Capitolo 1863

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Inevitabilmente io ed Emily ci scambiamo un sorriso divertito: già da piccoli insieme davano il meglio di loro, ma crescendo la cosa non è cambiata anzi. Erano due radiolina sempre pronti a parlare, a finirsi le frasi a vicende e fare domande in continuazione senza nemmeno lasciare un secondo alle persone - noi compresi - di elaborare una frase.

Em: fermi linguette lunghe. Papà vi spiegherà tutto stasera. Non abbiate fretta: sappiate solo che stasera starete con lui e anche stanotte.

Le: e domani?

Li: domani c'è scuola Leah.

Le: la saltiamo allora, così stiamo con papà.

Li: non si salta la scuola lo sai.

Le: sì invece. Tu la salti per fare tennis.

Iniziano a discutere tra di loro come sempre d'altronde. Questa era uno dei classici epiloghi dovuti a questa loro frenesia nel fare domande e nel parlare. Non voglio immaginare quando stasera dovrò spiegare loro i vari cambiamenti a cui andremo incontro. Vedo Emily andare a prendere la sua borsa per poi raggiungerci. Schiocca le dita: tipico gesto che fa per rimettere in ordine i bambini e farsi ascoltare. Ha sempre funzionato incredibilmente.

Em: allora io ora devo andare. Vi ho preparato tutto di sopra anche per la scuola di domani. Divertitevi con papà e non fate tardi,tanto papà non partirà molto presto.

Li: tu non vieni con noi mamma?

Le: mamma non viene mai se c'è papà,lo sai. Dobbiamo stare solo con lui o solo con mamma.

Li: dove vai mamma?

Em: ehm... io... io ho una cena di... una cena di lavoro.

Le: con chi mamma? Con il tuo nuovo capo?

La domanda di Leah aveva inizialmente messo in difficoltà Emily ma con il riferimento al nuovo capo la tensione che aveva in volto si è distesa immediatamente. Emily parlava molto con i bambini che per avere otto anni sono sempre stati molto svegli e in grado di capire tutto, quindi avrà detto loro del suo nuovo lavoro. Lavoro che ha presentato un risvolto particolare.

Em: no amore. Un collega.

Li: un collega cos'è?

Le: un'altra persona che lavora con la mamma Liam. Una come lei.

C: uno come lei.

Faccio questa specifica guardando Emily con aria interrogativa cercando di dissimulare la mia curiosità. Non avevo la minima idea che si trattasse di un collega, dopotutto Emily ha iniziato oggi a lavorare in università e mi risulta difficile riuscire a stabilire un rapporto di conoscenza in meno di un giorno. Per di più con un uomo.

C: non mi avevi accennato a nessun collega.

Em: dovevo?

C: beh... lo sai che non sarebbe opportuno per quanto il regolamento universitario non dica nullo al riguardo.

Em: appunto nessun divieto, nessuna infrazione. Tranquillo però: non è uno studente. 

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 10Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora