Capitolo 1806

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B: li avevi già visti,vero?

E: mi sarà caduto l'occhio mentre ti mettevo a posto le camicie.

B: voglio leggerti solo la letterina che ti ho scritto.

E: Simo davvero... ti ringrazio per il regalo,ma...

B: per favore. Fammela leggere,è veramente breve.

Non ho nessuna intenzione di lasciarla andare senza toglierle questa stupida convinzione dalla testa: non sono mai stato bravo con le parole,ma le scrivo tutti gli anni qualcosa anche se già sa tutto. Annuisce,muovendo delicatamente la testa e spostando poi lo sguardo sulle tre rose blu,accarezzandone i petali. Prendo la busta,aprendola per prendere il foglio che ho ripiegato dentro.

B: amore mio,sono ormai 33 anni che mi sveglio avendoti al mio fianco,ma non credo mi potrò mai stancare della visuale che offri ai miei occhi.

Alzo solo per un attimo gli occhi dal foglio e la vedo sempre con lo sguardo su quei fiori blu. Non sorride,ma le sue labbra sembrano quasi stendersi in una legera smorfia felice. Decido allora di prenderle una mano.

E: Simo...

B: vieni più vicino per favore.

E: sono vicino.

B: non abbastanza.

La distanza che ci divide è quasi quella del mio braccio e per me è davvero troppa. Tenendomi la mano,si sposta più verso di me ma,non essendo abbastanza,mi avvicino ancora di più e ricomincio a leggere.

B: ormai penso di averti detto in ogni modo possibile quanto ti amo,ma vorrei inventassero delle nuove parole per poterlo fare ancora una volta.

E: Simo...

B: fammi finire,ci sono quasi.

E: va bene,scusa.

B: a questo punto posso solo chiederti di non lasciarmi mai la mano,perché solo se cammini con me posso andare avanti.

Ripiego il foglio,passandomi velocemente la mano sugli occhi che nel leggere si sono fatti lucidi. Le lascio il foglietto in mezzo alle rose e le rubo un piccolo bacio sulle labbra. Mi guarda anche lei con gli occhi lucidi,poi però abbassa di nuovo lo sguardo. So esattamente cosa sta per succedere,così non aspetto oltre e la abbraccio. A differenza delle volte prima,non oppone nessun tipo di resistenza,anzi si stringe forte alle mie spalle scoppiando a piangere.

B: shhh... è tutto ok amore mio,sono qui.

Le accarezzo i suoi bellissimi capelli profumati,continuando a stringerla forte,mentre la sento piangere e finalmente sfogarsi. Emma ha sempre avuto molte insicurezze da questo punto di vista e mi dispiace che le mie battute l'abbiano portata a mettersi tanto in dubbio.

B: sei la mia vita Emma,il resto non esiste lo sai. - non le sento dire niente - Lo sai,vero?

Non dice comunque nulla,ma questa volta annuisce muovendo la testa. Non accenna a mollarmi,cosa che apprezzo davvero tanto visto che prima non voleva nemmeno avvicinarsi. Decido allora di prenderla di peso e mettermela seduta sulle gambe.

B: non che mi lamenti,perché amo abbracciati,ma mi faresti vedere il tuo viso?

Lentamente la stretta delle sue braccia su di me si allenta e finalmente riesco a guardarla dentro a quei bellissimi occhi che ha. Le prendo il viso tra le mani,asciugandole le lacrime con i pollici e facendola sorridere quando le sfioro le zone per lei più sensibili al solletico.

B: guarda quando sorridi quanto sei bella.

E: scusami...

B: no,scusami tu. Non avrei dovuto fare tutte quelle battute,senza tenere conto che potevo ferirti in qualche modo.

E: non so perché me la sono presa tanto. Come hai detto tu,è normale che non siamo più come...

B: no ferma,io non sono più come 30 anni fa. Tu sei ancora la creatura più bella dell'universo.

Le accarezzo il contorno destro del viso,sfiorandola con le dita tanto delicatamente da farle il solletico. Ovviamente ai miei occhi lei è la donna più bella del mondo,ma a quanto pare ciò che vedo io tutti i giorni rispecchia anche la realtà perché Emma è ancora super sexy. Se la si vedesse,senza sapere niente di lei,non si riuscirebbe a dire che ha avuto tre gravidanze perché il suo fisico è ancora da urlo. Emma alza lo sguardo,fermandolo proprio all'altezza delle mie labbra.

B: guarda che se vuoi baciarmi,io non mi tiro indietro.

La guardo divertito,lanciandole questa piccola frecciatina che finalmente coglie con un sorriso. Mi sfiora il collo con la mano,avvicinandosi molto lentamente: sembra quasi che abbia paura di farlo nel modo sbagliato. La conosco bene ormai,quindi le prendo il viso io e la bacio. L'ultimo vero e proprio bacio ce lo siamo scambiati stamattina e,anche se sono passate poche ore,sono comunque tante. Prima di allontanare definitivamente le nostre labbra,le assaporo ancora una volta.

E: mi dispiace averti tenuto il muso.

B: non pensarci,ma smettila di farti tutte queste paranoie.

E: non sono paranoie,è la...

B: non voglio sentirti. Tu sei la donna più bella che esista: dentro e fuori.

E: davvero davvero?

B: certo stupidona. Questo vecchio cuore non sa battere per nessun'altra.

Le prendo la mano e gliela faccio posare sul mio cuore che come sempre batte forte quando anche solo pensa a lei. Riesco a farla sorridere con la mia battuta e questa volta è lei a baciarmi,stringendo forte le braccia attorno al mio collo. Continuando a baciarmi,si muove,mettendosi a cavalcioni su di me.

E: mi hai scritto una frase bellissima.

B: non sono molto bravo a parole,ma ho cercato di fare quello che potevo: ho parlato con il cuore.

E: mi dispiace aver rovinato il nostro anniversario... mi sento davvero in colpa.

B: no,non sentirtici. - le sorrido - Ne avremo ancora tanti da passare insieme,no?

E: ci rifaremo allora.

Le faccio l'occhiolino sorridendole per poi tornare a baciarla. Le metto la mano tra i capelli per poterla tenere ancora più vicina a me,ma a quanto pare non serve perché è lei la prima a non volersi staccare. Continua a stringersi al mio collo talmente forte da farmi sbilanciare e cadere di schiena sul materasso.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 10Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora