Capitolo 1811

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Jacopo Pov's

Sabato 06/05/2051

Io e Gaia siamo nel nostro camerino,intenti a sistemare gli ultimi dettagli per poi essere pronti quando sarà il nostro turno. In alto a destra abbiamo il monitor dal quale possiamo vedere a che punto è la gara e mancano solo poche coppie prima che tocchi a noi. La vedo molto più agitata del solito e questo mi stupisce perché generalmente ha sempre il sangue freddo.

J: Gaia calmati,agitarti così non servirà.

G: ho una strana sensazione.

J: lasciala perdere allora. Andremo alla grande.

G: invece no... hanno quasi tutti sbagliato l'ultima figura e chi l'ha fatta,l'ha fatta piena di sbavature.

J: appunto perché non sono noi: valiamo molto di più di loro,stai tranquilla.

Entrambi veniamo distratti dal boato che sentiamo provenire dal televisore,dove vediamo un'altra coppia terminare la sua performance. Quella di oggi,è una gara molto importante perché con questa si chiude la stagione. Fino ad ora siamo stati molto bravi e siamo riusciti a classificarci secondi nella graduatoria nazionale generale,ma in effetti questa gara sarà decisiva. Tuttavia conosciamo benissimo le nostre capacità e non è un'impresa impossibile.

J: l'ultima figura verrà bene,l'abbiamo provata molte volte.

G: come loro,eppure o cadono o la sbavano.

J: noi ce la faremo rompiscatole.

G: non è questione di rompere le scatole: io voglio fare bene.

J: e così sarà. Fidati.

G: forse dovrei solo mettermi l'anima in pace.

Va a sedersi su una delle sedute,con aria rassegnata e abbattuta. Ormai ci conosciamo molto bene,visto che passiamo molto tempo insieme e siamo diventati ottimi amici: quando si fa prendere dallo sconforto,diventa un'altra Gaia. Vado da lei,facendole segno di alzarsi e lei mi asseconda se pur con aria confusa.

J: noi vinceremo.

G: come fai ad esserne così sicuro?

J: ti ho mai fatta cadere?

G: no ma...

J: no,ascoltami. - le prendo le mani - Noi vinceremo perché io non ti lascio cadere. Tu sei la migliore,lo sai. Nessuno là fuori è meglio di te.

Gaia mi guarda con i suoi occhi sempre felici e finalmente riesco a rassicurarla e rasserenarla. Mi sorride,avvicinandosi per poi abbracciarmi e senza che me lo debba dire lei,la stringo forte: in questi momenti ha spesso bisogno delle parole giuste. Le lascio un bacio tra i capelli prima che si stacchi da me.

G: grazie.

J: figurati,è la verità.

G: pensi che dovremmo andare?

J: magari ci avviamo dai... tra saluti e in bocca al lupo verrà ora.

G: hai ragione. - si mette a ridere - Come sto? Sono sistemata bene?

J: sei bellissima.

Mi esce dalla bocca subito,come un istinto che non riesco a fermare,nemmeno se lo avessi voluto. Gaia mi sorride e dopo avermi dato un bacio sulla guancia,prendiamo le poche cose che ci servono e usciamo. Dopo aver percorso il corridoio,la prima persona che incontriamo è Tommaso,il fidanzato di Gaia. Diciamo che è lui a definirsi così perché Gaia mi dice sempre che lo sta solo frequentando. Ha un anno più di lei e va alla stessa sua scuola,ma personalmente non mi fido molto. Lo trovo non molto adatto a Gaia e inoltre non mi piace nemmeno come si comporta con lei. Tuttavia sono il suo migliore amico e fin quando lei è felice,io appoggerò tutte le sue scelte,esattamente come lei fa con le mie. Rimango leggermente indietro mentre lei gli va incontro.

G: ciao Tommy.

T: ciao piccolina.

G: non chiamarmi così... lo sai che non mi piace.

T: scusa. - le da un bacio sulla guancia - Siamo tutti di là pronti per vederti. Per vedere anche te,Jacopo. Ciao.

Lo saluto solo con un movimento della mano e facendogli un piccolo cenno con la testa,ma rimanendo indietro. Tra me e lui non c'è un bellissimo rapporto infatti le ha espresso più volte il fatto che la nostra amicizia lo infastidisce. In effetti per il nostro sport,dovevamo passare molto tempo insieme e inoltre questo ci aveva portato ad essere grandi amici: era normale che fossimo molto legati.

T: allora sei agitata?

G: moltissimo.

T: perché?

G: perché è una gara importante ed io non so se sono molto all'altezza....

T: beh è una gara nazionale è normale che il livello sia alto,ma pensa positivo: se arrivi nel podio è già una vittoria.

Non le sento rispondere nulla,ma anche se la vedo solo di spalle immagino non siano proprio le parole che avrebbe voluto sentirsi dire. Si vedono ormai da più di tre mesi,ma lui non ha mai saputo capirla. Da buon amico mi sono sempre limitato a pensarlo perché non voglio ferirla,ma lei gli da troppo credito. Gaia si volta verso di me,sorridendomi e io le faccio l'occhiolino nonostante Tommaso mi stia guardando storto.

G: andiamo dai.

J: va bene.

Mi fa segno di seguirla,ma aumento il passo e li supero perché sinceramente non mi va di guardarli. Anche se siamo "dietro alle quinte",si sente benissimo il boato del pubblico e della folla che da solo basta a dare la carica giusta. Da lontano vedo i genitori di Gaia e gli sorrido: mio padre purtroppo non aveva potuto esserci per motivi di lavoro,ma lo avevo sentito stamattina.

E: Jacopo!

B: dov'è Gaia?

J: con Tommaso.

B: quel ragazzino mi farà diventare matto....

E: amore stai calmo.

B: se non le gira intorno non è contento.

J: non so nemmeno perché lo abbia chiamato.

Gaia era la prima a sottolineare i lati negativi di Tommaso,ma nonostante questo era troppo buona per farglieli presenti. Come il fatto che non fossero fidanzati: lei non lo contraddiva per non ferirlo,ma personalmente credo sia sbagliato.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 10Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora