🔥Capitolo 57 (punizione pt.2) 🔥

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Sono sdraiata sul letto da un po, con indosso ancora la mia fantastica lingerie, che indossavo sul palco. L'ho tenuta sotto ai vestiti, e credo che a Zulema piacerà.
Guardo con insistenza la porta aspettandola.
Dopo vari minuti, la mora entra in camera, sorridendo.
Chiude la porta e mentre mantiene lo sguardo nel mio, fa scattare la serratura, chiudendoci dentro.
Sorrido e subito vedo il suo sguardo passare su tutto il mio corpo.
"Tu...hai voglia di passare guai" dice mordendosi il labbro e avvicinandosi, con passo lento.
"Volevi ballare?" Mi tende la mano, che prendo, per poi tirarmi, facendomi alzare dal letto.
"Balla per me" dice sedendosi sul materasso.
Sorrido a quella richiesta e lentamente, camminando sensualmente, raggiungo il controllo delle casse della camera, mettendo della musica in sottofondo.
Torno davanti a lei, e comincio a sfiorarmi il corpo, toccando parti precise. Passo lungo il mio sterno, arrivo al seno e scendo ancora di più.
Passo rapidamente la zona della mia intimità, per poi portare la mano sul mio collo, che accarezzo sensualmente, gettando la testa indietro.
Quando rincontro i suoi occhi, vedo una fiamma in essi, e mi eccito sempre di più.
Mi avvicino e dopo averle dato una piccola spinta per farla stendere parzialmente, mi metto a cavalcioni su di lei.
Si regge con le mani dietro la schiena, appoggiate sul materasso bianco, mentre i miei fianchi si muovono a ritmo, facendo strofinare la mia intimità contro alla sua, ancora entrambe coperte.
La sento ansimare, mentre le metto le mani dietro al collo, tirandola nuovamente su.
"Bionda..." sussurra, a due centimetri dalle mie labbra.
"Cosa vuoi?" Continua, guardandomi, come se mi stesse chiedendo il permesso di farmi male.
Di punirmi.
Di farmi sua.
"Puniscimi" una scintilla scatta ne suoi occhi, seguita da un sorrisetto malizioso.
"Non sarò gentile" scuote la testa, e io sorrido, sbuffando una risata subito dopo.
Mi avvicino al suo orecchio, mentre i miei fianchi continuano a stimolarla, e le sussurro quello che accende definitivamente la miccia.
Ciò che la fa esplodere.
"Sii rude" mi stacco e passano esattamente due secondi, durante i quali i nostri occhi parlano da soli, poi ecco che ride, maliziosa.
"Alzati"
"Que?"
"Alzati!" Lo ripete con più convinzione e lo faccio, aspettando un altro ordine.
"Togliti il top" infilo le mani sotto all'estremità di quest'ultimo, toccandomi i seni e dopo poco lo sfilo, gettandolo per terra.
I suoi occhi divorano il mio corpo, per poi puntare le mie mutande.
"Toglile" ridacchio e infilo due dita sotto all'elastico, giocandoci.
Faccio su e giu, guardandola, mentre si morde il labbro inferiore, piena di voglia.
Sta mantenendo il controllo, non so con quale forza, mentre cerco di istigarla.

"Muoviti" dice ad un tratto, con una voce piena di voglia, di comando e controllo.
La assecondo e in un attimo sono nuda, davanti a lei.
Mai mi sono sentita tanto a mio agio con il mio corpo come con lei.
Mi fa sentire così dannatamente perfetta, così desiderata e così bella.
Si alza, togliendosi la maglietta trasparente che getta poco distante, per poi prendermi i fianchi.
"Girati" mi aiuta nel movimento per poi spingere il suo corpo contro al mio, facendomi avanzare fino ad arrivare al mobile.
"Appoggia le mani al centro" deglutisco, ma eseguo quello che dice senza fiatare.
Sento il mio respiro accelerare, cosi come le pulsazioni, che percepisco anche nella mia intimità.
"Mh...obbediente" mi tira leggermente i fianchi, facendomi sollevare il fondoschiena e sento il suo corpo attaccato al mio, mentre si china su di me, arrivando al mio orecchio.
"Conta. Uno per ogni errore" si stacca e aggrotto le sopracciglia, non capendo.
"Devo dire...un costume che lasciava poco all'immaginazione"
Non faccio in tempo a girare il volto, che una forte pacca arriva senza preavviso, facendomi provare il caldo della manata sul mio fondoschiena.
"Non ti ho sentita..." sussurra.
"Uno" dico con il fiato spezzato.
"Mh..." fa scorrere una mano lungo il mio corpo, arrivando ai miei capelli, che prende in un pugno, tirandoli.
"Il ragazzo nella doccia..." un'altro schiaffo arriva rude, mentre rilascio un piccolo gemito di dolore, misto al piacere del calore che sento propagarsi sempre di più.
"D-due" tira ancora di più i miei capelli, facendomi gettare la testa indietro.
"Mh...il tuo cazzo di vestito Bionda"
Sento la mano accarezzare il mio sedere, completamente dolorante, dopo solo due pacche.
Poi immediatamente dopo, la sua mano carica e arriva violenta, con sempre più forza.
"Ahh.." gemo e la sento respirare con più difficoltà.
"Conta"
"Ahh...tre" sento la mia intimità bagnarsi ogni secondo di più.
"E adesso arriviamo al balletto...
Davanti a tutti. Con il corpo esposto completamente" stringe il mio gluteo destro, prima di tirarmi l'ultimo schiaffo, che arriva fortissimo, facendomi urlare.
"Q...q-quattro" mi tira facendomi alzare e mi fa voltare, mettendomi una mano sulla gola, senza farmi male e mi fa indietreggiare, finché non arriviamo alla panca, posta davanti al letto poco distante.
"Davvero brava" dice sorridendo, mentre non riesco più a controllare il mio corpo, che la desidera ad ogni secondo di più.
Mi spinge, facendomi cadere sulla panca, e rimango seduta, mentre lei si avvicina, appoggiando le mani sulle mie cosce.
"Ora stai ferma e zitta" la guardo allontanarsi, mentre raggiunge la sua borsa, che avevo posto vicino all'armadio, estraendone una mascherina rossa.
Se la mette nell'indice e la fa ciondolare, guardandomi piena di malizia.
Si siede a cavalcioni su di me e piano piano mi sistema la mascherina sopra agli occhi.
"Zulema..."
"Zitta" fa scorrere un dito lungo le mie labbra, che schiudo, per un attimo, mentre lei non lo ritrae.
Lo prendo in bocca, e lo lecco, girandoci intorno con la lingua, mentre le mie mani stringono la sua vita, nuda.
Lo estrae e in neanche mezzo secondo, mi sta toccando con quello stesso dito il clitoride, gia pulsante per lei.
"Ahh..." Ansiamo forte, mentre l'altra sua mano arriva alla mia gola, che tiene saldamente.
Il dito nella mia intimità si sposta, percorrendo le mie pieghe, finché non trova il mio ingresso.
"Cazzo sei fradicia Maca" nel sentire la sua voce roca e bassa, milioni di brividi mi percorrono il corpo.
Senza preavviso si alza, lasciandomi il vuoto del suo calore su di me, e del suo dito dentro la mia intimità.
"Zulema"
"Arrivo" sento rumori provenire poco distanti, quando dopo pochi secondi sento le sue mani sulle mie cosce, che accarezzano la mia pelle chiara.
Dev'essere inginocchiata davanti a me, perché porto una mano sulla sua testa, a livello del mio stomaco.
Gemo, pensando a cosa voglia fare e la tiro più vicina, facendole capire cosa voglio, ma lei fa resistenza, togliendomi poi la mano.
"Ferma"
Un rumore strano parte, facendomi inarcare le sopracciglia, ma subito cambio espressione quando un materiale morbido e freddo si appoggia sulla mia intimità.
L'oggetto trema lento, facendomi gemere, mentre stringo i bordi in legno della panca.
"Ahh..." aumenta la velocità, e mi stimola il clitoride, gia notevolmente ingrossato.
"Cazzo..." cerco nuovamente la sua testa, o qualsiasi parte del suo corpo, ma mi ferma nuovamente, avvicinandosi.
Credo si sia seduta accanto a me, e infatti in nemmeno due secondi, mi sta tirando, facendomi appoggiare la schiena al suo petto, mentre le sue gambe sono aperte per lasciarmi spazio. Mi tiene i polsi con una mano, impedendomi di toccarla, mentre l'altra tiene quello che mi sembra essere un vibratore.
L'oggetto rimane sulla mia intimità, facendosi strada verso punti diversi oltre al clitoride.
Raggiunge il mio ingresso e minaccia di entrare, senza farlo, mentre sento il suo pollice premere contro al mio clitoride.
"Ahhhh" getto la testa indietro, trovando l'appoggio della sua spalla e stringo il suo polso, l'unica cosa che riesco a trovare.
"Dio Zulema...ahh"
Sento il piacere farsi strada dentro di me, mentre le vibrazioni mi stimolano più del dovuto e forse per il mio precedente livello d'eccitazione, sento il mio corpo quasi all'apice.
"Zulema...zul- ahhh" il suo pollice fa cerchi intorno al mio clitoride, stimolandolo.
"Continua..." improvvisamente spegne il vibratore, e lo stacca da me, proprio mentre stavo entrando in uno stato di trans.
"Zulema...no. Continua" sbuffa una risata amara e poi fa come le chiedo, ricominciando quello che stava facendo.
Gemo forte, sentendo la mia intimità accontentata.
Il piacere torna ad invadermi e i miei fianchi si muovono, incapaci di stare fermi.
"Cazzo...ahhhh"
"Shh...Bionda fai silenzio" mi sposta i capelli di lato e mi morde il collo con forza, lasciando un sicuro segno evidente.
Il mio corpo si contorce e trema, segno che sta arrivando al limite.
"Ahh...sto p-" non riesco a finire la frase, mentre una scossa mi fa fremere.
"Sei a limite?" Annuisco, continuando a gemere, e proprio mentre stavo per venire, spegne nuovamente l'oggetto, allontanandolo, mentre sento il mio corpo reclamare l'orgasmo che è appena stato interrotto.
"No. No zulema" getto la testa indietro, incapace di controllate gli spasmi del mio corpo.
"Continua. Ti prego...Zulema"
"Cosa?"
"Zule" la chiamo ancora, e ancora, implorandola di farmi finire l'orgasmo.
"Fammi venire"
"Mh...tu hai smesso quando ti ho detto di farlo?"
"Zulema ti prego" piagnucolo quasi, stringendo il suo polso stretto, quando ad un tratto si alza, facendomi mancare il suo calore.
Mi tira su, guidandomi dalla vita, e mi spinge sul letto.

Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora