Capitolo 1835

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Em: amore,vieni a disegnare con noi?

Le: no disegno...

Li: disegno bello.

Le: ma io voio giocae.

C: a cosa vuoi giocare amore?

Le: non lo so papi....

C: vuoi andare a giocare fuori?

Le: sì! Scivolo! Scivolo!

C: allora andiamo a prepararci che andiamo un pochino fuori. Forza pasticciona!

Le faccio un leggero solletico vicino alla panchina e lei scivola subito giù dalle mie gambe e tutta sorridente,corre in camera sua. Leah aveva veramente un'energia inesauribile: non era nemmeno stata molto bene stanotte,eppure ora scatta come una molla.

Em: amore vuoi una mano a prepararla?

C: non pensarci nemmeno: ci penso io. Tu rimani pure tranquilla con Liam.

Li: noi bravi papi.

C: lo so amore,sei bravissimo.

Em: mi raccomando che non faccia la spericolata.

C: già,chissà da chi ha preso...

Le lancio un'occhiata divertita,facendola ovviamente sorridere e andando subito a raggiungere Leah perché è sempre meglio non lasciarla sola. Quando arrivo nella sua cameretta infatti,lei ha già iniziato a togliersi il suo pigiamino.

C: amore vuoi una mano?

Le: no papi,io brava.

C: mettiamo una tutina ok?

Le: sì.

C: sicura di stare meglio amore?

Le: certo papi,io non dico buggie.

Non so nemmeno io perché gliel'ho chiesto: lei è una bambina e ovviamente non ha la consapevolezza delle cose,soprattutto quando si tratta di andare a giocare. Tuttavia non le farà così male fare due passi fuori all'aria aperta. Dal suo armadio prendo uno dei suoi completi che usa quando va fuori a giocare e mi siedo sul suo lettino,facendole segno di venire da me.

Le: papi?

C: dimmi.

Le: dai bacino paccina?

C: hai ancora un po' di bua vero?

Le: no,ma così passa del tutto.

Mi guarda con il suo bellissimo sorriso e quindi la accontento subiti,dandole un bacino che come previsto le fa anche un po' di solletico. Inizio poi a vestirla,mentre lei si tiene a me per non cadere e quando le metto i pantaloncini,le faccio fare anche due saltelli perché lei si diverte tantissimo.

Le: le scappine le metto da sola papi,sono capace.

C: va bene,vuoi che ti sistemo i capelli?

Le: no,mamma è più brava.

C: beh non posso darti torto amore.

Finisco di sistemarle la maglietta e poi lei va a sedersi per terra per infilarsi le sue scarpine che non hanno ovviamente i lacci. In questi anni ho fatto pratica come padre di una femminuccia,ma in effetti Emily sa fare molte cose meglio di me.

C: sei pronta?

Le: addamo.

Mi prende la mano,trascinandomi con lei per il corridoio. Non voglio immaginare quando sarà più grande vista l'energia che ha già adesso. Mi sarebbe andata bene qualsiasi cosa,ma ammetto di essere stato sollevato quando abbiamo scoperto che avremmo avuto un altro maschietto. Appena Emily la vede,sorride mandandole un bacino.

Em: amore sei sempre bellissima.

Le: come te mamma. - va verso di lei - Mi fai la teccina?

Em: certo amore,vieni qui. - Leah la raggiunge - Papà era capace,sai?

Li: tu di più con Leah mamma.... Papi è bravo a mettemi a posto la camicia.

C: mamma è la migliore delle femminucce e io il migliore dei maschietti.

Faccio l'occhiolino a Liam che subito ricambia il mio gesto: scherziamo spesso su questa cosa,anche se il rapporto tra di noi era molto alla pari. Emily ed io avevamo lo stesso tipo di rapporto con tutti e due. Osservo Emily fare la treccina ai capelli dorati di Leah,ma poi Liam mi chiama,mostrandomi un disegno.

Li: ti piace papi?

C: è bellissimo amore.

Li: mamma ha fatto il disegno e io ho colorato.

C: bravo amore.

Li: oggi giochi con me? Così mamma gioco con Leah.

C: certamente tesoro. - gli do un bacio - Ci prendiamo tempo per noi maschietti.

Liam mi sorride,annuendo e ne approfitto per guardare di nuovo quel bellissimo disegno che hanno fatto. Essendo loro in due,io ed Emily ci dividiamo spesso per stare con loro in modo uguale. Nel giro di pochi secondi Emily finisce di fare la treccina a Leah che è proprio bellissima.

Le: come sto papi?

C: la bambina più bella del mondo.

Li: sì perché il bambino sono io.

Io ed Emily sorridiamo nel sentirlo sottolineare la cosa come sempre,mentre Leah gli fa una piccola linguaccia: essendo una femmina vorrebbe essere sempre al centro dell'attenzione. Salutiamo Emily e Liam con un bacio e andiamo fuori nel giardinetto che contorna il nostro palazzo. Leah corre subito verso lo scivolo,come sempre senza stare attenta a niente.

C: amore vai piano però.

Le: dai papi vieni a vedermi!

C: ti guardo ti guardo principessa.

Come tutte le volte che giochiamo,Leah vuole che la osservi in ogni secondo e io ho tutta l'intenzione di accontentarla: sia perché è la mia principessa,sia perché potrebbe combinare un guaio da un momento all'altro e non voglio si faccia male. 

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 10Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora