Biondo ed Emma - Ricordati di ... 10

Capitolo 1843

Em: non ne abbiamo mai parlato.

Dott: allora riformulo la domanda: lei vorrebbe separarsi?

Non so se fosse stato meglio rispondere alla domanda di prima,almeno avrei avuto solo metà della responsabilità perché accollarmela tutta è complicato. Senza pensare,chiudo per un secondo gli occhi e mi lascio guidare dall'istinto che mi porta a scuotere la testa in segno di negazione. Sento che il dottore è sul punto di farmi l'ennesima domanda incalzante e senza dubbio scomoda,quando viene interrotto da un rumore. È un bussare delicato quindi fatto probabilmente con un dito solo. Colin bussa sempre in questo modo. A darmi la conferma della sua presenza è il suo tono di voce che si fa largo nella stanza.

C: buongiorno.

Il suo sguardo incontra quello del dottore per un secondo e non è una novità,visto che tra di loro non c'è mai stata molta simpatia,anche se credo che la diffidenza di Colin verso il dottore sia del tutto infondata. Chiude velocemente la porta alle sue spalle e viene a sedersi accanto a me,sfiorandomi il ginocchio con la mano per un istante. Rimane per un paio di secondi a guardarmi senza esprimere alcuna emozione particolare.

Dott: sono felice che ci abbia raggiunti.

C: vi chiedo scusa,ma ho preso l'aereo delle 9:30 e ho fatto prima che potevo.

Em: avresti dovuto prendere quello prima.

C: volevo dormire,ho lavorato fino a tardi ieri.

Em: certo.

Il dottor Davide osserva lo scambio di parole tra me e Colin,apparendo in leggero imbarazzo. Sapevo quanto Colin ritenesse inutile queste sedute,ma pensavo che potesse fare questo sacrificio: dopotutto per quanto lui pensasse il contrario,la terapia era di aiuto ad entrambi considerato quanto ci era capitato. Colin si sfila la giacca,rimanendo solo in camicia e sedendosi in modo da essere più comodo, questa volta leggermente più distante da me.

Dott: ha fatto almeno un buon viaggio?

C: beh non sarei venuto se avessi saputo che avremmo parlato solo del mio viaggio. Pensavo si parlasse di cose serie.

Em: non essere maleducato.

Dott: non si preoccupi. - mi sorride per poi tornare a guardare Colin - L'ironia è l'aiutante perfetta quando si tratta di nascondere i propri stati d'animo.

C: già.

Colin abbassa lo sguardo sorridendo,ovviamente prendendosi gioco delle parole del dottor Davide. Personalmente la terapia in questi mesi mi era stata di grande aiuto,almeno a gestire tutte le sensazioni che giorno dopo giorno si accumulavano. Colin invece dopo un paio di mesi ha iniziato a reputarle inutili e superflue: per lui era una perdita di tempo e denaro, oltre che uno strumento per rimanere solo ancorati al passato. A questo si aggiunge anche l'antipatia che ha iniziato poi a provare fino da subito per il dottore.

Dott: dovrebbe provare quantomeno ad essere collaborativo. Se non per me, almeno per rispetto di sua moglie.

C: d'accordo. Mi scusi. Chieda pure: prima iniziamo e prima finiamo questa pagliacciata.

Dott: come ha vissuto questi giorni?

C: lavorando.

Dott: cosa ha fatto nello specifico?

C: preparato lezioni,programmi,esami. Insomma non so se ha presente il lavoro di un professore... non ho cambiato lavoro rispetto all'ultima volta che ci siamo visti.

Sono state poche di recente le occasioni nelle quali il dottore ha potuto parlare con Colin e spero che da queste risposte possa finalmente capire quello che intendo quando dico che mi sento sola. Colin è scostante,non interessato ad approfondire l'argomento. Capisco faccia male,ma non si può continuare così,come se nulla fosse successo. 

P. S. RAGAZZI HO BISOGNO DI VOI. DEVO PREPARARMI PER UN ESAME DI STATISTICA E HO BISOGNO DI AIUTO. SE QUALCUNO DI VOI SE NE INTENDE O HA FATTO QUESTA MATERIA OPPURE CONOSCE QUALCUNO CHE POSSA CAPIRNE QUALCOSA, MI SCRIVA QUI O PER EMAIL. valeriabussei94@gmail.com GRAZIE RAGAZZI 😘