsi e ad asciugarsi i capelli,mentre lui inizia a preparare la cena. Forse questa è l'unica cosa che non ho ereditato dalla mia famiglia: non so preparare nulla. Cucino le cose fondamentali per la sopravvivenza,ma il vero cuoco è Luís: non so se sia solo per le sue origini spagnole,ma prepara delle delizie. Verso le otto ci mettiamo tutti quanti a mangiare e,anche se lasciamo sempre la TV accesa,non la guardiamo perché tra una battuta e una chiacchiera,siamo troppo impegnati tra di noi. Dopo cena,mentre Camila va in salotto a giocare,io e Luís sistemiamo la cucina. Come molte sere ormai da settimane,ci mettiamo poi tutti sul divano a guardare un film. Dopo circa un paio di ore Camila puntualmente crolla tra le braccia del suo papà e quindi decidiamo di spegnere tutto e andare a letto.

Lu: la porto io,arrivo subito.

Gli do un semplice e rapido bacio per ringraziarlo,ma poi accarezzo la guancia di Camila. Non è per niente facile svegliarla quindi non corro nessun rischio e le do anche un bacio. Dopo essere andata in bagno,vado in camera nostra e Luís è già qui che mi aspetta.

Lu: vieni amore.

Solleva la coperta,facendomi segno di raggiungerlo,così mi infilo velocemente sotto. Mi metto vicino a lui che,senza aspettare un secondo,mi stringe tra le sue braccia. Quello che Luís sa fare,è capirmi e in particolare sa capire i miei silenzi. Sa che a volte mi basta un suo abbraccio per far sparire ogni pensiero,piuttosto che tante parole. Mi tiene infatti stretta a lui,dandomi dei dolci baci tra i capelli,ma di scatto mi metto seduta guardandolo.

Li: facciamo un altro bambino.

Lu: eh?... Un altro cosa?

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 10Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora