Capitolo 34 (Promesse)

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"Bionda..."
"Mh"
"hey Maca" mi sento scuotere leggermente dal braccio, mentre mi muovo leggermente, accoccolandomi ancora di più al corpo caldo che ho di fianco. Sorrido nel sentire che è ancora qua con me.
Abbiamo passato tutta la notte insieme, abbracciate a coccolarci. Una cosa che mai mi sarei aspettata da Zulema.
"So che non hai chiuso occhio, non hai mai smesso di accarezzarmi"
"Non ha importanza, mi sono riposata lo stesso" mi dice mentre mi accarezza delicatamente il braccio, con fare protettivo.
"Zulema...che ore sono?"
"Non lo so, ma è presto"
"E perché mi hai svegliata?!" Dico mettendo su un falso broncio, che lei subito bacia e chiudo gli occhi, godendomi questi momenti di dolcezza.
"Cosi...volevo..." si blocca, pensando, ma poi non lo dice.
"Volevi cosa?"
"No niente. Dalla via che sei sveglia..." si mette a cavalcioni su di me e mi accarezza il viso, mentre cerca di fare piano per non svegliare le altre.
Sorrido nel sentirla salire su di me, con tanta facilità, mentre tempo fa nemmeno riusciva a toccarci o guardarci.
Le metto le mani sulle cosce, lasciate scoperte dal pantaloncini che indossa e apro lentamente gli occhi, mentre la sento abbassarsi su di me.
"Mh..." mugugno qualcosa sulla sua bocca, non volendo che si stacchi mai da me.
Sto conoscendo una Zulema completamente diversa.
Una Zulema che giorno dopo giorno mi sorprende, facendo crescere l'amore nei suoi confronti.
Un amore che mi sembra così dannatamente bello da fare paura. A volte le cose troppo belle, sono più spaventose di quelle brutte, perché temi che quella felicità possa esserti portata via in qualsiasi momento. Un peso sul petto mi cresce dentro da quando mi ha pronunciato quelle quattro parole: 'sto progettando una fuga'.
Quattro parole che sapevo mai sarebbero cambiate nella sua testa.
Quattro parole che racchiudevano il senso della vita di Zulema: avere la sua libertà.

"Zulema...quando saremo fuori...cosa faremo?"
"Mh...tu cosa vorresti fare?" Mi chiede rimettendosi sul letto, mentre io mi sorreggo la testa, appoggiando il gomito sul materasso per guardarla.
"Vorrei andare ovunque nel mondo, basta che sia vicino al mare, con feste serali e dei bei locali in cui spassarcela"
"Ma senti la bella biondina innocente, che tanto innocente non è" dice facendo un sorriso malizioso, mentre io arrossisco, abbassando la testa.
"Non ho mai detto di esserlo" ammetto.
"Macarena dio ti ho detto di non fare cosi..." mi alza il mento, per incatenare i nostri occhi e io sorrido.
"Non lo faccio apposta" rido e lei mi guarda, mantenendo quel piccolo sorriso a cui non riesco a dare un significato.
"Non mi importa dove Zule...solo con te"
Sorride e mi lascia un bacio sulle labbra. Continua a fissarmi, accarezzandomi il viso.

"Che c'è?"
"Niente"
"Zulema..."
"Dio ho detto niente. Non posso nemmeno guardarti adesso?"
"Si puoi ma..."
"Shh" mi appoggia un dito sulle labbra, per poi farlo scendere sul mio collo, sui miei seni, lasciati in evidenza dalla scollatura della canottiera.
"Parli troppo a volte" mi tira a se e mi bacia, intrecciando la sua lingua con la mia. Sento le sue mani stringere la mia pelle, da sotto la maglietta e una forte voglia di lei mi attanaglia lo stomaco.
Forse per la paura.
Forse per l'amore che provo verso di lei.
O forse per entrambi.
L'amore è un'arma potente a doppio taglio, che se colpisce può fare davvero male.
Le accarezzo il viso, mentre continuiamo a baciarci per non so quanto tempo. Un tempo che avrei voluto non finisse mai.
È tutto cosi folle.
Cosi stupendo.
Sono questi i momenti in cui vorresti essere fuori dal tempo e dallo spazio.
Sono questi i momenti in cui vorresti fermare il tempo, lasciando che ti permetta di vivere ancora un po questi attimi cosi speciali e che spesso durano fin troppo poco.
Il suono della sirena ci fa sobbalzare, staccandoci, mentre la paura mi attanaglia.
Faccio un sospiro e chiudo gli occhi.
"Bionda mancano ancora molte ore"
"Lo so, lo so" dico annuendo, mentre mi lascia un bacio sulla guancia e scende dal letto.
"Mettiti questa" mi lancia la sua felpa e sorrido, nel sapere che voglia la abbia io.
Annuisco e me la infilo, mentre le getto la mia subito dopo.
Cosi tutto è iniziato.
Con lo scambio delle nostre felpe.
Uno scambio appositamente pensato da Zulema, e che ci ha portato ancora più vicine.
Un gesto cosi stupido e di poco peso, che però per noi, per me, ha significato tanto.

Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora