Capitolo 47 (Urlo Disperato)

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(ASPETTATE CON LA MUSICA)
" Zulema...cosa fai nella mia camera?" La trovo girata di spalle, con solo una felpa in dosso e dei pantaloncini neri. Guarda fuori dalla grande finestra che affaccia sulla spiaggia.
É notte e la luce della luna si riflette sul mare increspato da un leggero venticello.
Mi stringo le braccia al petto, mentre indosso semplicemente l'accappatoio, poiché ho appena finito di fare la doccia. I miei capelli ancora umidi mi solleticano il viso, e non capisco cosa stia facendo qua.
"Era nostra prima" dice senza girarsi, mentre soffia una risata.
"Si lo so, ma sai bene che non é più cosi"
"Lo so" improvvisamente si volta, guardandomi, mentre i capelli neri le incorniciano il viso, illuminato solo dalla luce esterna.

(Musica on😇)
La vedo avvicinarsi a me, lentamente, con un sorriso che conosco bene sul viso.
Quel suo fottuto sorrisino malizioso e di sfida, che le si forma sul viso ogni volta che vuole ottenere un po di controllo.
Controllo che non riesco a non darle.
"Zulema..."
"Andiamo Bionda...non vuoi dirmi addio?"
"A te non sono mai piaciuti gli addii Zulema"
"Vero, ma con te voglio fare un'eccezione" si avvicina ancora di più, sfiorandomi il viso con le labbra, facendomi rabbrividire e chiudere gli occhi.
"Ci hai vendute..." riesco a dire, in preda all'eccitazione.
"Shh" mette due dita sulle mie labbra, per poi sorridere, quando sente il mio respiro accelerato e vede il mio petto alzarsi e abbassarsi senza tregua.
Un fuoco si accende nel mio basso ventre. Lo stesso fuoco a cui so di non poter resistere.
So di non poterlo sopprimere.
La mia mente combatte per resisterle.
Per quanto so che sia sbagliato tutto questo. Per quanto so che siamo tossiche insieme. Il mio corpo reagisce al suo tocco, alla sua voce, al suo profumo, che ora sento cosi forte, per la sua vicinanza.
Sorride, mentre leggo la passione attraversarle gli occhi.
Si avvicina e mi sussurra all'orecchio, facendomi aria e creandomi scosse in ogni parte del corpo.
"Allora? Vuoi dirmi addio?" Senza che io possa rispondere, le sue mani sono già sulla mia vita, che stringe, facendomi rabbrividire.
"Zulema non..." deglutisco, mentre sento le sue labbra sul mio collo.
"Non credo sia una buona idea" dico, ansimando leggermente e sento il suo corpo spingere contro al mio.
"Allora perché ti stai lasciando andare?"
Senza dire nulla, stacca le sue labbra dal mio collo, e mi guarda, mordendosi il labbro, mentre le sue mani raggiungono la cintura del mio accappatoio.
"Zulema..."
"Fermami" ansimo, sentendola, e penso a cosa fare, mentre la mia cintura si allenta.
Sento di star perdendo la guerra dentro di me e la mia parte razionale si sta piano piano ritirando, capendo di non avere speranza.
Il mio corpo vuole questo.
Lo sta reclamado urlando e scalpitando.
Vuole sentirla.
"Fanculo" in tre secondi sono attaccata alle sue labbra, che premono forte sulle sue, volendo sempre di più.
Volendo il suo sapore.
Volendo lei.
Mi toglie rapidamente la cintura, e lascio poi scivolare l'accappatoio giu dalle mie spalle, facendolo depositare per terra. Mi sbatte sul letto, con forza, mentre raccoglie da terra la cintura di cotone, bianca, appena lasciata cadere.
Si mette a cavalcioni su di me, dandomi un bacio veloce sulle labbra, per poi sorridere maliziosa.
"Cosa fai?"
"Zitta" mi prende i polsi, e li lega con forza insieme, per poi legarli alla testiera del letto.
Ansimo e già fremo, essendo nuda davanti a lei, impotente.
"Zulema togliti la felpa"
"No"
"Che?"
"Questo addio é per te.
Voglio sentirti. Voglio sentire il tuo sapore. Anche se per l'ultima volta" la guardo mentre scende sul mio collo, mordendolo e succhiandolo, lasciandoci segni evidenti.
Avvinghio la sua vita con le gambe, volendola sentire più vicina, sentirla sul mio corpo.
"Zulema spogliati"
"Stai zitta ho detto" morde le mie labbra, facendomi gemere forte, mentre sento le sue mani su tutto il mio corpo. Mani che adoro, e che mi fanno stare bene.
Mani completamente diverse da quelle che mi toccavano su quella spiaggia.
La sua bocca arriva ai miei seni, che morde, tenendo lo sguardo fisso nel mio, malizioso e voglioso.
Voglioso di me.
Per l'ultima volta.
"Ahh..." la sua mano scende sempre di più, arrivando alla mia intimità, che comincia a massaggiare.
"Ahhh...Zule" tiro i polsi, stretti nella corda, che mi rendono impossibile toccarla.
Mi lascia una scia di morsi violenti su tutto il corpo. Leccandoli e baciandoli subito dopo.
Gemo sotto di lei, mentre la mia intimità pulsa, sentendo le sue dita stimolarmi il clitoride.
"Ahhh...Zulema....Dio"
Arriva vicino al mio nucleo con le labbra, senza però toccarlo.
Sono in preda all'eccitazione e quando sento le sue dita scorrere giu dal clitoride, finendo sopra al mio ingresso, sussulto.
"Ahhh...entra Zule"
"Con calma...voglio che sia..." mi lascia un bacio sull'intimità, facendomi alzare subito i fianchi verso la sua bocca, pregandola.
"...che sia un lento e straziante addio"
"Ahhhh" lascio un gemito straziato quando le sue labbra si appoggiano sul mio clitoride, baciandolo.
Una.
Due.
Tre volte.
Finché non sento la sua lingua giocare con esso.
"Ahhhh" mi dimeno sotto di lei, muovendomi tutta, mentre stringo la cintura che mi tiene i polsi con le mani.
Spingo il bacino verso di lei, chiedendole di più, ma lei porta le mani sui miei fianchi, tenendomi ferma, mentre gira con la lingua intorno al mio clitoride.
"Ahh...Zulemaa" mi sta facendo dannare.
Le dita sul mio ingresso fanno dentro e fuori solo con la punta, senza entrare completamente in me.
Apro la bocca per gemere, quando sento i suoi denti mordicchiarmi il clitoride delicatamente.
"Ahhhh" gemo e ansimo dicendo il suo nome praticamente ogni volta. Vorrei toccarla.
Poterle toccare la pelle, ma ha deciso di no.
Ha deciso di volermi far dannare.
"Zulema ti prego..."
La sento ridere, staccandosi un attimo, per poi far scorrere la lingua lungo tutta la mia apertura.
"Vuoi questo?" Annuisco, senza riuscire a parlare.
"Oppure questo?" Fa entrare la lingua dentro di me, per poi ritirarla fuori subito, e a quel gesto inarco la schiena, ansimando subito dopo sentendo la mancanza al mio interno.
"Zulema...continua...Ti prego" ridacchia e poi sento la sua lingua tornare in me.
"Ahhhh..." mi muovo tantissimo sotto di lei, sentendo anche le sue dita stimolarmi il clitoride.
"Sto..." a quell'affermazione aspetta due secondi e poi estrae da me la lingua, arrampicandosi piano lungo il mio corpo, che trema per il mancato orgasmo.
"No Zulema...continua"
"Manca qualcosa...Zulema continua cosa?"
"Zulema..." gemo, sentendo le sue dita entrare per poi uscire.
"Ti ascolto"
"Zulema continua...ti supplico"
"Mh" mi lascia un bacio sul petto nudo e leggermente sudato, mentre sento le sue dita minacciare di entrare.
"Tre..." le spinge ancora un po' più dentro, mentre la mia testa va all'indietro, esponendole il collo, che bacia.
"Due..." entra ancora e lascio un urletto, per la troppa tensione accumulata e per la voglia folla di sentirla in me.
Di toccarla.
Baciarla.
"E..."

Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora