Capitolo 1796

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V: oh cavolo... ci siamo.

Virginia ha lo sguardo fisso alla fine della via,dove a pochi metri c'è casa dei miei. Rimango tranquillo come se nulla fosse per cercare di trasmetterle calma,visto che non c'è nulla di cui preoccuparsi. Vado a parcheggiare proprio dentro,dato che papà ha lasciato il cancello da cui esce con la macchina aperto.

V: potevi metterti fuori però...

A: guarda che è casa dei miei - la guardo divertito - non di uno sconosciuto.

V: sì,ma siamo proprio qui a due passi dall'entrata.

A: meglio,cammineremo meno.

Le rispondo con questa battuta,ma so benissimo che non è fare un passo in meno il suo problema. Vorrebbe ritardare il più possibile l'incontro,ma ormai ci siamo e non si può più aspettare. Scendiamo entrambi dall'auto e io le faccio segno di andare avanti,lungo il vialetto che arriva fino alla porta.

V: suona tu.

A: solo perché hai la pianta in mano.

Suono il campanello,mettendo una mano intorno alla sua vita e avvicinandola per darle un bacio sulla tempia. Si sente benissimo che è tesa come una corda di violino. Da dietro alla porta dopo qualche secondo,si sente un "arrivo",chiaramente pronunciato da una voce maschile. Quando infatti la porta si apre,vediamo mio padre che subito ci sorride.

B: ragazzi finalmente,vi stavamo aspettando.

V: salve.

A: non siamo in ritardo....

B: lo so,ma mi piace dirlo: fa tanto sitcom americana. Dai,venite dentro.

Virginia rivela la sua timidezza anche nel modo di entrare e dopo averla fatta passare,papà mi guarda facendomi l'occhiolino. Gli avevo accennato al fatto che sarebbe stata nervosa,quindi apprezzo davvero che abbia voluto rompere il ghiaccio con una delle sue battute.

B: Alex pensaci tu.

Papà mi indica con lo sguardo l'attacca panni messo qui all'entrata,così prendo il cappotto e la borsa di Virginia per aiutarla. Mentre appendo anche la mia roba,vedo che dalle scale sta arrivando anche mamma.

V: questa è per voi.

B: oh... - prende la pianta - è bellissima,non dovevi disturbarti.

V: Alex mi dice sempre che vi piacciono molto le piante.

B: molto... sai ho il pollice verde.

E: lasciaglielo credere.

B: ed ecco la mia dolce metà...

Il modo in cui sottolinea la parola "dolce" fa sorridere tutti,ma non posso non notare che Virginia sta cercando di non lasciarsi andare troppo,come se temesse che mia madre la prenda come un'offesa. Papà le manda poi un piccolo bacio per farsi perdonare e mamma ci raggiunge,tendendo la mano verso Virginia.

E: è un piacere averti qui Virginia. Non vedevamo l'ora di conoscerti.

V: oh il piacere è tutto mio signora.

B: così parti male...

E: lascia perdere il signora e chiamami Emma.

V: oh certo,mi scusi non volevo...

E: e dammi del tu.

Vorrei dire qualcosa,ma la situazione ha davvero un ché di comico perché papà,alle spalle di mamma,sta facendo un sacco di facce a Virginia per farle capire come approcciarsi,ma nello stesso tempo lo fa per prendere in giro mamma. Virginia,che dal canto suo si scuserebbe per tutto,all'inizio ha persino pensato che papà fosse serio.

E: smettila Simo... - torna poi con gli occhi su Virginia - scusalo,sa anche essere più serio di così.

B: beh ora mi do un tono. Sono onorato di fare la sua conoscenza signorina.

Si mette dritto,nemmeno fosse un pinguino,e dopo aver preso la mano di Virginia avvicina le labbra,senza però toccarle proprio come scritto nel libro delle buone maniere. Questo fa sorridere anche Virginia che nonostante sia ancora agitata,sembra un po' più a suo agio.

E: beh non restate qui,venite almeno in salotto dai.

B: ho preparato un piccolo aperitivo.

A: beh già nel piccolo ti sei contenuto.

E: è da stamattina che ha occupato la cucina,ma ok.

V: non serviva fare tanto.

E: figurati,purtroppo lui è fatto così.

Mamma va a dare un piccolo bacio a papà,che è andato ad appoggiare la pianta proprio in mezzo al tavolino in salotto. Devo ammettere che il comportamento di mamma mi sta stupendo perché pensavo sarebbe stata più "investigativa".

B: vieni a darmi una mano?

E: sì,voi sedetevi pure intanto.

V: se volete una mano,posso...

E: assolutamente. Non preoccuparti,accomodati pure tanto siamo a due passi.

Mamma le sorride,indicando con la mano i due vassoi pronti in cucina che si vedono fin da qui e poi insieme a papà va a prenderli. Mentre sono girati e impegnati a prendere tutto,ne approfitto per mettere una mano sulla gamba di Virginia. Le sussurro di stare tranquilla perché tutto sta andando benissimo e lei si limita a sorridermi.

E: eccoci qui,spero vi piaccia.

B: beh mi stupirei del contrario amore,l'ho preparato io.

E: il solito vanitoso.

Si scambiano uno sguardo divertito per poi appoggiare tutto sul tavolino. Non ho dubbi sul fatto che sarà tutto buonissimo,visto che conosco le capacità di papà in cucina. Guardando però velocemente gli stuzzichini che ha preparato,gli sorriso per ringraziarlo: ha seguito le indicazioni che gli avevo fornito in merito ai gusti di Virginia. Mamma si siede nel divano adiacente al nostro,mentre papà rimane in piedi per versare il vino.

P. S. COLGO L'OCCASIONE PER AUGURARVI UNA BUONA E SERENA PASQUA 🐣🐣🐣🐣😘😘😘😘😘 SPERO CHE SIA STATA MIGLIORE DI QUELLA PASSATA NONOSTANTE LONNIPRESENTE ORMAI LOCKDOWN. VI RINGRAZIO PER SEGUIRE SEMPRE LA STORIA E VI CHIEDO ANCORA MILLE VOLTE SCUSA. PURTROPPO DA SETTEMBRE LA MIA VITA È CAMBIATA E ANDANDO A CONVIVERE I COMPITI E LE RESPONSABILITÀ SONO AUMENTARE E DI CONSEGUENZA È DIMINUITO IL TEMPO LIBERO. FACCIO DAVVERO FATICA A POSTARE E QUINDI VI RINGRAZIO PER LA PAZIENZA: CERCO DI POSTARE QUANDO POSSO. VI RINGRAZIO DAVVERO UN BACIONE 😘😘😘😘😘

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 10Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora