Capitolo 1829

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Non posso non percepire dietro al tono delle sue parole un leggero velo di preoccupazione e sinceramente non ne capisco il motivo. Gaia mi aveva detto che con le sue sorelle non era stato facile per suo papà,visto che tenevano dentro tutto come sua madre quindi dovrebbe essere sollevato che Gaia sia diversa.

J: non ho nessuna intenzione di far stare male Gaia,puoi credermi.

B: lo so. La faccenda con Tommaso lo ha dimostrato benissimo: devo ringraziarti tra l'altro.

J: non ti preoccupare,l'ho fatto perché non sopportavo quel tipo. È sempre stato arrogante.

B: scommetto che il fatto che si trattasse di Gaia ha aiutato a farti reagire subito eh?

Mi guarda con la coda dell'occhio,accennando un sorrisino divertito. In effetti non avrei mai sopportato che qualcuno facesse così con Gaia,ma Tommaso si era impegnato molto a risultare antipatico. Anche prima Simone mi aveva ringraziato,ma immaginavo che lo avrebbe rifatto.

B: tu non le hai mai detto di lasciarlo... non come facevo io almeno,perché?

J: perché era una sua decisione. Io ho sempre e solo voluto che fosse felice e se lui lo avesse fatto,mi sarebbe andato bene.

B: il tuo ragionamento è encomiabile,ma per fortuna da padre posso permettermi di dire qualcosa in più. Quel ragazzo non faceva per lei.

J: credo che in fondo lo sapesse anche lei,ma è troppo buona per dirlo.

Apprezzo Gaia in ogni suo aspetto,ma come tutte le persone ha anche dei difetti e nel suo caso quello peggiore nasceva dal suo più grande pregio. E' una delle ragazze più buone che abbia mai conosciuto,ma spesso le persone se ne approfittano. Lei lo sa benissimo,ma nonostante questo non fa comunque nulla per difendere se stessa.

B: Gaia è molto solare,super attiva,gioiosa e quel ragazzo non sapeva esaltare queste sue qualità. Anzi personalmente credo che le impedisse di essere se stessa.

J: beh chiederle costantemente di non parlarmi non è stato il massimo.

B: sapendo quanto importi per lei,affatto. Appunto per questo dico che non era per lei: se una persona tiene a te,non ti chiede certe cose.

Gaia mi diceva sempre che suo papà le diceva così,cose che non differiscono poi troppo da quello che penso io. Riflettendoci però per fortuna Gaia è sempre stata una ragazza molto ferma nelle sue decisioni e non si sarebbe fatta dire da nessuno quello che deve fare.

B: non ti farò il solito discorso a cui ho abituato tutti i fidanzati delle mie figlie. - mi sorride - Devo pur dargli la giusta importanza.

J: assolutamente.

Per quanto il suo essere protettivo sia noto praticamente a tutti,mi rincuora il fatto che abbia detto così. Tengo molto a Gaia e spero che quello che oggi abbiamo iniziato a costruire duri nel tempo,ma ho anche i piedi per terra e so che c'è una grandissima possibilità che io non sia l'uomo della sua vita.

B: non fraintendere,sono l'ultimo che può giudicare: avevo pochi più anni di te quando ho conosciuto Emma.

J: sapevi che sarebbe durata tanto?

B: certo. La prima volta che le ho detto che l'amavo,sapevo che era lei quella con cui avrei passato la vita.

J: non credo esistano molti amori come il vostro.

B: esistono se ci si crede e ci si lavora: non ho raggiunto 30 anni di matrimonio senza lavorarci sopra ogni giorno.

Da quello che mi aveva sempre detto Gaia,i suoi genitori non litigavano quasi mai e le poche volte che lo facevano non lo si poteva di certo definire tale. So che però la base dei loro sentimenti è molto salda e senza quello non si fa nulla.

J: non so dove ci porterà questa cosa,ma comunque non vorrò perdere la mia migliore amica.

B: ti chiedo solo una cosa e non sarà di non farle del male.

J: no? Davvero? Pensavo sarebbe stata la tua prima raccomandazione.

B: te lo chiederei,ma non è possibile in amore purtroppo. Anche io ho ferito Emma nel corso degli anni: è inevitabile quando si ama qualcuno.

Rimango in silenzio ad osservarlo,mentre abbassa lo sguardo,cercando poi Scotty che è rimasto di poco indietro rispetto a noi,distratto da un paio di uccellini. Non avrei mai detto che fosse in grado di ferire Emma e sinceramente non credo nemmeno che l'abbia fatto.

J: non lo farei mai,puoi credermi.

B: a me basta che tu la tratti sempre come merita e la faccia sentire se stessa. Il resto verrà come deve,come giusto che sia in un rapporto.

J: tengo molto a Gaia. Quello che siamo ora,non cambierà nulla: avrò sempre un occhio di riguardo per lei.

B: bene perché le mie figlie sono la cosa più preziosa che ho,dopo Emma.

J: lo so bene.

Ci scambiamo un sorriso,mentre invertiamo il senso di marcia e iniziamo a tornare indietro. Chiunque sa che Simone farebbe qualsiasi cosa per la sua famiglia e io non sono di certo quello che vuole testare fino a dove sarebbe potuto arrivare.

J: credi davvero che... sì insomma che potremo essere come voi?

B: te l'ho detto,non posso escluderlo. Istintivamente mi verrebbe da ridere al pensare che alla vostra età si possa trovare l'amore vero,ma poi penso a me.

J: avrei voluto davvero che i miei genitori fossero come te ed Emma.

B: ti capisco,non sai quanto. Per anni ho sperato che mia madre potesse farsi viva,anche solo per chiedermi come stessi.

J: l'avresti perdonata come con tuo padre?

B: no,affatto. Tuttavia sapere che le importava anche se poco,non mi avrebbe dato sicuramente fastidio.

La nostra situazione è molto simile per quanto riguarda il rapporto che abbiamo con i nostri padri,ma non riguardo alle madri. Io non ho un bellissimo rapporto con lei,ma ogni tanto chiede a papà come sto. Per le ricorrenze importanti si scomoda anche a telefonarmi,ma io cerco sempre di limitare i contatti a dei semplici messaggi. Non posso immaginare cosa si provi a non avere nemmeno un saluto per più di trent'anni.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 10Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora